Come muoversi a Siem Reap

Siem Reap è un’ottima città da visitare a piedi o in bicicletta: le sue dimensioni sono contenute e le attrazioni si trovano a distanza ravvicinata l’una dall’altra, fatta eccezione per il parco archeologico di Angkor che si trova un po’ lontano dal centro, ma è raggiungibile comodamente in taxi, moto-taxi o tuk tuk.

Questi sono i mezzi migliori per spostarsi in città: sono economici e offrono un servizio molto rapido. Oltre ad effettuare le singole corse possono essere anche noleggiati su base oraria o giornaliera, una scelta gettonata tra i turisti.
Se si esclude la rete di autobus che permettono di raggiungere le altre città della Cambogia, Siem Reap non dispone di un sistema di trasporti pubblici.
Se avete in programma di visitare Siem Reap, eccovi una guida utile ai trasporti in città, a partire dall’arrivo in aeroporto. 

Dall’aeroporto al centro

Il Siem Reap International Airport dista soli 7 km dalla città e da qui potete raggiungere il centro in vari modi:

  • transfer organizzato dall’hotel. La maggior parte delle strutture alberghiere offre un servizio di trasporto gratuito da/per l’aeroporto da richiedere al momento della prenotazione;
  • taxi e tuk tuk. Taxi e tuk tuk offrono un servizio comodo, veloce ed economico. Il prezzo di una corsa fino al centro è di circa 10 dollari con il taxi e un po’ meno con il tuk tuk;
  • moto-taxi. Se viaggiate soli e avete pochi bagagli potete optare per una moto- taxi, anche se il risparmio non è così notevole rispetto ad un tradizionale taxi.

Spostarsi in città

Taxi e tuk tuk

Questi sono i mezzi più utilizzati a Siem Reap: sono numerosi quindi non è difficile individuarli e offrono un servizio molto economico; un breve giro in città parte dal costo di 1 dollaro, ma i prezzi possono raddoppiare di notte o in caso di pioggia.

I tuk tuk sono un mezzo pittoresco e in alcune zone, come i siti archeologici di Angkor, permettono di girare ammirando meglio il panorama, senza l’ostruzione visiva dei finestrini. Sono naturalmente meno comodi rispetto ai taxi, perciò ve li consiglio principalmente per brevi tragitti.

Entrambi i mezzi possono essere noleggiati per l’intera giornata a prezzi modici (20-30 dollari) una soluzione comoda per esplorare i siti storici e le attrazioni della città.

Le moto-taxi

Anche le moto-taxi sono molto utilizzate per tratti brevi e in particolare nelle ore di punta; il prezzo in questo caso parte da 0,50 dollari per un giro nella città e circa 10 dollari per il noleggio giornaliero. Il livello di sicurezza è naturalmente inferiore rispetto a taxi e tuk tuk e la maggior parte delle moto-taxi non fornisce un casco.

Noleggiare una moto o una scooter a Siem Reap non è permesso agli stranieri.

Bicicletta

La bicicletta è un ottimo modo per esplorare la città: la superficie è pianeggiante e adatta a tutti, ma mettete in conto l’umidità e il caldo tropicale di Siem Reap. I costi degli affitti sono davvero irrisori: gran parte delle guesthouse e degli hotel noleggia le biciclette a 1-3 dollari al giorno e alcune strutture le offrono persino gratuitamente.

Noleggiare un’auto

Noleggiare una macchina è fortemente sconsigliato, non solo a Siem Reap ma in tutta la Cambogia perché l’assicurazione è praticamente inesistente e in caso di incidenti i danni sono a carico del conducente.
Ma una soluzione comoda può essere quella di noleggiare un’auto con autista presso le agenzie private, dove i costi sono più elevati rispetto ad un taxi (45-50 dollari al giorno), ma offrono la possibilità di avere sia un autista che una guida durante tutta la giornata.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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