Shimanami Kaido

Immaginate di passeggiare a piedi o in bicicletta su un percorso che attraversa il Mar Interno di Seto, tra ponti sospesi sull’acqua che regalano viste incredibili e isole dove esplorare foreste e piantagioni, pittoresche cittadine di mare e piccoli templi.

Tutto questo è offerto dalla strada Shimanami Kaido, conoscuta anche come Nishiseto Expressway, che collega la principale isola di Honshu all’isola di Shikoku, passando attraverso sei piccole isole del Mar Interno di Seto. Sebbene non si tratti dell’unico collegamento via terra tra le due grandi isole del Giappone, questo percorso ha una caratteristica unica: è l’unico attraversabile a piedi o in bicicletta.

Il percorso

Il percorso parte dalla città di Onomichi ed è lungo circa 70 km nei quali fa tappa nelle sei isole di Mukaishima, Innoshima, Ikuchijima, Omishima, Hakatajima e Oshima, per poi terminare nella città di Imabari, sull’isola di Shikoku. È possibile anche fare il percorso nel senso contrario, da Imabari a Onomichi. La strada fu inaugurata nel 1999, perciò i ponti sono moderni e in ottime condizioni e le corsie riservate a pedoni e ciclisti sono ben segnalate e separate dalla strada trafficata. I ciclisti più esperti e i più allenati possono tranquillare terminare il percorso in una giornata, considerando anche che la strada è perlopiù pianeggiante, ma è comunque possibile percorrere anche solo un tratto in particolare se ci si vuole fermare a visitare qualche luogo lungo il tragitto.

Cosa vedere lungo il percorso?

Oltre i bellissimi panorami e ai villaggi pittoreschi affacciati sul mare, infatti, ci sono alcune attrazioni lungo il percorso che ha come prima tappa l’Isola Mukojima. Da qui si raggiunge attraverso un ponte l’Isola Innoshima, famosa per il Castello Suigun costruito nel 1983; all’interno è allestito un museo dedicato al clan Murakami Suigun, attivo nell’area tra il 1300 e il 1500. I membri del clan vengono spesso definiti dei pirati, in quanto controllavano al zona e chiedevano il pagamento di un pedaggio ai mercanti che passavano di qua con le loro imbarcazioni. Il museo ospita una bella collezione di armi, reperti e armature appartenute al clan.

La terza isola del percorso è Ikuchijima, dove potete visitare il Museo Hirayama, dedicato ad uno dei più famosi pittori giapponesi Hirayama Ikuo, originario proprio dell’isola. Nelle vicinanze si trova un tempio davvero singolare, Kosanji, costruito da un uomo di successo per la madre.

L’isola offre bellissimi paesaggi con le sue distese di frutteti: fermatevi nelle fattorie locali per assaggiare gli agrumi coltivati nella zona!

Lasciata Ikuchijima, si arriva a Omishima, la più grande delle isole del Mare Interno di Seto. Tappa popolare di questo luogo è il santuario Oyamazumi-jinja, dedicato alle divinità protettrici di marinai e soldati. Negli anni molti samurai e leader militari hanno visitato il santuario, lasciando come offerta la propria armatura o la spada e per questo oggi la sala dei tesori di Oyamazumi-jinja espone una delle più grandi collezioni di armi e armature del paese.

Anche Hakatajima, l’isola che segue Omishima, è famosa per il suo santuario Kitaura Hachiman-jinja che ha alle spalle una storia millenaria ed è il più antico di quelli presenti lungo il percorso.

L’ultima isola prima di raggiungere Imabari è Oshima, ma se avete tempo per fare una deviazione, accanto a Hakatajima si trova la piccola isola disabitata Niwatori Kojima, dove sorge un campeggio con spiaggia e bellissime viste sul mare. A Oshima, invece, vale la pena visitare il Parco delle Rose Yoshiumi dove si possono vedere oltre 400 specie di rose, che fioriscono a periodi alterni da metà maggio a dicembre.

Il Ponte Kurushima Kaikyo collega Oshima a Imabari segnando la fine del percorso Shimanami Kaido. Inaugurato nel 1999 è tra le strutture più lunghe al mondo, con una lunghezza di poco più di 4 metri ed è formato da tre ponti collegati tra loro e sei torri. Attraversarlo è di certo un gran finale per un tour in bicicletta.

