Kotatsu

Il kotatsu è un tavolino in legno avvolto da una coperta pesante o futon con una fonte di calore all’interno e un ripiano nella parte superiore, che permette di usarlo come un normale tavolino. Il kotatsu viene utilizzato esclusivamente in Giappone, tanto che all’estero è un oggetto praticamente sconosciuto.

I moderni kotatsu sono disponibili in legno, plastica o altri materiali; due invece sono le coperte: la shitagake, drappeggiata sul telaio sotto al piano del tavolo e la kotatsu-gake, con funzione decorativa e di abbinamento al resto dell’arredamento domestico. Gli appartamenti giapponesi non dispongono di sistemi di riscaldamento centralizzato, pertanto ogni ambiente viene riscaldato autonomamente e il kotatsu rappresenta in questo senso un metodo piuttosto pratico ed economico, diventando così il fulcro della vita domestica, intorno al quale si svolgono molte attività, come mangiare, fare giochi di società, guardare la TV e leggere, senza considerare che nei mesi estivi può diventare un comodo tavolo da utilizzare normalmente senza la sua funzione di riscaldamento.

Un ulteriore utilizzo, sebbene non raccomandato, è quello di usare il kotatsu per dormire, ma viste le dimensioni, non permetterebbe una copertura totale del corpo, diventando inoltre potenzialmente pericoloso per la vicinanza con il dispositivo elettrico: per questa ragione si è soliti raccontare ai bambini che prenderanno il raffreddore se dormiranno sotto al kotatsu, in modo da dissuaderli da questa idea; al contrario, esso è diventato un luogo molto ambito dai piccoli animali domestici.
Il kotatsu era stato inizialmente concepito per utilizzatori che indossassero gli abiti tradizionali giapponesi, in modo tale che il calore entrasse dal fondo delle vesti e salisse lungo il corpo, riscaldandolo interamente.
Devo ammettere che il kotatsu è un oggetto che vorrei assolutamente portare in Italia un giorno, magari anche per regalarlo a qualcuno. Purtroppo l’elettricità in Italia costa molto e quindi non si potrebbe usare più di tanto, ma vi garantisco che nelle giornate fredde il kotatsu è davvero fantastico.

Breve storia del kotatsu

Il kotatsu fa la sua comparsa ufficiale nel XIV secolo, nel periodo Muromachi , quando il metodo principale per riscaldare le abitazioni era costituito dal cosiddetto irori, un focolare alimentato da carbone, che serviva anche come metodo di cottura. Sempre in questo periodo fu introdotta una seduta, andando nella direzione di un uso esclusivamente legato al confort e all’aggregazione familiare. Al fine di mantenere il più a lungo possibile il calore fornito dal carbone si pensò di aggiungervi una trapunta, chiamata oki, dando così origine al moderno kotatsu, cui fu inizialmente dato il nome di oriz-gotatsu, termine desunto dal kanji che sta a significare le seguenti parole: fosso e scaldapiedi.
Nel corso del XVII secolo, in pieno periodo Edo, vennero apportate ulteriori modifiche, che consistevano nel ricavare una specie di fossa quadrata intorno all’irori e nel disporre una piattaforma intorno al focolare, rendendola più confortevole con una coperta.
L’idea di creare un kotatsu mobile maturò nel momento in cui si sostituì il focolare di carbone con un recipiente di terracotta che poteva essere spostato a piacimento: nacque così l’oki-gotatsu, che sta a significare posizionare, fuoco e scaldapiedi.
Nel XX secolo l’elettricità divenne la principale fonte di calore del kotatsu, che permise di collocare un dispositivo elettrico dentro al telaio di legno. Era ormai nata la versione utilizzata ancora oggi.

Kotatsu elettrico vs kotatsu a carbone

Esistono due varianti di kotatsu, che differiscono nel tipo di riscaldamento e nella configurazione.

Kotatsu elettrico

Nella parte inferiore del tavolo viene fissata una resistenza elettrica. Generalmente vengono utilizzati due strati di coperte: un futon sottile e una coperta più spessa, che creano così un confortevole spazio riscaldato.

Kotatsu a carbone

Questa tipologia è la più tradizionale e prevede una fossa scavata nel pavimento profonda circa 40 cm, all’interno della quale è posto uno scaldino a carbone.

Il kotatsu nel mondo

Come precedentemente accennato, il kotatsu è un oggetto tipicamente giapponese, pressoché sconosciuto all’estero; nonostante ciò, ne esistono simili versioni in Iran (korsi), Tagikistan, Afghanistan (sandali) e Spagna, dove è diffusa una versione simile chiamata “mesa camilla “, un piccolo tavolo rotondo con un braciere posto al di sotto. In Cina e in Corea si è soliti utilizzare invece un sistema di riscaldamento del pavimento.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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