Cottura al vapore a Beppu

Beppu è una delle più famose località termali del Giappone e il suo scenario suggestivo, in cui la città si presenta avvolta da nuvole di vapore, affascina i turisti. Ed è proprio questo vapore prodotto dalle sorgenti termali vulcaniche che da secoli viene usato dalla popolazione locale per cucinare alcuni piatti e spuntini a base di verdure, uova, carne, ecc.: una tradizione antica che risale al periodo Edo (1603 – 1868) ed è oggi una parte integrante della cultura locale. Da questo metodo di cottura è nata un tipo di cucina a sé stante, simpaticamente soprannominata “jigoku mushi (hell steam) cuisine” ovvero una cucina al “vapore infernale” in quanto alcune delle sorgenti sono chiamate jigoku, che tradotto significa “inferno”, per le temperature elevatissime dell’acqua che le rendono inaccessibili per un bagno termale, ma ottime per cucinare.   Cucinare con il vapore delle sorgenti termali è anche un metodo salutare e semplice di cuocere i cibi in quanto il processo è privo di qualunque additivo o grasso, con un risultato molto delicato che permette di esaltare il vero sapore di ogni ingrediente grazie anche ai minerali di cui il vapore è ricco. Ma non sono solo le persone del posto a poter approfittare di questo tipo di cottura: anche i visitatori possono assaggiare questa cucina sia nei ristorantini e presso le bancarelle, sia provando a cucinare il proprio pranzo al vapore presso il Jigokumushi Kobo Steam Cooking Center, situato nei pressi delle sorgenti termali di Kannawa.

Spuntini e street food

Lungo il sentiero che conduce alle sorgenti jigoku, troverete vari ristorantini, negozietti e bancarelle che vendono pasti e spuntini cotti a vapore. Offrono un’immagine molto caratteristica in quanto sono dotati di una propria postazione di cottura del cibo che sfrutta il vapore delle sorgenti vicine per cucinare il cibo sotto gli occhi curiosi dei visitatori. Solitamente troverete spuntini molto semplici, come uova, patate dolci, mais e altre delizie che potete acquistare già cotti per pochi yen.

Molto saporiti sono anche i “Kannawa butaman”, ovvero i classici ravioli al vapore ripieni di carne originari della cucina cinese. Oltre alle zone vicino alle sorgenti, troverete vialettini con negozietti e ristoranti nella cittadina di Kannawa: il viale principale è Ideyu-zaka e nei dintorni si concentrano attività dove acquistare cibo cotto al vapore.

Jigokumushi Kobo Steam Cooking Center

Vi consiglio se ne avete l’opportunità di provare questa esperienza per divertirvi e assaporare un tipo di cucina sana e diversa dal solito. Il centro Jigokumushi Kobo Steam Cooking Center ha inaugurato solo qualche anno fa e ha permesso ai turisti di avvicinarsi maggiormente alla cultura locale attraverso il cibo. È gestito da volontari ed è un locale a metà tra ristorante, supermercato e cucina pubblica con fornelli di vapore a disposizione di tutti, dove i turisti possono portarsi il proprio cibo da cucinare, magari acquistato in un supermercato adiacente, oppure acquistarlo nel centro stesso a prezzi compresi tra 150 e 3.000 yen. Potete comprare ingredienti singoli oppure piatti misti già pronti con verdure, mais, funghi, carne, pesce, riso, uova, ecc. Prima di acquistare il cibo vi consiglio di dare un’occhiata ai volantini che vengono distribuiti dal centro, contenenti una piccola guida sui cibi più indicati per la cottura al vapore e sui tempi necessari per ciascuno, in modo tale che potete farvi un’idea generale.

Una volta acquistato i prodotti dovrete prendere un biglietto di prenotazione del fornello di cottura, distribuito da una macchinetta automatica. Le postazioni del vapore hanno una tariffa di “noleggio” che parte da 510 yen per 30 minuti, un tempo sufficiente per cuocere la maggior parte dei cibi, ma è possibile in caso prolungare l’affitto.

Naturalmente nella cottura al vapore sarete assistiti dai volontari, che vi aiuteranno nel processo di preparazione per consigliarvi e assicurarsi che gli ingredienti siano cotti al punto giusto.  Nel centro ci sono aree attrezzate con tavolini dove potete poi sedervi a pranzare, sia all’interno che all’esterno a seconda della stagione. A disposizione dei visitatori ci sono le posate e le bacchette e in vendita troverete anche bevande e gelati, mentre gli alcolici non sono ammessi; l’acqua è invece disponibile gratuitamente ad una fontanella esterna e ha un sapore molto forte in quanto ricca di minerali, ma vi consiglio di provarla.

Considerato che il centro è gestito da volontari non c’è servizio al tavolo, quindi una volta terminato di pranzare dovrete riportare indietro i piatti e gli utensili utilizzati e ripulire l’area in cui avete mangiato. Accanto al centro si trovano anche due piccoli onsen per i piedi che possono essere utilizzati gratuitamente e offrono qualche istante di relax prima o dopo il pranzo, per rigenerarsi e far riposare i piedi dopo o in vista di una lunga camminata.

Come arrivare

Il Jigokumushi Kobo Steam Cooking Center si trova a pochi passi dal terminal degli autobus di Kannawa, il quale a sua volta si raggiunge con le linee di autobus 5,7 e 9 dalla stazione ferroviaria di Beppu. Il centro è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17 (ultima cottura alle 16), eccetto il terzo mercoledì del mese.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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