Castello Tsuruga

La cittadina di Aizu, nella Prefettura di Fukushima, è per i giapponesi il cuore della cultura samurai ed è stata teatro di alcune delle vicende storiche più importanti del paese che oggi si possono rivivere tramite i suoi luoghi simbolo, tra cui il Castello Tsuruga, l’unico castello che sfoggia il binomio di colori rosso e bianco del Giappone.

Se un tempo la fortezza era la dimora dei signori feudali della regione, oggi è il luogo più amato dai residenti e dai turisti per ammirare i fiori di ciliegio in primavera, bere una tazza di tè al pomeriggio ammirando il panorama e prendere parte ad un affascinante festival di lanterne in inverno. 

L’ultima roccaforte dei samurai

Le origini del castello risalgono al 1300 quando venne costruito per volere del signore feudale Ashina Naomori, ma venne poi distrutto e ricostruito più volte nel corso della storia. Numerosi regnanti si sono avvicendati al governo della regione usando la fortezza come dimora e luogo di controllo del territorio, data la posizione privilegiata sulla cima di una collina. L’ultimo clan ad abitare il castello fu il clan Aizu, protagonista di una delle pagine più tragiche della storia del Giappone: la Guerra di Boshin, una resistenza contro le forze del governo Meiji operata da un esercito di samurai leali allo shogun Tokugawa.

Il castello venne distrutto durante la guerra per poi essere ricostruito negli anni Sessanta restando però fedele all’architettura originale; nel 2011 i lavori di restauro hanno riportato il tetto al colore originario, il rosso, un’unicità tra i castelli giapponesi: l’abbinamento bianco-rosso evoca le sfumature delle piume della gru giapponese, “tsuru” in lingua locale, da cui deriva il nome del castello. Sebbene la fortezza di oggi sia una ricostruzione, sopravvivono alcuni elementi originali come le mura e il fossato.

Il museo del castello

Il castello ospita oggi un museo molto interessante che ripercorre la storia del castello e della città attraverso mostre interattive e collezioni di reperti storici, armi e armature. Il percorso di visita comprende anche una sezione dedicata alla vita dei samurai, con curiosità e dettagli sulle abitudini e sull’addestramento. Non dimenticate di salire fino all’ultimo piano della fortezza, da dove si gode una vista mozzafiato sul parco che circonda il castello e sulla città. 

Tra ciliegi e sale da tè

Il castello è immerso in un bellissimo giardino ricco di alberi di ciliegio che fioriscono in aprile donando a questo luogo tocchi romantici. Residenti e turisti si ritrovano sui prati per scattare foto e fare un picnic ammirando i fiori. Anche nelle altre stagioni vale la pena concedersi una passeggiata nel parco, tra fiori profumati o colori autunnali suggestivi, fermandosi poi per una pausa nella sala da tè Rinkaku dove potete sorseggiare una fumante tazza di tè verde accompagnata da dolcetti tipici negli stessi ambienti in cui un tempo i signori feudali tenevano la cerimonia del tè per gli ospiti. La sala è affacciata su un piccolo giardino interno.

Festival al castello

Il castello è la cornice di numerosi festival durante l’anno: in primavera il festival della fioritura dei ciliegi prevede bancarelle di street food, spettacoli di tamburi giapponesi e illuminazione serale.

A settembre è la volta dell’Aizu Festival, che invece include una parata di danzatori che ballano accompagnati da tamburi e flauti e rivisitazioni storiche con personaggi che indossano i costumi tipici del periodo Edo. 

Musei nei dintorni

La cittadina di Aizu, nella Prefettura di Fukushima, è per i giapponesi il cuore della cultura samurai ed è stata teatro di alcune delle vicende storiche più importanti del paese che oggi si possono rivivere tramite i suoi luoghi simbolo, tra cui il Castello Tsuruga, l’unico castello che sfoggia il binomio di colori rosso e bianco del Giappone.

Se un tempo la fortezza era la dimora dei signori feudali della regione, oggi è il luogo più amato dai residenti e dai turisti per ammirare i fiori di ciliegio in primavera, bere una tazza di tè al pomeriggio ammirando il panorama e prendere parte ad un affascinante festival di lanterne in inverno.

