Uniforme scolastica giapponese

L’uniforme della scuola giapponese, o seifuku, è adottata sia negli istituti pubblici che privati e si modella sulle uniformi navali in stile europeo.

Essa riveste inoltre un significato culturale che esprime il legame dello studente con il suo istituto e rappresenta il ricordo di un periodo molto importante della sua vita. Attraverso l’uniforme, ragazzi e ragazze manifestano la propria personalità ed individualità, seguendo e a volte creando delle vere e proprie mode che spesso oltrepassano i confini scolastici e si affermano in altre realtà giovanili, come nel caso dei motociclisti Bosozoku. L’uniforme giapponese è diventata quasi un feticcio popolare, fino a diventare oggetto di mercato e collezionismo per gli estimatori della cultura nipponica.

Maschi e femmine

La divisa ricalca lo stile militare per i ragazzi e quello marinaro per le ragazze. In particolare gli alunni maschi indossano camicia bianca, cravatta, giacca e pantaloni su misura, spesso non dello stesso colore del blazer, mentre le ragazze indossano camicette con ampi colletti e culottes in tartan o gonne.

All’interno delle classi gli studenti sono tenuti a togliersi le scarpe che indossano all’aperto e ad indossare le cosiddette uwabaki, morbide pantofole destinate esclusivamente ad un uso interno all’edificio scolastico.

Se lievi differenze si possono riscontrare negli abiti di diversi istituti, una costante è quella di diversificare la tipologia di abito in funzione della stagione: tutte le scuole hanno una versione estiva della divisa, con lunghezza delle maniche e tessuto adeguati alle temperature, nonché una versione per l’attività sportiva, consistente in una tuta per l’inverno e in una combinazione di t-shirt e pantaloncini per l’estate. Mancando in alcune scuole le stanze adibite a spogliatoio, gli alunni indossano le loro tenute sportive sotto alle uniformi scolastiche, provvedendo a cambiarsi all’interno delle aule.

Personalizzazioni

Non sono rare le libere variazioni sul tema, adottate dagli studenti in maniera spontanea e contro le regole, aggiungendo elementi “vietati” come lunghi calzini allentati o spillette, oppure portando gli abiti canonici in una maniera inusuale. Le ragazze talvolta accorciano le gonne, mentre i ragazzi tendono a portare le camicie sbottonate oppure ad evitare la cravatta: spesso, da queste alterazioni, derivano delle vere e proprie tendenze molto diffuse tra i teenagers.

Gakuran vs sailor fuku

Il gakuran è l’uniforme scolastica maschile adottata nelle scuole medie e superiori. Tale abito, che ricalca le uniformi militari prussiane, è generalmente nero o blu scuro. Il termine è una combinazione di gaku, ossia “studio” o “studente” e ran, che significa “occidente”. La parte superiore ha un collare rigido che si abbottona dall’alto verso il basso, mentre i bottoni sono decorati con lo stemma della scuola, in segno di rispetto per l’istituto. I pantaloni sono a gamba dritta e vengono indossati con una cintura nera o di colore scuro. A completare la divisa, mocassini o scarpe da ginnastica. Un divertente e poetico aneddoto riguarda il secondo bottone dall’alto, quello più vicino al cuore, che spesso viene dato da un ragazzo ad una ragazza in segno d’amore. Tradizionalmente, il gakuran viene indossato unitamente ad un berretto nero, nonostante questa abitudine sia diventata via via sempre più rara e fu inoltre adottato in Corea del Sud e nella Cina pre-1949.

L’uniforme femminile, detta anche sailor fuku, è adottata nelle scuole medie, superiori, e occasionalmente anche nelle scuole elementari. Fu introdotta come divisa scolastica agli inizi del XX secolo e modellata sull’uniforme utilizzata dalla British Royal Navy. La tenuta è generalmente costituita da una camicia con un ampio collo in stile marinaro e una gonna a pieghe; un nastro viene legato poi intorno al collo e annodato sul davanti con un anello, anche se spesso lo si sostituisce con cravatte o fiocchi. Così come per l’uniforme maschile, anche quella femminile prevede versioni differenziate in funzione della stagione, soprattutto in relazione alla lunghezza delle maniche e al tipo di tessuto. I colori più comuni sono il blu, il bianco, il grigio, il verde chiaro e il nero. L’abito si completa con scarpe (mocassini marroni o neri), calze (blu o bianche) e altri accessori. Il sailor fuku è generalmente associato alle scuole medie inferiori, in quanto la maggioranza delle scuole superiori ha optato per gonne più occidentali e giacche, in risposta all’eccessiva feticizzazione dell’abito marinaro.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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