Aoi Matsuri

L’Aoi Matsuri è uno dei tre principali festival annuali di Kyoto, insieme con il Jidai Matsuri e il festival di Gion, e si svolge nel mese di maggio presso due santuari situati a nord della città, ossia il santuario di Shimogamo e il santuario di Kamigamo.
Il festival ebbe origine durante il regno dell’imperatore Kinmei: dopo che piogge ed epidemie avevano devastato il paese, l’imperatore inviò un messaggero al santuario affinché placasse l’ira delle divinità. Il messaggero vi si recò galoppando un cavallo, tanto che ancora oggi il festival si basa su una processione guidata dalla figura di un messaggero imperiale a cavallo. Fu l’imperatore Kanmu, nel IX secolo, ad istituire l’Aoi Matsuri come un evento annuale ufficiale.
In epoca Meiji, quando la capitale fu trasferita da Kyoto a Tokyo, l’evento venne sospeso, per essere poi ripreso verso la fine del XIX secolo. Dopo una pausa corrispondente alla seconda guerra mondiale, il festival tornò a svolgersi nuovamente a partire dal 1953.
Il nome deriva dalle foglie di malvarosa (aoi), utilizzate come decorazione principale del festival (sia per le persone che per gli animali coinvolti) e che si ritiene possano garantire protezione dalle calamità naturali.
L’Aoi Matsuri si divide in due fasi: la processione e i riti al santuario. La processione è guidata dal Messaggero Imperiale a cavallo, seguito da due carri trainati da buoi, quattro mucche, trentasei cavalli e seicento persone, tutte vestiti in abiti tradizionali periodo Heian: la processione prende il via alle 10:30 del 15 maggio dal Palazzo Imperiale di Kyoto e procede lentamente verso il santuario Shimogamo, prima, e verso il santuario di Kamigamo, successivamente. Inizia così la seconda fase, quella legata ai riti presso i templi, officiati dal Messaggero Imperiale e dal Saio-Dai, una donna che viene scelta dalle sorelle e dalle figlie dell’imperatore, la quale ha il compito di mantenere la purezza rituale del festival e che è inoltre incaricata dei riti presso il santuario Shimogamo. Tutte le donne che partecipano alla processione indossano variopinti abiti di seta in stile Heian, in particolare il Saio-Dai indossa dodici strati di abiti tradizionali.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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