Moschea Blu

Se vi trovate ad Istanbul e volete fare un salto nel passato rivivendo i fausti dell’Impero Ottomano, una delle tappe da non perdere è sicuramente la Moschea Blu. Questo gioiello dell’architettura ottomana, risalente al 1600, è uno dei monumenti storici più celebri della città e ogni anno accoglie milioni di visitatori, tra cui anche politici, personaggi illustri e celebrità.

Il nome originario della moschea è Sultanahmet Camii, ma viene comunemente chiamata Moschea Blu per i suoi meravigliosi interni decorati con più di 20.000 piastrelle in ceramica di Iznik in varie sfumature di blu e verde che contribuiscono a creare un’ atmosfera unica e suggestiva.

La storia

Giunto al trono all’età di 13 anni, il sultano Ahmed I dovette confrontarsi con predecessori quali Solimano il Magnifico e Maometto il Conquistatore, che con le loro vittorie in battaglia contribuirono in maniera decisiva all’espansione dell’Impero Ottomano. Così, in seguito alle sconfitte in guerra in Persia e al Trattato di Pace di  Zsitvatorok nel 1606, Ahmed I ordinò la costruzione di un’imponente moschea per lasciare un segno nella storia dell’Impero ed essere ricordato ai posteri.

La particolarità di questa moschea è principalmente la presenza di sei minareti, insoliti tra le moschee dell’epoca e voluti dal sultano Ahmed I per rendere questo monumento unico nel suo genere. Inizialmente questo creò scalpore tra la popolazione in quanto la costruzione dei sei minareti portava la moschea ad eguagliare la Mecca e veniva considerato quindi un affronto: secondo la leggenda, Ahmed I fece aggiungere in seguito un settimo minareto alla Mecca per restituirle il suo primato.
Anche la posizione della moschea è stata scelta in maniera strategica: eretta sui resti del Gran Palazzo di Costantinopoli, si colloca a fianco della Basilica di Santa Sofia (considerata all’epoca la cattedrale cristiana più importante) marcando una netta contrapposizione non solo tra i due monumenti, ma anche tra le due religioni: quella musulmana e quella cristiana.

Se volete visitare la moschea vi consiglio di arrivare la mattina e prendervi del tempo per visitarla in tutta calma: la moschea è infatti collocata all’interno di un imponente complesso di edifici volti a svolgere una funzione sociale e culturale, tra cui un bazar coperto, bagni turchi, un ospedale, alcune scuole, cucine pubbliche, il mausoleo di Ahmed e la residenza in cui il sultano era
solito riposare prima e dopo i momenti di preghiera.
La costruzione della moschea, realizzata sulla base dei progetti dell’architettoSedefhar Mehmet Ağa, fu completata nel 1616 e la moschea venne inaugurata l’anno dopo, in coincidenza con la fine del regno di Ahmed I, deceduto nel 1617 ed i cui resti sono oggi custoditi nel mausoleo della moschea.

Visitare la Moschea

La moschea presenta tre entrate, la principale si trova arrivando dall’Ippodromo e da qui si accede all’ingresso riservato ai non musulmani. Attraversando il cortile centrale fermatevi qualche minuto per godervi l’ottimo panorama sulla moschea ammirando le splendide cupole e il cortile dominato al centro dalla fontana per le abluzioni di forma esagonale: il punto perfetto per scattare qualche foto!
Durante la giornata la moschea rimane chiusa ai turisti negli orari delle preghiere, che si tengono 5 volte al giorno e sono precedute da un richiamo, detto ezan, che  viene recitato nei minareti della moschea per invitare i fedeli alla preghiera. Gli orari delle preghiere non sono sempre gli stessi, ma cambiano di giorno in giorno in base alla posizione del sole.
L’ingresso alla moschea è gratuito, ma potete lasciare un’offerta per contribuire alla conservazione di questo capolavoro che, considerate le dimensioni e le caratteristiche, richiede costanti opere di restauro.  Come tutti i luoghi di culto, ci sono alcune regole da rispettare: dovete togliervi le scarpe all’ingresso, le donne devono indossare un copricapo, disponibile all’ingresso senza alcun supplemento, ed è obbligatorio coprire spalle e ginocchia. Essendo un luogo di preghiera, è opportuno comportarsi in maniera rispettosa, perciò se volete fare delle foto evitate di usare il flash e cercate inoltre di non parlare a voce alta.

