Buddha di Pietra ad Usuki

Il villaggio di Usuki, a sud-est di Beppu, sorprende per i suoi paesaggi bucolici che si estendono tra valli fiorite e risaie, dolci montagne rigogliose e una costa dominata da scogliere: ovunque regna un’atmosfera serena. Qui si nascondono alcuni tesori preziosissimi la cui origine è spesso avvolta nel mistero e questo contribuisce ad accrescerne il fascino e ad attirare folle di curiosi. La città vanta bellissime rovine, come il castello di Usuki e il centro storico caratterizzato da stradine acciottolate che serpeggiano tra dimore tradizionali un tempo abitate da samurai, ma è proprio fuori dal centro che si trova l’attrazione principale di Usuki: 60 Buddha di pietra vulcanica scolpiti nelle pareti rocciose.

I Buddha di Pietra: caratteristiche e origini

Non sono propriamente delle statue bensì delle sculture intagliate nella parete rocciosa, una sorta di bassorilievi che risalgono ad un periodo compreso tra il XII e il XII secolo. Si tratta quindi di alcune delle sculture buddiste tra le più antiche del paese: quando il Buddhismo fu introdotto in Giappone dalla Cina, l’isola di Kyushu, la più vicina, fu la prima ad abbracciare questa nuova religione.  In lingua locale queste sculture vengono chiamate magaibutsu e, nonostante si possano trovare anche in altre zone del Giappone, è nella prefettura di Oita che si registra la maggior concentrazione. Oltre al villaggio di Usuki,  altri magaibutsu si trovano nella penisola di Kunisaki, nella parte settentrionale della prefettura, dove si conta il maggior numero di sculture, tra cui alcune considerate le più antiche e le più grandi del Giappone. Gli storici pensano che ci sia una correlazione tra questi due gruppi di sculture ma l’origine di queste opere è ancora poco chiara e non si ha certezza del perché e di chi li abbia realizzati e forse sono domande a cui non si avrà mai una risposta precisa. L’eccellente qualità delle rifiniture e dei dettagli fa però pensare che siano state realizzate da artigiani molto esperti, che hanno sfruttato la peculiarità della roccia vulcanica di essere piuttosto malleabile per arricchire le opere di particolari finissimi. Questa caratteristica della roccia però la rende anche molto suscettibile agli effetti del tempo e degli agenti atmosferici: si possono notare ad esempio alcune tracce di colore sbiadite che ci indicano come un tempo probabilmente le sculture fossero interamente pitturate. Per questo motivo durante le opere di ristrutturazione sono stati creati dei tetti artificiali che permettono di riparare le sculture. Data la qualità indiscutibile dei Buddha di Pietra sono stati dichiarati “Tesoro Nazionale” nel 1995, un evento unico: sono state le prime statue in pietra a ricevere questo titolo.

Visitare i Buddha di Pietra

I Buddha di Pietra si dividono in quattro gruppi, situati a breve distanza l’uno dall’altro e collegati da un percorso di visita molto semplice che richiede all’incirca 30 minuti per essere completato quindi non vi ruberà troppo tempo. Lo scenario circostante è davvero incantevole, in quanto i Buddha di Pietra si trovano su una collina, tra piante e foreste di bambù e durante la passeggiata potrete essere accompagnati dal suono dolce del vento che soffia tra le fronde, interrompendo il silenzio che avvolge la zona.

La visita comincia dall’Hoki First Cluster il primo gruppo che a sua volta è composto da quattro gallerie che in totale contano oltre 20 sculture. Tra queste si possono riconoscere buddha seduti,   alcuni Bodhisattvas in posizione eretta, e figure “simpatiche” come Jizo, ovvero il protettore dei bambini e dei viaggiatori.

L’Hoki Second Cluster include due gallerie dove potete ammirare varie sculture del Buddha Amida, mentre nel Sannosan Cluster vedrete solamente tre sculture di cui una alta 5 metri del Buddha affiancato da due assistenti.

Nella galleria Furuzono Cluster è un susseguirsi di 13 bellissime sculture tra cui spicca quella di Dainichi Nyorai, considerato la figura centrale del buddismo esoterico.  È considerata una delle statue in pietra più belle del Giappone e grazie all’ultima ristrutturazione ora ha nuovamente la sua testa: fino ad alcuni anni fa, infatti, la testa della statua era staccata e giaceva al suolo.

Il tempio Mangetsu-ji

Gli studiosi hanno però cercato di ricostruire la storia delle sculture e pare che le origini vadano ricercate nel vicino tempio Mangetsu-ji, che si trova a pochi passi dai Buddha di Pietra. Per accedere alla struttura si passa tra due guardiani Nyo, che, come potrete notare, sono “affondati” nel terreno fino alla vita a causa delle ripetute inondazioni nel corso degli anni del fiume che scorre nelle vicinanze. Il tempio è circondato da bellissimi giardini e un laghetto di fior di loto dove è piacevole passeggiare e immergersi nell’atmosfera serena.  Proprio qui all’esterno del tempio, si scoprono piccole statue dall’aspetto consumato dal tempo: si tratta di Renjo-hoshi, un monaco e famoso artigiano e artista che si crede sia stato l’autore dei Buddha su commissione di una coppia di coniugi, ritratti in altre due statue accanto.

Informazioni generali per la visita

È possibile visitare i Buddha di Pietra ogni giorno dalle 6 alle 18-19. Il biglietto di ingresso costa 540 yen.

Come arrivare

Dalla stazione ferroviaria di Usuki partono degli autobus che arrivano alla fermata di Usuki Sekibutsu, accanto ai Buddha, in circa 20 minuti.  Le corse però non sono molto frequenti: è prevista una partenza ogni 1-2 ore, quindi è spesso molto più comodo prendere un taxi.  Il tragitto in taxi costa circa 2.000 yen dalla stazione di Usuki.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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