Omiya Bonsai Village

Nella città di Saitama, a circa 30 minuti di treno a nord di Tokyo, si può visitare un tranquillo quartiere perfetto per i “pollici verdi”: l’Omiya Bonsai Village è un’area dove tutto è a tema bonsai. Giardini, musei, negozi e case private traboccano di queste piccole piante e nei laboratori si svolgono lezioni per imparare a prendersi cura dei bonsai, che qui vengono trattati come dei gioielli preziosi, tanto che in molti luoghi è vietato fotografarli. Le origini di questo “villaggio dei bonsai” risalgono al 1925, in seguito al Grande Terremoto del Kanto: fu allora che i professionisti e le aziende impegnate nella coltivazione dei bonsai con sede nel centro di Tokyo si videro costretti a trovare una location alternativa, optando per Omiya. La scelta fu dovuta alla grande disponibilità di terreni e suolo fertile, oltre che ad un’acqua pulita.  L’Omiya Bonsai Village è un luogo decisamente piacevole da visitare soprattutto se siete alla ricerca del “vero Giappone”: qui infatti, come nel resto della città di Saitama, troverete pochissimi turisti e avrete più opportunità di entrare in contatto con le persone del posto. Il quartiere offre tante attrattive, tra giardini e musei: eccovi qualche consiglio su cosa vedere.

Omiya Bonsai Art Museum

Una recente aggiunta al villaggio di bonsai è questo museo dell’arte, inaugurato nel 2010.  È il primo museo al mondo dedicato all’arte del bonsai, che viene illustrata attraverso una speciale mostra di queste piante collocate in parte in sale chiuse e in parte all’esterno, in giardini realizzati da architetti ed esperti di bonsai. Nel percorso di visita avrete modo di scoprire i vari aspetti e le caratteristiche del bonsai, usufruendo anche di audioguide disponibili in inglese che spiegano come apprezzare al meglio l’arte del bonsai e quali sono i vari stili e le tecniche con cui viene coltivata e curata questa pianta. Oltre ai bonsai si tratta anche delle varie tipologie e caratteristiche dei vasi e delle pietre che vengono generalmente utilizzate in abbinamento per creare paesaggi in miniatura e giardini.

Troverete infine informazioni anche sui laboratori e sui festival che si svolgono regolarmente nel museo per coinvolgere maggiormente i visitatori e farli appassionare al mondo del bonsai.

Il museo è aperto dalle 9:00 alle 16:30 (fino alle 16:00 da novembre a febbraio), con chiusura settimanale il giovedì. Ha un costo di ingresso di 300 yen a cui va aggiunto un piccolo supplemento per l’audioguida.

I giardini di bonsai

Il quartiere è puntellato da sei giardini-vivai che sono aperti al pubblico per le visite e la vendita di bonsai, ma nella maggior parte è vietato scattare fotografie.  Ogni giardino ha un’atmosfera e uno stile diverso a seconda del gusto e dello stile del proprietario quindi potreste eventualmente concedervi del tempo per visitarli tutti e cogliere l’occasione per osservare i professionisti dei bonsai all’opera mentre li potano e li curano. Tenete presente però che i giardini sono chiusi tutti i giovedì. Qui di seguito vi do alcune informazioni e dettagli sui cinque giardini:

Mansei-en

Mansei-en è un incantevole giardino situato nei pressi del museo ed è di proprietà privata della famiglia Kato sin dal 1800 ed il primo ad essere inaugurato nel quartiere. All’interno potete ammirare bellissimi bonsai collocati quasi come fosse una mostra di un museo, con composizioni creative che danno vita a scenari naturali eleganti, con montagne, valli e foreste.

Toju-en

Non molto distante dalla stazione di Omiya-koen, il vivaio Toju-en vanta bonsai molto curati e dallo stile elegante. Nel weekend il vivaio organizza inoltre delle lezioni aperte a tutti i visitatori per imparare a coltivare, curare e potare i bonsai, una tradizione che porta avanti dal 1966 per permettere a tutti di divertirsi e appassionarsi a queste piante.

Seikou-en

Questo giardino è una tappa fondamentale del vostro itinerario nel quartiere in quanto ospita una delle più belle collezioni di bonsai del quartiere. Richiede una piccola quota di ingresso, ma ne vale la pena per ammirare le piante di questo luogo tra cui ci sono anche alcuni esempi di Saika Bonsai, ovvero una sorta di nuovo stile di bonsai realizzato come una composizione floreale che evoca l’Ikebana, con un mix di piante, fiori e rami. Questo nuovo genere venne creato proprio qui dal proprietario, Yamada, il quale non rinuncia alla tradizione ma con un pizzico di innovazione.

Fuyo-en

Questo vivaio situato nei pressi della stazione vanta un bellissimo giardino di bonsai gestito da  Hiroshi Takeyama, in cui sono esposti alcune piante che sembrano delle vere e proprie opere d’arte.

Viene conosciuto sin dal passato come il “giardino dallo stile foresta” proprio per il suo aspetto simile ad un bosco e la presenza di alberi decidui che permettono di osservare il cambiamento delle stagioni attraverso le diverse sfumature di colori.

Shoutouen

È il più piccolo dei giardini di Omiya, nonostante vanta alcuni splendidi alberi che si trovano sul retro dell’edificio. Vengono organizzate lezioni sull’arte del bonsai, in cui si concentra sulla creazione di stili eleganti e belli, simili ad opere d’arte.

Kyuka-en

Questo giardino è particolarmente interessante per la sua grande varietà di bonsai: ospita infatti circa 300 specie!

Il festival dei bonsai

Il Bonsai Village ospita ogni anno il Grande Festival dei Bonsai, un evento che si svolge solitamente in concomitanza con la Golden Week, durante le prime giornate di maggio. In questa occasione sono tanti i visitatori e gli appassionati di bonsai che visitano il quartiere.

Come arrivare

L’Omiya Bonsai Village è racchiuso tra le stazioni Omiya Koen e Toro, entrambe raggiungibili facilmente e in pochi minuti dalla stazione Omiya.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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