Valle Iya

La posizione remota della Valle Iya, racchiusa tra le montagne del cuore dell’isola Shikoku, l’ha per lungo tempo tenuta segreta e nascosta, permettendo solo a chi era in cerca di un rifugio o si avventurava al di fuori dei classici itinerari turistici di godere del suo scenario naturale incontaminato, impreziosito da gole strette scavate da fiumi, ponti dall’aspetto rustico e sorgenti termali dove rilassarsi.

La valle fu “riscoperta” e pubblicizzata dallo scrittore Alex Kerr, autore del libro “Lost Japan”, che si innamorò completamente di questa area dopo una sua visita. Kerr comprò e ristrutturò un’antica fattoria, Chiiori, che oggi si può visitare o ci si può persino dormire sperimentando uno stile di vita tradizionale giapponese.

Le due aree della valle

La Valle Iya si può dividere in due aree: Nishi Iya e Oku Iya. Nishi Iya (Iya occidentale) si sviluppa attorno all’ingresso della valle ed è leggermente più sviluppata a livello turistico e meglio servita dai trasporti pubblici. Oku Iya (Iya centrale, chiamata anche Higashi Iya o Iya orientale) è un po’ più remota e quindi più difficile da raggiungere senza un mezzo privato.

Un rifugio degli sconfitti

Essendo uno dei luoghi più remoti del Giappone, la Valle Iya è stata il rifugio dei membri del clan Taira durante il dodicesimo secolo, dopo la sconfitta subita nella Guerra di Genpei che aprì la strada al primo governo di samurai a Kamakura. Ancora oggi alcuni discendenti del clan popolano la regione.

Spettacolari gole

Il sinuoso fiume Yoshino è il fiume più grande della prefettura di Tokushima, di cui attraversa gran parte del territorio, da est a ovest. Seguendo il corso del fiume si raggiungono le gole Oboke e Koboke, all’ingresso della Valle Iya. Nella gola Oboke è possibile attraversare il fiume a bordo di imbarcazioni che offrono piacevoli gite turistiche, permettendo di ammirare le acque color smeraldo del fiume e meravigliarsi dinanzi alle imponenti pareti rocciose che affiancano il fiume. Nei mesi più caldi, la zona è anche una meta popolare per adrenalinici tour di rafting.

Ponti pittoreschi

Una delle immagini più pittoresche di valle Iya sono i suoi caratteristici ponti in legno di vite, chiamati kazura-bashi: un tempo se ne contavano 13 in totale e rappresentavano un importante via di collegamento e di passaggio per le persone che vivevano in questa regione montuosa. Grazie ai ponti si poteva attraversare il fiume e trasportare merci da una parte all’altra. Oggi ne sono rimasti solo tre che donano ancora un tocco unico al paesaggio, permettendo di ammirare scorci suggestivi sul fiume e sulla valle.

Il più grande dei tre ponti, e quello più facilmente raggiungibile, è Iya Kazurabashi, lungo 45 metri e sospeso ad un’altezza di 14 metri sopra il fiume.

Il più grande degli altri due ponti, chiamato “Ponte Marito” (Otto no Hashi) si estende per 44 metri sopra il fiume nei pressi di una piccola cascata, mentre il “Ponte Moglie” (Tsuma no Hashi), leggermente più in basso, è lungo 22. All’interno del legno è presente un sostegno in acciaio che rende i ponti più resistenti e sicuri: potete quindi attraversarli in totale tranquillità, scattare foto vertiginose dall’alto e passare da un ponte all’altro grazie ad una rete di percorsi di trekking.

Un’altra attrattiva popolare è il “ponte” Wild Monkey che in realtà è una sorta di ascensore in legno sospeso, appeso ad una rete di corde sopra il fiume. Questo sistema di trasporto era stato pensato sia per il passaggio di merci che di persone e oggi è possibile provare l’emozione adrenalinica di spingersi da una parte all’altra del fiume.

La statua del “Peeing Boy”

Un simbolo curioso e simpatico dell’area è la statua del Peeing Boy, che raffigura un giovane ragazzo mentre fa pipì dall’alto di un precipizio di 200 metri, a pochi metri dall’Iya Onsen Hotel. Questo luogo, conosciuto come Nana Magari è considerato uno dei più pericolosi della Valle di Iya e secondo una leggenda locale la statua rende omaggio proprio ai viaggiatori più coraggiosi che talvolta sono arrivati fin qui e facevano pipì da questo punto per vantarsi del loro coraggio.

Visitare musei e residenze storiche

Nello storico villaggio Ochiai, nell’area di Higashi-Iya, molte residenze e fattorie venivano costruite sui pendii ripidi delle montagne accanto a terrazzamenti di riso e verdure. L’area oggi è diventata un distretto storico protetto per il suo grande valore: racchiude alcune fattorie dal tetto in paglia e case di samurai antichissime. Tra queste una casa di samurai è stata ristrutturata e aperta al pubblico come museo: al suo interno hanno vissuto i leader del villaggio ed è possibile osservare una collezione di armature, armi e utensili utili per la vita di tutti i giorni in questa località remota.

Un altro luogo interessante è il Museo di Storia e Folclore di Higashi Iya posizionato all’entrata dell’area Oku Iya. La visita passa in rassegna una miriade di oggetti, tra cui trovate articoli casalinghi e utensili, abiti e oggetti artigianali della regione.

Rilassarsi negli onsen

La Valle Iya è un luogo da esplorare a ritmo lento, dove entrare a contatto con la natura e respirarne i profumi e ammirarne gli scorci più suggestivi. Soggiornare sul posto in una residenza tradizionale, in un campeggio o in hotel è il modo migliore per vivere al meglio l’esperienza di viaggio nella Valle Iya, ma anche se non avete tempo a disposizione potete approfittare degli onsen disponibili nell’area per concedervi un po’ di relax con vista sulla valle. L’Iya Onsen Hotel è uno dei luoghi più gettonati per un bagno termale: arroccato sulla cima di un ripido pendio, offre vasche coperte e all’aperto con panorama incredibile sul fiume e sulla valle.

Il Shin-Iya Onsen Hotel Kazurabashi è un’altra opzione accattivante, con le sue tre vasche all’aperto e separate per generi che si trovano lungo la montagna, sopra la struttura, e sono accessibili con un breve tragitto in funivia.

Salire in cima al Monte Tsurugi

Con i suoi 1.955 metri di altezza, il Monte Tsurugi è la seconda vetta più alta dell’isola di Shikoku e una delle 100 più famose montagne giapponesi. Sorge nella parte orientale della Valle Iya e sin dall’antichità è considerata una montagna sacra, venerata dalle popolazioni di questi luoghi, e negli anni è divenuta una meta popolare per gli appassionati di trekking. Per chi non ama camminare, è possibile salire in seggiovia, arrivando vicino alla vetta: una volta scesi è sufficiente passeggiare per 30 minuti per raggiungere la cima, dove ci sono rifugi e punti panoramici da cui godersi viste mozzafiato sul paesaggio.

Come arrivare

Per raggiungere l’area di Nishi Iya il modo migliore è prendere un autobus dalla stazione Awa Ikeda o dalla stazione di Oboke. Alcune attrattive come il Monte Tsurugi e i ponti che si trovano nell’area più remota della valle sono serviti dai mezzi pubblici solo nei weekend e nel picco della stagione da aprile a novembre.

Per chi parte da Tokyo è possibile prendere un volo nazionale per l’aeroporto Takamatsu di Kagawa e da qui proseguire con un autobus che conduce direttamente alla valle.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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