Come comportarsi in Giappone
Appena arrivate in Giappone vi accorgete subito di una cosa: qui le regole non sono opzionali. Anche quelle non scritte. E non parlo solo di leggi, ma di abitudini quotidiane, modi di fare, piccoli gesti che qui contano tantissimo. Il Giappone ha un codice sociale molto preciso, e se lo ignorate rischiate di sembrare maleducati, anche senza volerlo. Non significa che dovete diventare giapponesi per qualche giorno, ma almeno sapere cosa si fa e cosa non si fa.
Vi spiego qui, punto per punto, come comportarvi in modo rispettoso e intelligente durante il vostro viaggio.
Indice
- Silenzio e toni bassi
- Salutare nel modo giusto
- Togliere le scarpe
- Le code
- Non si mangia camminando
- Occhio a dove si butta la spazzatura
- Non si toccano gli altri
- Non si lascia la mancia
- Rispetto nei templi e nei luoghi sacri
- Parlare inglese non è scontato
- Attenzione ai bagagli ingombranti
- Evitate di parlare a voce alta
- I mezzi pubblici non sono il vostro salotto
- Usate entrambe le mani
- Conclusione
Silenzio e toni bassi
Una delle cose che colpisce subito è il silenzio. Anche in luoghi affollati, le persone parlano a bassa voce, non si urlano addosso, non fanno telefonate a tutto volume. Nei treni è considerato maleducato parlare al telefono.
Se siete con amici, potete chiacchierare, ma cercate di non attirare l’attenzione con toni troppo alti. Non è questione di essere rigidi: è che qui è normale così. E quando vedono un turista che rispetta questa cosa, lo notano eccome.
Salutare nel modo giusto
In Giappone non ci si stringe la mano. Non ci si abbraccia. Non ci si bacia sulle guance. Il saluto standard è l’inchino. Anche solo accennato, l’inchino è un segno di rispetto. Se qualcuno vi saluta così, non guardatelo perplessi: rispondete con un piccolo inchino anche voi.
Non c’è bisogno di esagerare: un gesto sobrio basta. Se salutate qualcuno che lavora in un negozio, in un ryokan o in un ristorante, rispondere con un breve inchino è sempre apprezzato.
Togliere le scarpe

Entrare con le scarpe dove non si deve equivale a un gesto di totale maleducazione. Guardate sempre cosa fanno gli altri, o se c’è un cartello. E nel dubbio, chiedete.
Le code

Vi capiterà anche di vedere file ordinate per salire in metropolitana, con linee disegnate a terra. Seguitele. Sempre. Questo rispetto del turno è una delle cose che rende il Giappone così fluido, anche nei momenti di affollamento estremo.
Non si mangia camminando
Anche se i conbini vendono ogni tipo di snack pronto, e vi viene voglia di aprirlo subito, sappiate che in Giappone non si mangia per strada mentre si cammina. Non è vietato per legge, ma è considerato maleducato.
Fate come fanno i giapponesi: fermatevi in un angolo, su una panchina, o aspettate di arrivare a destinazione. Mangiare con calma, in modo ordinato, è segno di rispetto verso gli altri. Anche se si tratta solo di un onigiri.
Occhio a dove si butta la spazzatura

Spesso all’uscita dei conbini trovate cestini differenziati ma sono solo per le cose che sono state comprate lì. Per capire meglio leggete il mio articolo sui cestini in Giappone. Se non li vedete in giro, mettete tutto nello zaino e smaltite più tardi. Lasciare cartacce per strada o sopra una panchina è una mancanza di rispetto evidente.
Non si toccano gli altri
In generale, i giapponesi non toccano gli altri, nemmeno per dare confidenza. Evitate di mettere la mano sulla spalla, abbracciare, toccare oggetti personali o bambini. Anche con i bambini degli amici: è considerato troppo invadente.
Ovviamente se siete con amici giapponesi più aperti e in contesti rilassati, tutto cambia. Ma se non conoscete bene la persona, meglio mantenere una certa distanza.
Non si lascia la mancia
In Giappone non si lascia la mancia. Mai. Nemmeno se siete stati benissimo, nemmeno se pensate che sia poco quello che avete pagato. Non si fa.
Lasciare una mancia viene visto come qualcosa di ambiguo, e spesso l’impiegato correrà dietro a voi per restituirvela. Il buon servizio è parte del lavoro, non un extra da ricompensare.
Rispetto nei templi e nei luoghi sacri
Quando visitate un tempio o un santuario, comportatevi con rispetto. Non è un parco giochi. Niente urla, niente selfie sulle statue sacre, niente risate sguaiate davanti ai fedeli.
Se volete fare una foto, ok, ma guardate se è permesso e siate discreti. E se vedete gente che prega, lasciatela in pace. I templi sono ancora oggi luoghi attivi di spiritualità.
Parlare inglese non è scontato
Molti turisti pensano che in una città come Tokyo tutti parlino inglese. In realtà molti giapponesi non si sentono a proprio agio a parlare lingue straniere, anche se le capiscono. Non prendetela come maleducazione: è una questione culturale di timidezza e perfezionismo. Cercate di parlare lentamente, usare parole semplici, e se potete imparate almeno qualche parola di giapponese: un arigatou gozaimasu detto bene vale più di mille frasi in inglese.
Attenzione ai bagagli ingombranti
Nei treni affollati o nelle stazioni, girare con valigie giganti o zaini enormi sulle spalle può diventare fastidioso per chi vi sta attorno. Quando possibile, tenete lo zaino in mano o davanti, e se salite su un treno, evitate di occupare due posti o intralciare il passaggio. In molti casi, potete anche spedire i bagagli da una città all’altra per viaggiare leggeri.
Evitate di parlare a voce alta
Nei ristoranti a conduzione familiare, o nei locali piccoli da 6-8 posti, l’atmosfera è spesso raccolta. I giapponesi tendono a parlare piano anche mentre mangiano, e una voce fuori contesto si sente subito. Non è un problema se ridete, se vi godete la cena, ma evitate di trasformarlo in un bar italiano.
I mezzi pubblici non sono il vostro salotto
Sui treni, bus o metro, evitate di mangiare, ascoltare musica senza cuffie, truccarvi o mettervi a fare videochiamate. Anche se non è vietato da una legge, è considerato poco rispettoso. La regola generale è semplice: fate in modo da non disturbare nessuno.
Usate entrambe le mani
Quando ricevete o consegnate qualcosa – soprattutto una carta di credito, un biglietto da visita, o un regalo – usate entrambe le mani. È un piccolo gesto che mostra attenzione e rispetto. Anche nel restituire il resto o accettare qualcosa, non fatelo in modo distratto: in Giappone la forma conta quanto la sostanza.
Conclusione
Non serve imparare tutte le regole a memoria. Ma serve attenzione. Osservare cosa fanno gli altri, avere un atteggiamento umile, mettersi nei panni di chi vive qui.
Vi assicuro che se anche sbagliate qualcosa, i giapponesi lo capiscono subito se lo fate con rispetto. E saranno ben felici di darvi una mano. Ma se vi comportate come se tutto vi fosse dovuto, senza ascoltare e senza osservare, allora sì che iniziano i problemi.
E ve lo dico chiaramente: non è il Giappone che deve adattarsi a voi. Siete voi che, per qualche giorno, potete fare lo sforzo di adattarvi a lui.
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).