Drone in Giappone

Usare un drone in Giappone sembra semplice, ma attenzione: le regole in Giappone sono molto severe, più di quanto si pensi. Ogni anno leggo storie di turisti che si sono ritrovati con multe salate, con il drone sequestrato o addirittura con problemi penali.
Per questo motivo vi consiglio di informarvi bene prima di partire. Ho deciso di scrivere questa guida aggiornata per rispondere a tutte le domande che mi fate spesso: si può usare un drone in Giappone? Dove? Cosa serve? Cosa si rischia se si sbaglia?
Leggetelo fino in fondo: vi farà risparmiare un sacco di problemi. Ed ovviamente tenete presente che le regole scritte in questo articolo potrebbero subire variazioni, per cui è sempre importante informarsi presso le autorità locali su come stanno le cose.

Indice


Le regole di base per usare un drone in Giappone

In Giappone non esiste un approccio “leggero” come in altri Paesi. Anche se avete un piccolo drone, dovete sapere che la normativa giapponese è molto chiara: qualsiasi drone che pesa 100 grammi o più è soggetto a regole stringenti.
Non fatevi ingannare dal fatto che in Italia o in altri Paesi sotto i 250 grammi potete usare un drone più liberamente: qui non è così. Se il vostro drone pesa anche solo 100 grammi, siete dentro il campo delle regole.

Obbligo di registrazione del drone

È stato introdotto l’obbligo di registrazione per tutti i droni sopra i 100 grammi.
Questo significa che prima di usare un drone dovete registrarlo presso il Ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo giapponese (MLIT).
Il processo è tutto online, ma serve un po’ di tempo e pazienza. Alla fine riceverete un numero di identificazione univoco che deve essere apposto sul drone in modo visibile. Usare un drone senza questa registrazione comporta multe molto pesanti.
Vi consiglio di farlo con largo anticipo se avete in programma di usare un drone in Giappone.

Serve anche una licenza?

Se volete fare un volo molto semplice, senza superare i 150 metri di altezza e rispettando le limitazioni che vedremo tra poco, non serve una licenza vera e propria.
Ma attenzione: in Giappone ci sono tantissime aree in cui non si può usare un drone senza aver ottenuto prima un permesso.
Se invece volete operare voli più complessi o professionali, o in aree controllate, allora sì: vi serve una licenza rilasciata da enti autorizzati giapponesi. E ottenere questa licenza come stranieri in viaggio breve è praticamente impossibile.

Dove non potete usare un drone

Questa è la parte più importante. In Giappone ci sono moltissime no-fly zone, e rischiate di finire nei guai se non le rispettate.
Vi elenco le principali:

  • Aree urbane: nelle zone urbanizzate, che coprono gran parte di Tokyo, Osaka, Kyoto e delle altre grandi città, non si può usare un drone senza permesso.
  • Aeroporti: entro un raggio di 9 km dagli aeroporti è vietato.
  • Spazi sopra i 150 metri: vietato superare questa quota.
  • Siti sensibili: parchi nazionali, siti storici (tipo i templi di Kyoto), castelli, palazzi imperiali, ecc. In moltissimi di questi luoghi è vietato usare un drone.
  • Eventi pubblici: non potete usare un drone sopra eventi pubblici o manifestazioni senza permesso specifico.

Vi consiglio di usare sempre app come AirMap o DJI Fly con mappe aggiornate, ma non affidatevi solo a quelle: spesso le restrizioni locali non sono nemmeno segnalate lì.

I permessi: come ottenerli (quando possibile)

Se davvero volete usare un drone in una zona controllata, dovete ottenere un permesso dal MLIT.
La procedura è piuttosto lunga e burocratica, e per i turisti brevi è molto difficile riuscire a ottenere tutto in tempo.
Vi consiglio di evitare del tutto di pianificare voli in aree urbane o in zone turistiche super affollate.
Invece, per voli in zone remote o in natura, magari potete ottenere più facilmente dei permessi contattando l’amministrazione locale. Alcuni comuni sono più flessibili, altri meno.
Se proprio volete tentare la strada dei permessi ufficiali, considerate almeno 10-15 giorni di anticipo, documentazione completa e spesso anche l’assicurazione obbligatoria.

