Villaggio di Ogimachi

Adagiato in una valle incantata tra le montagne di Shirakawa-go, Ogimachi è un villaggio dove il tempo sembra essersi fermato e tutto appare come immobile, se non fosse per la natura che domina il paesaggio, pennellandolo con sfumature diverse in ogni stagione. Le luci, la frenesia e i rumori della città sembrano solo un ricordo che sfuma in lontananza, perdendosi tra l’azzurro del cielo e il verde delle foreste. Si cammina su passerelle in legno e piccole stradine, passando accanto a ruscelli, campi di riso, laghi di fiori di loto e le tradizionali case dal tetto in paglia per le quali il villaggio è stato dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1995. Lo stile particolare delle case è definito gassho-zukuri, che letteralmente significa “mani giunte a preghiera”, dalla forma spiovente dei tetti di paglia progettati per resistere alle abbondanti nevicate dell’inverno. Alcune case hanno più di 250 anni e la loro struttura è a dir poco sorprendente: ciascuna si sviluppa su 3 o 4 piani, con vari ambienti usati per vivere e lavorare, con l’ultimo piano tradizionalmente adibito all’allevamento dei bachi da seta. Ammirare queste case circondate da una distesa di neve o dai campi verdeggianti è un’emozione straordinaria, ma lo è ancora di più entrare dentro le dimore per visitarle: molte oggi sono state trasformate in ristoranti, musei o locande tradizionali.

Visitare le case tradizionali

Molte delle dimore tradizionali sono state trasferite al di là del fiume, dinanzi al centro della cittadina, per conservarle al meglio e dare vita al museo all’aperto Gassho-zukuri Minkaen, in cui i visitatori possono passeggiare tra le dimore ed entrare all’interno. Visitando gli ambienti delle case si entra, scalino dopo scalino, nell’anima e nella storia del villaggio: ciascuna racconta frammenti di vita quotidiana di un tempo ormai lontano ma ancora in grado di suscitare meraviglia ed emozioni.

Il museo è aperto dalle 8:40 alle 17:00 (dalle 9:00 alle 16:00 da dicembre a febbraio) e ha un costo di accesso di 600 yen.

In aggiunta a queste case ce ne sono altre situate in varie zone della città e altrettanto belle e interessanti da visitare per conoscere uno spaccato della vita di alcune famiglie del villaggio. Queste dimore sono aperte generalmente dalle 9:00 alle 17:00 e hanno un costo di ingresso indicativamente di 300 yen. Tra le principali ci sono:

Residenza Wada-ke

La famiglia Wada era una delle più ricche e potenti del villaggio di Ogimachi e per questo la loro residenza era la più grande casa in stile gassho-zukuri della città. Oggi è aperta al pubblico come museo.

Residenza Kanda-ke

Situata nel centro della città, questa dimora è una delle meglio conservate del villaggio. Oggi è un museo che oltre ad offrire un percorso di visita interessante regala splendide viste sul paesaggio e sulle altre dimore storiche dagli ultimi piani.

Residenza Nagase-ke

La famiglia Nagase fu una nota dinastia di dottori al servizio del clan Maeda prima del trasferimento a Ogimachi. La dimora abitata per anni da varie generazioni della famiglia è oggi un museo che mostra un’interessante collezione di strumentazione medica e anche oggetti preziosi, regalo del clan Maeda.

Tempio e Residenza Myozenji

Il tempio Myozenji è particolare per il suo tetto di paglia, una caratteristica insolita nei templi buddisti, e si trova adiacente alla residenza Myozenji-ke, oggi abitata dal monaco del tempio. È possibile visitare sia la casa che il tempio con lo stesso biglietto di ingresso.

Residenza Toyama-ke

Nonostante si trovi un po’ defilata dal centro, a circa 15 minuti di macchina da Ogimachi, la residenza Toyama-ke ospita un museo molto interessante che illustra il passato del villaggio, raccontando le attività quotidiane degli abitanti e il loro stile di vita.

Festival Doburoku

Il Festival Doburoku si tiene ogni anno il 14 e il 15 ottobre con tanti momenti di spettacolo e divertimento. Il festival è dedicato al sakè Doburoku che viene prodotto nel santuario del villaggio. Se non vi è possibile prendere parte al festival, potete sempre visitare il Doburoku Festival Museum, un museo interessante dedicato proprio alla storia e alle caratteristiche di questo evento e nel quale avrete occasione di fare una degustazione di sakè.

Onsen

Se volete concedervi una pausa rilassante, fate tappa nella locanda tradizionale Shirakawa-go no Yu, che offre un’area onsen accessibile ai visitatori dietro il pagamento piccola quota di ingresso. Qui avrete a disposizione vasche all’aperto e al coperto dove tra i vapori dell’acqua termale, potrete allontanare ogni fatica e cogliere ogni dettaglio del paesaggio.

Punto panoramico

A nord del villaggio Ogimachi si trova il punto panoramico Shiroyama, dal quale si ha una visuale completa di Ogimachi e delle sue dimore tradizionali, l’ideale per scattare belle fotografie e ammirare il paesaggio. Potete raggiungere Shiroyama a piedi in circa 15-20 minuti percorrendo un sentiero dedicato, che però resta inaccessibile durante le abbondanti nevicate, oppure prendere una navetta che dal centro ferma nei pressi della Residenza Wada-ke, non distante dal belvedere.

Come arrivare

Ogimachi è il principale centro dei trasporti della regione di Shirakawa-go e quindi sono numerose le linee di autobus che da Takayama, Kanazawa e altre località nei dintorni conducono al villaggio, terminando la corsa al Shirakawago Bus Terminal, situato proprio all’entrata del villaggio. Ogimachi presenta dimensioni contenute, quindi una volta giunti sul posto potete tranquillamente esplorare la città a piedi.

Ti consiglio di venire in Giappone con GiappoTour! Il viaggio di gruppo in Giappone con più successo in Italia, organizzato da me! Ci sono pochi posti disponibili, prenota ora!
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).