Perché i giapponesi fotografano tutto

Molte persone sostengono che i giapponesi fotografino tutto e non hanno tutti i torti.
Qualche ignorante confonde ancora i giapponesi con i cinesi, ma quelli che storicamente “fotografano tutto” sono i giapponesi e vi spiego le varie ragioni.

Piccolo è bello

La fotografia riesce a riprodurre in piccolo anche qualcosa di immensamente grande e questo è uno dei motivi per cui ai giapponesi piace.
Da sempre in Giappone quando qualcosa è piccolo è considerato bello e pregiato. Pensate per esempio alle action figure (miniature dei personaggi di manga e anime) o alla tecnologia, tutti esempi di cose piccole ma altamente interessanti per i giapponesi.
Per andare più indietro nel tempo lo stesso vale anche ovviamente per i bonsai, alberi in miniatura prodotti fin da oltre mille anni fa.
Se pensate alla letteratura invece, gli haiku sono poesie che hanno solo 17 sillabe in 3 versi composti da 5,7 e 5 sillabe ciascuno, una specie di “racconto in miniatura” se così lo vogliamo chiamare.
Per sfociare in cose più futili, pensate al Tamagochi, il piccolo “pulcino virtuale” che è stato per anni nelle tasche di milioni di persone in tutto il mondo.
Questi sono tutti esempi che vi fanno capire che i giapponesi apprezzano molto cioè che è piccolo e ben curato, come lo sono per esempio le fotografie.

Regno delle fotocamere

Mi sembra scontato dirlo, ma il Giappone è la patria delle fotocamere. Nikon e Canon sono le case giapponesi di produzione di fotocamere più famose, che nel corso di decenni hanno rivoluzionato il mondo della fotografia e in Giappone da sempre ci sono orde di fotoamatori in grado di realizzare immagini migliori di quelle della maggior parte dei fotografi professionisti italiani.
La fotografia è quindi da sempre nel DNA dei giapponesi.

Copie e plagi

C’è chi dice, in modo maligno, che i giapponesi vanno all’estero, fotografano le cose, tornano in patria e le copiano.
Può sicuramente esserci stato qualche caso in passato, in particolare ad opera di cinesi, ma al giorno d’oggi su internet si trovano foto veramente di tutto, quindi il giapponese che fotografa qualcosa all’estero non lo sta facendo per “ricopiarlo” ma perché è attratto da quella cosa e vuole custodirla.

Sterotipo

In moltissimi film occidentali, soprattutto comici, quando c’è un asiatico è molto probabile che abbia spesso la fotocamera in mano. Tutto ciò nel corso del tempo ha sempre più rafforzato l’immagine stereotipata del cinese o del giapponese che fotografano tutto ed è per questo che molti italiani hanno questa idea.

Ora lo fanno tutti

A partire dagli anni ‘80 i giapponesi hanno invaso il mondo andando a fotografare di tutto e di più, anche perché da loro fotocamere, rullini fotografici e sviluppo costavano proporzionalmente meno che da noi. Noi italiani fino all’arrivo del digitale siamo stati invece sempre prudenti nello scattare foto, per l’alto costo che avevano.
Al giorno d’oggi, se ben ci pensate, tutti fotografiamo tutto. Vi sfido ad andare in Giappone e non fare almeno 1000 foto in un paio di settimane: ci sono così tante cose bizzarre che è un peccato non immortalarle, che è lo stesso motivo che da anni spinge gli asiatici a fotografare ogni angolo del nostro Paese.

Galleria Foto

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).