Assicurazione obbligatoria

Altro aspetto fondamentale. In Giappone non è obbligatoria per legge l’assicurazione RC per i droni ricreativi, ma nel momento in cui richiedete un permesso o se succede un incidente, vi assicuro che le autorità vi chiederanno conto di un’assicurazione.
In più in moltissime aree locali l’assicurazione è richiesta per ottenere i permessi.
Vi consiglio caldamente di stipularne una internazionale valida per il Giappone, che copra almeno:

  • Danni a cose
  • Danni a persone
  • Danni a proprietà pubbliche

Esistono vari servizi online che la offrono per pochi euro al giorno.

Cosa si rischia a usare un drone illegalmente

E qui arriviamo alle note dolenti. Il Giappone non scherza affatto quando si tratta di violazione delle regole sui droni.
Ecco cosa rischiate:

  • Multe fino a 500.000 yen per uso non autorizzato (oltre 3.000 euro).
  • Sequestro del drone.
  • Denuncia penale per violazione della legge sull’aviazione.
  • Divieto di reingresso in Giappone in casi gravi.

Ogni anno ci sono casi di turisti che vengono fermati, specialmente a Tokyo o Kyoto, per aver usato un drone sopra templi o quartieri storici. Vi consiglio di non rischiare: usare un drone illegalmente in Giappone non è mai una buona idea, e può rovinarvi tutto il viaggio.

Dove si può usare un drone (con un po’ di attenzione)

Per fortuna non tutto il Giappone è vietato. Se siete appassionati di droni, vi consiglio alcune zone dove è più facile usarne uno:

  • Aree rurali remote
  • Montagne e valli lontane dai centri abitati
  • Isole minori con poca popolazione
  • Zone costiere isolate

Ma anche in queste zone dovete sempre controllare che non ci siano divieti locali (spesso emessi dai comuni) e che non ci siano aree protette.

Vi consiglio di:

  • Contattare in anticipo l’ufficio turistico locale
  • Usare sempre app di controllo dello spazio aereo aggiornate
  • Usare un drone solo in orari e condizioni di massima sicurezza

Attenzione ai divieti specifici delle prefetture

Una cosa che non tutti sanno è che molte prefetture giapponesi emettono ordinanze locali che vietano l’uso dei droni in determinati parchi o aree naturali, anche se la legge nazionale non lo vieterebbe.
Per esempio:

  • Kyoto ha divieti severissimi nei quartieri storici e nei parchi pubblici.
  • Nara vieta l’uso del drone nei pressi del parco dei cervi.
  • Osaka applica restrizioni nelle principali zone turistiche.
  • Hiroshima vieta l’uso del drone nell’area del Memoriale della Pace.

Prima di partire, controllate sempre se la prefettura in cui volete usare un drone ha regole speciali.

Polizia e controlli

In Giappone non aspettatevi di passare inosservati. Ci sono poliziotti ovunque, la maggior parte in borghese, e nei luoghi più frequentati ci sono spesso anche addetti alla sicurezza privata che vigilano sul rispetto delle regole.
Vi basta iniziare a preparare il drone, o anche solo aprire lo zaino e montare le eliche, che qualcuno potrebbe già avvicinarsi a chiedervi cosa state facendo. In molte zone turistiche è assolutamente normale che i custodi dei siti, i guardiani dei parchi o gli agenti vi osservino con attenzione se tirate fuori un drone.

Non sottovalutate questo aspetto. Vi consiglio di non fare mai l’errore di pensare “tanto qui non c’è nessuno che mi controlla”: in Giappone il rispetto delle regole è preso molto sul serio, e le persone non esitano a segnalare un comportamento sospetto.

In più, se vi fermano mentre state per far decollare il drone in un’area vietata, non conta che non abbiate ancora volato: il solo tentativo può essere sufficiente per farvi sequestrare il drone o per farvi contestare la violazione.

Vi consiglio quindi di non rischiare mai inutilmente. Se non siete sicuri al 100% che la zona sia autorizzata, lasciate stare. In Giappone il rischio di multe o problemi legali non vale mai un volo in più. E vi assicuro che in certe zone basta davvero poco perché qualcuno vi segnali alle autorità.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).