Perché i giapponesi dormono per terra?

Se viaggiando in Giappone voleste provare l’esperienza di soggiornare in un ryokan tradizionale è molto probabile che vi ritroverete a dormire nel tipico letto futon giapponese, che viene posizionato a terra, sul pavimento solitamente fatto di tatami. Il futon è composto da un materasso sottilissimo, imbottito solitamente di piume e cotone e formato generalmente da 3 “sezioni” che si possono poi ripiegare una sull’altra.  Probabilmente vi sarete chiesti perché i giapponesi dormono per terra e come nasce questa usanza. I motivi sono in parte storici, ma ci sono altre ragioni più “pratiche” per cui i giapponesi usano il futon.

In origine

Il tatami, ovvero il tipico “tappeto” di paglia di riso che ricopre i pavimenti delle stanze nelle abitazioni giapponesi, nacque attorno al 700, nel periodo Nara, e da allora venne usato sia come seduta, sia come materasso per dormire, mettendone uno accanto all’altro, un’usanza diffusa in particolare tra nobili e samurai. Ma solo a partire dal 1500 il tatami venne usato per ricoprire l’intero pavimento delle stanze da letto, come una sorta di moquette. Sin dal passato le camere da letto non erano semplici stanze per dormire come le intendiamo noi, ma anche un salotto dove ricevere gli ospiti e per questo erano sempre molto curate e confortevoli. Il tatami è molto morbido, quindi dormire sopra, con o senza materassino, risulta comodo. Considerando poi il fatto che da sempre i giapponesi usano togliersi le scarpe prima di entrare in casa, il tatami resta sempre pulito. Negli anni poi si è cominciato ad appoggiare sui pavimenti i primi cuscini e da lì a breve sono nati i futon.

La comodità di dormire per terra

Nonostante ci siano oggi molte case arredate all’occidentale in Giappone, la maggior parte dei giapponesi continua a preferire dormire in terra.

I motivi sono molteplici ma prima di tutto la praticità:  al mattino il futon viene piegato e riposto nell’armadio e questo permette di avere un maggiore spazio in stanza, un vantaggio non da poco se si considerano gli spazi ridotti delle case giapponesi.  Se ci fosse il letto all’occidentale sarebbe difficile per i giapponesi anche avere lo spazio sufficiente per accogliere gli ospiti in quanto la camera da letto funge spesso anche da salotto. A proposito di ospiti, la maggior parte dei giapponesi tengono un paio di futon extra nell’armadio, nel caso in cui ci siano amici che si fermano a dormire la notte: è sufficiente poggiare i materassi per terra ed ecco che si ha il letto per gli ospiti.

Oltre ad occupare poco spazio il futon è confortevole, in quanto sotto c’è sempre una base morbida di tatami, e la sua manutenzione è facile. Senza contare che dormire in terra è anche più conveniente a livelli economici: il futon costa poco,  non ci sono reti né assi di legno che si possono rompere e nel caso in cui si cambi casa, il trasloco risulta molto più facile. 

Benefici per la salute?

Si potrebbe pensare che dormire sul pavimento non sia un’ottima soluzione per la salute e che invece sia molto più confortevole un materasso spesso e morbido, ma in realtà è l’esatto opposto: spesso i materassi costringono a posizioni scorrette e innaturali a cui il corpo si abitua nel tempo, assumendo poi posture sbagliate e provocando dolori alla schiena. Questo naturalmente non vale per i materassi più all’avanguardia e realizzati con sistemi che portano il corpo a stare in una posizione corretta, ma che però sono più costosi.

Dormire per terra o comunque su un materasso molto sottile, costringe il corpo a stare in una posizione diritta, senza curvature di alcun tipo e questo evita dolori e posture scorrette.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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