Insegnare italiano in Giappone

Il sogno di molti italiani è quello di venire in Giappone, insegnare italiano e vivere alla grande. Secondo molte persone, i “tempi d’oro” dell’insegnamento della lingua italiana in Giappone sono finiti, ma non è affatto così.
Insegnare italiano e vivere in Giappone è possibile!

Non serve la laurea

Per insegnare italiano in Giappone, a livello legale non è necessaria una laurea. Poi è chiaro, se il vostro datore di lavoro vi chiede di essere laureati è un problema suo, ma di fatto voi potete insegnare italiano qualsiasi sia il vostro titolo di studio.
Un italiano che vive in Giappone e che ho conosciuto, aveva detto ad una scuola di essere laureato, quando invece non era assolutamente vero: gli hanno dato il posto di lavoro e credo non abbiano mai scoperto questo tranello. A parte questo furbetto comunque, sappiate che la laurea non è assolutamente necessaria.

Interesse per l’italiano

I giapponesi, da sempre, ammirano l’Italia. In particolare gli piace il nostro modo di fare, il cibo, le marche famose ecc. La lingua italiana è simile al giapponese per quanto riguarda la pronuncia e moltissimi giapponesi sono interessati a studiare italiano.
Negli ultimi anni tuttavia in Giappone l’Italia è stata messa in cattiva luce, a causa per esempio dell’incidente della Costa Concordia, l’immigrazione di massa dall’Africa, i piccoli/grandi scandali che hanno interessato Berlusconi ecc. Tutto ciò ha creato un calo di popolarità per l’Italia e la lingua italiana, a favore di altre lingue come per esempio il francese.
Ma non disperate, ci sono ancora decine di migliaia di persone in Giappone che vogliono studiare italiano! 

Insegnare al bar

In Giappone ci sono tanti italiani che insegnano usando come “classe” i tavolini di bar come Segafredo e Starbucks. In pratica si trovano gli studenti su internet o in qualche occasione, si va al bar a consumare qualcosa, si fa conversazione di italiano spiegando po’ di cose e si guadagnano soldi.
Oltre alla consumazione di solito si guadagnano tra 1000-1500yen per 1 ora.
Molti vanno fieri di tutto questo, per me sono dei poveracci che non meritano il minimo rispetto, perché il guadagnano non è neanche di 10Euro orari, che sono davvero una miseria.

In una scuola

Nel corso degli anni le scuole di italiano in Giappone hanno chiuso i battenti, lasciando disoccupati molti insegnanti che hanno dovuto cercare altri lavori, altre scuole o talvolta tornare in Italia.
Spesso le scuole non assumono e vi pagano ad ore, per evitare di indebitarsi senza avere studenti interessati.
La paga può essere interessante, tra i 2000 e i 4000 yen orari per lezioni private, e molto di più per lezioni di gruppo.
Molte scuole proibiscono agli insegnanti di lavorare per altre scuole, il che è ridicolo se non si è assunti.
Il bello di lavorare per una scuola è che non dovete preoccuparvi di trovare studenti, il brutto è che siete totalmente in balia della scuola e della sua gestione.

Youtube per farsi conoscere

L’italiano più famoso in Giappone è Girolamo Panzetta, che all’inizio della sua carriera insegnava italiano nella principale TV nazionale giapponese.
Lui è davvero un mito, uno che ce l’ha fatta. Ripercorrere le stesse orme di Girolamo al giorno d’oggi è però difficile, per non dire impossibile.
Essere qualcuno” nella vita non serve solo per tirarsela, ma serve anche per campare, ciò significa che se non volete essere uno dei tanti sfigati che insegnano italiano al bar guadagnando 1000yen l’ora, dovete farvi conoscere. Youtube è certamente la possibilità migliore che avete, considerando il rapporto tra l’impegno e il risultato finale.

Ci sono persone in Giappone che insegnano lingue su Youtube e sono davvero molto popolari, come Bilingirl, una ragazza che insegna inglese che ha circa 500,000 iscritti al canale ed una popolarità veramente immensa, tant’è che ha scritto un libro ed è spesso ospite in TV.

Non è che con un video di italiano diventerete subito conosciuti e non serve nemmeno arrivare ad avere numeri incredibili, ma se create un prodotto realmente valido e mostrate al pubblico giapponese chi siete, cosa fate e perché valete, sarà più facile per voi trovare gruppi di studenti a cui fare lezioni e guadagnare cifre notevoli.