Una volta giunti a Imabari, potete lasciare la bicicletta e ritornare ad Onomichi in autobus oppure proseguire per altre destinazioni.

Alloggiare sulle isole

Per chi avesse tempo a disposizione e volesse approfittarne per percorrere tutto il percorso con estrema calma, è possibile fermarsi a dormire durante il tragitto in una delle tante locande tradizionali dei villaggi o nei campeggi sulle isole.

Noleggiare una bicicletta

Sebbene il percorso possa essere fatto a piedi, con i mezzi pubblici o in auto, il modo migliore per vivere quest’esperienza è noleggiando una bicicletta. Ci sono due diversi sistemi di noleggio che operano allo stesso modo ma si differenziano per i costi e per il numero di location in cui prendere e depositare le bici. Il sistema pubblico di noleggio mette a disposizione circa una dozzina di punti dove prendere e depositare le bici, sparsi lungo il percorso, perciò si rivela comodo per chi prevede di fare solo un tratto e poi proseguire in autobus la parte restante.

L’altro sistema di noleggio è invece privato e gestito dal produttore di biciclette Giant che però dispone di due sole location in cui prendere e depositare le biciclette, una alla stazione di Onomichi e una alla stazione di Imabari. Oltre ad essere un po’ meno comodo il servizio di noleggio Giant è anche più costoso (da 4.000 a 13.000 yen al giorno) ma offre biciclette di altissima qualità adatte ai più sportivi. Il sistema pubblico è molto più economico: il costo è di 1.000 yen al giorno per una bicicletta standard e 1.500 yen per una elettrica, a cui si aggiunge poi un deposito di 1.000 yen che viene restituito al termine, a meno che non si lasci la bicicletta in una location differente da quella di noleggio. Per entrambi i servizi sono disponibili vari tipi di bicicletta, compresi i tandem, le bici per i bambini, ecc.

I pedaggi

Quando si attraversano i ponti che collegano le isole vengono richiesti dei piccoli pedaggi, che però attualmente non superano generalmente un totale di 500 yen per pedoni e ciclisti, mentre si paga di più in macchina.

Accedere al percorso

Partendo da Onomichi, potete prendere la bicicletta a noleggio in uno dei punti posti accanto alla stazione ferroviaria: quello pubblico è situato nei pressi del Green Hill Hotel, mentre il negozio di noleggio della compagnia Giant è posto vicino all’hotel Onomichi U2. Da qui dirigetevi verso il porto da cui salpano tre compagnie di traghetti che conducono alla vicina isola di Mukaishima, da cui inizia il percorso vero e proprio.

Se invece partite da Imabari, anche qui sono presenti due punti di noleggio accanto alla stazione: quello pubblico si trova accanto all’uscita ovest della stazione, mentre il negozio della Giant è collocato all’interno della stazione.

Trasporti pubblici lungo la Shimanami Kaido

Per chi non volesse fare il percorso in bicicletta o per chi volesse percorrerne solo un tratto, esistono dei collegamenti diretti in autobus tra Onomichi e Imabari. Il tragitto dura circa un’ora e mezza, ma tenete presente che le corse non sono molto frequenti durante la giornata, quindi è bene informarsi in anticipo con gli orari. In aggiunta ci sono diverse linee locali di autobus che partono dalla stazione di Onomichi e la collegano a Innoshima e Ikuchijima, dalle quali poi partono altre linee di autobus e traghetti.

Traghetti lungo la Shimanami Kaido

Per un tragitto più panoramico potete optare per uno dei tanti traghetti che fanno tappa presso le isole lungo il percorso Shimanami Kaido. In particolare ci sono due linee che possono interessarvi: la prima segue l’itinerario “Onomichi Ekimae Port – Shige Higashi Port – Sawa Port – Setoda Port” per un totale di 40 minuti di viaggio. Accanto a tutti questi porti ci sono punti di rilascio e noleggio delle bici, e nei pressi dei porti Setoda e Sawa si trovano il Museo Hirayama e il Tempio Kosanji.

L’altra linea segue l’itinerario “Imabari Port – Tomoura Port – Kinoura Port – Habu Port con un viaggio di 75 minuti. È presente un punto di noleggio e deposito di biciclette al porto Habu sull’Isola Innoshima.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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