Castello di Toyama

Se un tempo il Castello di Toyama era la dimora di signori feudali e samurai, oggi è il cuore di un bellissimo parco cittadino, arricchito da musei dell’arte, giardini in sitle giapponese, prati e distese di ciliegi che in primavera attirano residenti e turisti intenti a scattare un selfie perfetto con i fiori.

La posizione del Castello di Toyama ci dice molto dell’importanza di questo luogo: non si trova in cima ad una collina, lontano dal centro, ma proprio nel cuore della città perché è attorno a questa fortezza che si è sviluppata Toyama.

Sebbene si tratti di una ricostruzione, il Castello di Toyama conserva alcuni dettagli originali, come le mura e i fossati, e resta uno dei luoghi da cui iniziare la visita della città per approfondirne meglio la storia.

Cenni storici

Costruito nell 1543, il Castello di Toyama è stato per tanti anni abitato dal potente clan Maeda che da qui controllava la regione. Danneggiato nel corso dei secoli da guerre, incendi e terremoti, è stato ricostruito numerose volte fino ad essere definitivamente demolito per opera del governo durante il periodo del Rinnovamento Meiji. Venne poi ricostruito nel 1954 restando fedele allo stile e ai dettagli originali, fatta eccezione per i materiali: cemento e ferro hanno sostituito il legno della storica fortezza.

Visitare il castello

Il castello può essere visitato all’interno dove ospita il Toyama Municipal Folk Museum nel quale potrete ripercorrere, salendo piano dopo piano, la storia della città e del castello attraverso una bellissima collezione di mappe, armi e armature, modellini, reperti e documenti storici. Raggiungendo l’ultimo piano potrete uscire sul balcone esterno da cui si godono splendide viste sulla città e sul parco che incornicia la struttura.

Il parco del castello

In realtà oggi la maggiore attrattiva del castello è il giardino stesso che lo circonda. Qui un tempo sorgevano altri edifici che davano vita ad un grande complesso, una sorta di cittadella che rappresentava il primo nucleo abitato di Toyama. Oggi i visitatori possono invece camminare su sentieri immersi nel verde, ammirare statue dei signori feudali che hanno vissuto nel castello ed accedere ad un incantevole giardino giapponese, dove lasciarsi incantare dalla natura e fermarsi ad osservare le carpe colorate che nuotano nel lago centrale. Nel parco ha sede anche il Sato Memorial Art Museum, un museo interessante dedicato all’artigianato locale e alla tradizionale cerimonia del tè giapponese; tra gli oggetti esposti troverete bellissimi set di tazze in porcellana.

In primavera il parco rappresenta uno dei luoghi migliori per ammirare gli alberi di ciliegio che fioriscono da fine marzo a metà aprile creando una cornice romantica al castello: se viaggiate in questa stagione approfittatene per un picnic all’aperto o per una visita serale quando il giardino viene illuminato. I ciliegi si possono ammirare sia all’interno del parco che all’esterno del fossato, lungo le rive del fiume Matsukawa che scorre lungo il confine settentrionale del parco del Castello di Toyama. Qui in primavera è possibile fare gite in barca per ammirare i fiori di ciliegio e il castello.

Come arrivare

Il Castello di Toyama si trova a 15 minuti a piedi dalla stazione centrale della città o, se preferite viaggiare in tram, a pochi passi dalla fermata della linea di tram n. 3 Kokusai-kaigijo-mae.

Informazioni generali per la visita

Il castello resta aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00, fatta eccezione per i giorni festivi di Capodanno. Ha un costo di ingresso di 210 yen, ma per chi volesse visitare anche il Sato Memorial Art Museum, è disponibile un biglietto combinato del costo di 310 yen.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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