Trovare studenti

Oltre a Youtube, per trovare studenti potete mettere annunci online su siti dedicati, cercare nei gruppi Facebook, farvi pubblicità online, crearvi un sito e partecipare ad eventi per appassionati dell’Italia.

Vi sconsiglio caldamente di “cercare amici” per proporre le vostre lezioni. Quello che voglio dire è che le amicizie devono essere sempre sincere e non false per poter guadagnare qualcosa; non è per una questione morale o etica ma è una questione pratica: il tempo che impiegate a trovare degli “amici” a cui fare lezione è meglio dedicarlo a migliorare il vostro bagaglio culturale, la vostra immagine, creare video e materiale che servano per promuovere le vostre lezioni.

La città migliore è certamente Tokyo. Molti credono che a Tokyo ci sia molta concorrenza e quindi sia meglio puntare ad altre località, ma ricordatevi che dove c’è concorrenza ci sono soprattutto molte opportunità, quindi l’unica cosa importante è riuscire ad imporsi sul mercato.

Siate professionali

E’ inutile negarlo, quando un ragazzo insegna italiano ad una ragazza, prima o poi è probabile che succeda qualcosa tra i due. A me non è capitato, perché ho insegnato a persone “fuori target”, ma ho sentito di parecchi casi in cui è successo.
Se volete continuare con questo lavoro, è bene tenere separata la sfera professionale da quella sessuale, quindi siate professionali al 100%. 

In viaggio

Se siete in Giappone con il visto turistico, sappiate che è illegale lavorare. Non penso che la polizia vi faccia mai storie se intascate 2000-3000yen durante un viaggio, ma di fatto tutto ciò è vietato e se vi beccano le pene sono pesanti, quindi vi sconsiglio caldamente di lavorare con il visto turistico.

In passato quando non vivevo ancora in Giappone ed ero un turista, ho insegnato anch’io italiano, così per vedere com’era e per conoscere persone. Ho insegnato gratuitamente, non tanto perché sarebbe stato illegale ricevere soldi, ma più che altro perché mi sembrava davvero stupido spendere un sacco di soldi per viaggiare e poi venire a lavorare per cifre ridicole.
Se siete turisti qua e volete insegnare, fatelo gratuitamente per qualche ora, così per divertirvi e vedere com’è. Gli insegnanti di italiano professionisti magari si arrabbieranno a sapere che insegnate gratis, ma fregatevene. 

Mettersi in proprio

Se davvero valete, non abbiate paura nel mettervi in proprio. Aprite la vostra società giapponese, create un gruppo di studenti affiatati, insegnate in qualche business room presa in affitto per qualche ora invece che al bar.

Pubblicare un libro

Nel corso del tempo, se siete in gamba e siete conosciuti, vi si potrebbe presentare l’occasione di pubblicare un libro sulla lingua italiana. In Giappone ci sono moltissimi testi a riguardo e ne vengono pubblicati di continuo. Io credo che questa sia una scelta azzeccata solo se siete davvero dei personaggi conosciuti e sapete di poter vendere almeno 20.000 copie, altrimenti è tempo buttato.

Aprire una scuola

Se avete un background notevole, con contatti, già diversi studenti da alcuni anni, ecc. aprire una scuola può essere una buona idea. Se partite dall’Italia con l’idea di aprire una scuola in Giappone e campare così, sappiate che è un idea ridicola che vi rimpirà di debiti.

Lezioni su Skype

Con Skype potete insegnare italiano in tutto il mondo, non solo in Giappone. La paga può andare dai 1000yen orari in su, non male se pensate che potete lavorare tranquillamente da casa

I tempi d’oro

Diversi anni fa, diciamo tra il 1995 e il 2005, gli studenti di italiano erano molti e siccome gli insegnanti erano pochi venivano pagati molto bene.
Come ogni cosa pian piano ci fu un declino, perché gli studenti sono diminuiti e gli insegnanti sono aumentati.
I tempi d’oro però ci sono ancora: sta a voi dimostrare di non essere degli insegnati falliti in partenza e riuscire ad affermarvi in questo campo in Giappone. In bocca al lupo!

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).