Caratteristiche

La moschea è costruita su una pianta rettangolare ed ha una volta centrale anche questa rivestita dalle splendide maioliche nelle varie tonalità di blu e verde. La prima cosa che si può notare osservando le maioliche è che diventano più raffinate ed eleganti mano a mano che si sale verso l’alto: nelle pareti inferiori sono decorate in maniera semplice e tradizionale, mentre nella parte superiore le decorazioni diventano più elaborate e complesse e tra le immagini si possono distinguere frutta, cipressi, tulipani e rose che simboleggiano immagini del paradiso. Oltre alle maioliche la moschea vanta anche  260 vetrate decorate, attraverso cui la luce filtra riflettendosi sulla ceramica creando dei meravigliosi giochi di luce. Le vetrate furono prodotte a Venezia e portate in dono al sultano. Per illuminare l’interno della moschea sono utilizzate anche delle lampade che scendono dal soffitto e che in origine erano decorate con oro e gemme che furono poi in parte rimosse o rubate.

All’interno della moschea è possibile ammirare anche numerose tavole in cui sonoincisi alcuni versi del Corano e i nomi dei califfi. Queste scritte sono state in gran parte realizzate da due dei più illustri calligrafi dell’epoca: Seyyid Kasim Gubari e  Ametli Kasım Gubarım.

Come in tutte le altre moschee, il pavimento è interamente ricoperto da tappeti donati dai fedeli. Dirigendovi dalla parte opposta dell’entrate principale troverete la mihrab, una piccola nicchia orientata verso la Mecca scolpita in marmo e finemente elaborata  e, proprio accanto, alla destra, trovate il mimber o pulpito, in cui l’Imam è solito posizionarsi durante la preghiera del Venerdì o nelle ricorrenze speciali per leggere il Corano. Il pulpito è stato progettato in maniera tale che tutti i fedeli riescano a vedere ed ascoltare l’Imam anche quando la moschea è affollata.

Nei dintorni

Vi consiglio di trascorrere del tempo passeggiando negli immensi giardini che circondano la moschea ammirando i capolavori architettonici che vi circondano, come la porta storica attraverso cui si accede al cortile. All’entrata del cortile è ancora visibile una pesante catena d’acciaio che, secondo la leggenda, fu appesa per obbligare il sultano ad abbassare il capo quando entrava a cavallo: era un gesto simbolico con cui il sultano mostrava il suo rispetto dirigendosi verso il luogo di culto.

Dall’esterno potete anche ammirare i sontuosi minareti. Normalmente le moschee sono costruite con quattro minareti, ed in Turchia esiste solo un’altra moschea con sei minareti, oltre alla moschea blu.
I muezzin prima di ogni preghiera devono recarsi ai minareti e salire delle strette scale a chiocciola per recitare il richiamo alla preghiera. Ai quattro lati della moschea si trovano quattro minareti, ciascuno dei quali ha tre balconi. Più distanti, all’estremità del cortile si trovano i restanti due minareti i quali contano invece due balconi.
In passato il richiamo veniva fatto a voce, mentre oggi, con l’avvento della tecnologia, si utilizza un sistema elettronico che permette di udire il richiamo in tutte le zone della città. Vi consiglio di recarvi alla moschea al tramonto, nel momento dell’annuncio della preghiera serale, per godervi una suggestiva vista della moschea illuminata.
Proseguite la vostra passeggiata dirigendovi nella zona est della moschea dove si trova l’edificio al cui interno ha sede il bazar: divertitevi a curiosare tra le varie bancarelle che vendono tantissimi prodotti tipici!
Dirigendovi invece verso l’area nord della moschea, verso la Basilica di Santa Sofia, potete visitare il mausoleo di Ahmed e la medrese, un’antica scuola religiosa. Sevisitate Istanbul nei periodi estivi, potrete anche ritrovarvi ad assistere ad uno dei numerosi spettacoli di musica e luci che si tengono spesso nel parco durante l’estate.
Nella parte retrostante della moschea è possibile inoltre curiosare tra i vari negozietti di souvenir e visitare il Museo del Mosaico, che custodisce numerosi reperti e mosaici portati alla luce dagli scavi effettuati nell’area in cui sorgeva il Gran Palazzo di Costantinopoli.

Come visitarla

La moschea si trova nel centro storico della città, perciò se il vostro albergo si trova nel centro, potete tranquillamente raggiungere la moschea con una breve camminata ed iniziare da qui il vostro itinerario. Se invece vi trovate fuori dal centro storico, potete raggiungere la moschea in tram, autobus o metropolitana e scendere alla fermata Sultanhament, che si trova proprio di fronte alla moschea. É possibile visitarla anche prenotando uno dei tanti city tour organizzati: in questo caso potete richiedere informazioni al personale del vostro hotel.

La moschea è aperta tutti i giorni dalle 9 fino ad un’ora prima del tramonto.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Moschea Blu

Nelle vicinanze:

L'ippodromo di Costantinopoli.A 76 metri
La moschea di Piccola Santa Sofia.A 476 metri
Gli interni della Chiesa di Santa Irene.A 597 metri
Le tipiche strade del Bran Bazaar di istanbul.A 880 metri
istanbul-mercato-spezie-11A 1294 metri
ponte-galataA 1613 metri
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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