L’ultima roccaforte dei samurai

Le origini del castello risalgono al 1300 quando venne costruito per volere del signore feudale Ashina Naomori, ma venne poi distrutto e ricostruito più volte nel corso della storia. Numerosi regnanti si sono avvicendati al governo della regione usando la fortezza come dimora e luogo di controllo del territorio, data la posizione privilegiata sulla cima di una collina. L’ultimo clan ad abitare il castello fu il clan Aizu, protagonista di una delle pagine più tragiche della storia del Giappone: la Guerra di Boshin, una resistenza contro le forze del governo Meiji operata da un esercito di samurai leali allo shogun Tokugawa.

Il castello venne distrutto durante la guerra per poi essere ricostruito negli anni Sessanta restando però fedele all’architettura originale; nel 2011 i lavori di restauro hanno riportato il tetto al colore originario, il rosso, un’unicità tra i castelli giapponesi: l’abbinamento bianco-rosso evoca le sfumature delle piume della gru giapponese, “tsuru” in lingua locale, da cui deriva il nome del castello. Sebbene la fortezza di oggi sia una ricostruzione, sopravvivono alcuni elementi originali come le mura e il fossato.

Il museo del castello

Il castello ospita oggi un museo molto interessante che ripercorre la storia del castello e della città attraverso mostre interattive e collezioni di reperti storici, armi e armature. Il percorso di visita comprende anche una sezione dedicata alla vita dei samurai, con curiosità e dettagli sulle abitudini e sull’addestramento. Non dimenticate di salire fino all’ultimo piano della fortezza, da dove si gode una vista mozzafiato sul parco che circonda il castello e sulla città.

Tra ciliegi e sale da tè

Il castello è immerso in un bellissimo giardino ricco di alberi di ciliegio che fioriscono in aprile donando a questo luogo tocchi romantici. Residenti e turisti si ritrovano sui prati per scattare foto e fare un picnic ammirando i fiori. Anche nelle altre stagioni vale la pena concedersi una passeggiata nel parco, tra fiori profumati o colori autunnali suggestivi, fermandosi poi per una pausa nella sala da tè Rinkaku dove potete sorseggiare una fumante tazza di tè verde accompagnata da dolcetti tipici negli stessi ambienti in cui un tempo i signori feudali tenevano la cerimonia del tè per gli ospiti. La sala è affacciata su un piccolo giardino interno.

Festival al castello

Il castello è la cornice di numerosi festival durante l’anno: in primavera il festival della fioritura dei ciliegi prevede bancarelle di street food, spettacoli di tamburi giapponesi e illuminazione serale.

A settembre è la volta dell’Aizu Festival, che invece include una parata di danzatori che ballano accompagnati da tamburi e flauti e rivisitazioni storiche con personaggi che indossano i costumi tipici del periodo Edo.

Musei nei dintorni

A pochi passi dal castello ci sono due musei interessanti che vi consiglio di visitare: il Fukushima Prefectural Museum è il luogo in cui ripercorrere alcune pagine della storia del Giappone e ospita diverse mostre temporanee durante tutto l’anno. L’Aizu Sake Museum racconta invece la nascita e lo sviluppo della produzione artigianale di sakè nella regione di Aizu e come sia diventata oggi il vanto di questo luogo.

Come arrivare

Il castello si può raggiungere comodamente in 20 minuti circa di autobus dalla stazione ferroviaria della città. Potete usufruire della linea turistica Aizu Loop Bus, che propone anche pass giornalieri, e scendere alla fermata “Tsurugajo Kitaguchi”. Da qui il castello dista 5 minuti a piedi circa.

Informazioni generali per la visita

Il Castello Tsuruga è aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 17:00 e ha un costo di ingresso di 410 yen. La sala da tè Rinkaku è aperta negli stessi orari al costo di 200 yen a cui si aggiungono 500 per la merenda a base di tè verde e dolcetti.
A pochi passi dal castello ci sono due musei interessanti che vi consiglio di visitare: il Fukushima Prefectural Museum è il luogo in cui ripercorrere alcune pagine della storia del Giappone e ospita diverse mostre temporanee durante tutto l’anno. L’Aizu Sake Museum racconta invece la nascita e lo sviluppo della produzione artigianale di sakè nella regione di Aizu e come sia diventata oggi il vanto di questo luogo.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).