Little India a Bangkok

Magari su qualche guida turistica troverete, a proposito di Bankok, la descrizione e l’invito ad andare a visitare Little India. Il nome, vi do ragione, ispira ad effettuare una visita, ma siccome potreste rimanere un po’ delusi dopo esserci andati, allora voglio chiarire subito alcune cosette.

Non è una meta turistica

Questa è la prima cosa che dovete tenere a mente. E’ difficile da raggiungere e inoltre non vedrete edifici o monumenti memorabili. Insomma, niente che possa interessare ad un europeo che visita la Thailandia cercando il particolare esotico. Niente templi indù come avrete probabilmente già visto altrove e sicuramente niente che vi faccia pensare all’India.

Ci sono due Little India

Quando le guide parlano di questo posto, si riferiscono in genere al piccolo ma vivace quartiere Pahurat (Little India Pahurat) appena ad ovest di Chinatown, nascosto tra Pahurat street, Chakraphet Road e Triphet street. Qui vivono i discendenti degli indiani Punjabi Sikh che vi si stabilirono nel 20esimo secolo. C’è poi un’altra Little India, nella parte  Bangrak della città. Quindi, se decidete di visitarne una, scegliete la prima. Se volete un’idea complessiva, allora dovreste visitarle entrambe. La Charoen Krung street collega uno all’altro, con Chinatown incuneato in mezzo.

Il miglior cibo indiano, falso mito

Cioè, intendo dire che se vi aspettate di trovare qui ottimi ristoranti che vi faranno assaggiare la vera autentica cucina indiana, resterete delusi. Lo so, avrete letto anche voi, come me, su qualche sito che qui si può assaggiare il miglior cibo indiano fuori dall’India. Ma secondo me è esagerato. I ristoranti di Little India non possono reggere il confronto con il menù indiano dei ristoranti Mamak di Malaysia e Singapore. A Little India potrete mangiare anche bene, ma non benissimo. (Ce n’è uno specializzato nella cucina dell’India del Nord e ha filiali in tutta Bankok). Per il miglior cibo indiano nel Sud-Est asiatico dovrete seguire le rotte commerciali britanniche: Penang, Malacca, Singapore. Ci sono però buoni ristoranti anche a Bangkok, ma dovrete spostarvi nel centro della città.

Che cosa vedere a Little India

L’attrazione principale è il mercato allestito in una fitta rete di vicoli dove gli abitanti vendono tessuti, prodotti tessili, articoli da regalo e accessori.  Questo quindi è quello che vedrete qui. Mercato. Se vi piace immergervi nel colori, suoni, rumori e profumi delle comunità locali, allora fate pure una capatina a Little India Pahurat. Troverete pane per i vostri denti. Se la confusione , gli schiamazzi, la folla e il caos  vi danno fastidio andate altrove. Oltretutto non si trova dietro l’angolo, ma ci dovete andare apposta. La direzione per arrivare a questo pittoresco mercato di tessuti è quella di Chinatown  Bankok sulla strada principale Phahurat . Quello che troverete in questa zona è il  tempio indù di Bangkok, Sri Maha Mariamman, e una manciata di negozi e ristoranti indiani a conduzione familiare.  Su una superficie di circa 200 metri per 100 metri, troverete bancarelle una accanto all’altra che vendono di tutto e di più. In questo labirinto di vicoli stretti, tanto che ci passa una persona per volta, c’è il mercato tessile Pahurat. Anche se Pahurat Little India è prevalentemente indiano, principalmente Sikh, ci sono anche diversi negozi tailandesi. (C’è anche un pub irlandese!). Nei vicoli, la musica hindi vi arriverà alle orecchie- spesso a tutto volume- e l’aroma piccante di cibo indiano vi estasierà le narici. Fate attenzione mentre camminate. E’ veramente facile perdersi quando si cammina attraverso questi negozi. Vi potrebbe capitare di  entrare in un locale da un lato ed uscire su un vicolo completamente differente.  Le stradine dietro Pahurat Street sono affascinanti, ma talmente labirintiche che è facile perdere il senso dell’orientamento. Potreste anche sentirvi un po’ claustrofobici (a quel punto, se l’intento è quello di acquistare un sari  forse è meglio optare per il nuovo Emporium Plaza indiano accanto a Sri Guru Singh Sabah. Offre prodotti analoghi- a prezzi più elevati però- , ha grandi spazi moderni e l’aria condizionata).

Cosa comprare

Pahurat ospita innumerevoli negozi che vendono pregiati tessuti indiani, musica e film di Bollywood  e vari tipi di pietre indiane, preziose e meno preziose. Bangkok Little India  è  famosa per la sua vasta gamma di tessuti di seta, cotone, lana e cashmere lungo Pahurat Road, Triphet Road e Chakraphet Road. Oltre a tessuti, questi negozi vendono una discreta collezione di statue e immagini di divinità indiane, bracciali, ciondoli e sandali.

L’India Emporium

E’ l’alternativa alle bancarelle del mercato, alla folla e alla confusione, come vi dicevo prima. Certo, qui non troverete il colore locale e dovrete rinunciare alla contrattazione sui prezzi e alle cose simpatiche che potete scoprire chiacchierando con i locali. Ma se andate di fretta e vi servono regalini da portare a casa, questo centro commerciale vi offrirà l’ancora di salvezza. Qualcosa troverete certamente in questo edificio a tre piani con aria condizionata: tra banche, ristoranti, un punto ristoro, ci sono un sacco di negozi di sari tradizionali e tessuti di qualità. Più o meno gli stessi che trovate sulle bancarelle, solo un po’ più cari. Si trova accanto al Gurdwara Siri Guru Singh Sabha Sikh Temple in Chakraphet Road.

Informazioni e mappa

Nome: Little India

Nelle vicinanze:

Il tempio Gurdwara Sikh.A 85 metri
Fiori freschi in vendita al mercato dei fiori di Bangkok.A 429 metri
Il teatro Sala Chalermkrung.A 431 metri
La stretta strada di Sampeng Lane, nella chinatown di Bangkok.A 797 metri
Il tempio Wat Suthat.A 895 metri
wat-mangkon-kamalawatA 906 metri

Foto

By: Gemma Bardsley By: Gemma Bardsley By: Heidi De Vries By: Heidi De Vries
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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