Cosa fare in caso di terremoto

Purtroppo i terremoti sono eventi che colpiscono sia l’Italia che molti altri stati del mondo dove potreste essere magari in viaggio, come per esempio in Giappone. Dal momento che prevederli e prevederne l’intensità è molto difficile, se non impossibile, occorre sapere come comportarsi nella sventurata ipotesi in cui ci si dovesse trovare in questa difficile e delicata situazione.

In Giappone

Se andate in Giappone aspettatevi di sentire almeno un terremoto, un fenomeno che lì è decisamente nella norma. Assolutamente non fatevi prendere dal panico e semplicemente seguite quello che fanno gli altri giapponesi. Dico questo per evitare che facciate azioni sconsiderate come capitava a me le prime volte in Giappone.
Per esempio la prima volta in assoluto che ho sentito un terremoto in Giappone mi trovavo in un internet café al dodicesimo piano di un vecchissimo edificio di Shibuya (tanto per dirvi, 2 anni dopo hanno abbattuto l’edificio perché era veramente vecchio). Il terremoto era davvero di bassissima intensità ma l’edificio tremava molto ed ero nel panico; sono uscito dalla mia stanzina ed ho guardato gli addetti alla cassa per cercare indicazioni su cosa fare ma loro stavano lì semplicemente come sempre e non si sono mossi di un centimetro. Ero incredulo. Io già mi immaginavo il peggio, invece loro erano lì tranquilli e quasi nemmeno se n’erano accorti.
I terremoti lì sono un fenomeno naturale normale e le costruzioni, perlomeno le più moderne, sono tutte realizzate con rigorosi sistemi antisismici; questi sistemi fanno sì che i palazzi si muovano molto anche a scosse di bassa intensità, al fine di attutire il terremoto.
Per molti mesi in Giappone poi non ho sentito terremoti, perché le scosse vanno un po’ a periodi.
In ogni caso state tranquilli che è tutto normale.
Se siete in Giappone e viene un terremoto di bassa intensità prendete l’esperienza con filosofia, e cioè che il Giappone ha saputo regalarvi anche questo.
Nel caso il terremoto invece sia di forte intensità ci sono vari comportamenti da tenere in atto, che è sempre bene tenere a mente.

Come comportarsi quando si avverte un terremoto

A seconda del luogo in cui ci si trova durante l’evento sismico, è bene cercare di restare il più possibile lucidi e adottare semplici ma fondamentali comportamenti adatti all’ambiente circostante.

Se siete a casa

  • Evitare di uscire o muoversi eccessivamente, fino a quando il terremoto non sarà cessato del tutto. L’errore più comune è quello di uscire in strada durante la scossa, presi dal panico, e morire perché magari è caduta una tegola o un vaso di fiori. Quindi finché non finisce la scossa è consigliabile rimanere all’interno, a meno che ovviamente non ci sia una situazione di reale pericolo.
  • Cercare riparo sotto ad un tavolo o, là dove non possibile, proteggersi la testa con un cuscino.
  • Spegnere immediatamente tutte le fonti di calore, apparecchi a gas, impianti di riscaldamento, poiché potrebbero causare un incendio.
  • Elaborare un percorso per uscire dalla propria abitazione, a terremoto cessato, assicurandosi di indossare scarpe per non ferirsi con eventuali frammenti taglienti.
  • Aprite la porta d’ingresso appena sentite una piccola scossa. Questo consiglio può sembrare strano e senza senso. Il rischio principale è che viene una piccola scossa che blocca il portoncino d’ingresso a causa di un piccolo cedimento, voi non riuscite ad uscire dopo la piccola scossa e rimanete bloccati in casa e quando arriva una scossa più forte che magari crea danni veri voi siete intrappolati in casa.
  • Mantenere il più possibile la calma, anche in previsione delle frequenti scosse di assestamento che seguono la scossa principale.
  • Prima di uscire di casa, assicurarsi di aver chiuso la valvola di alimentazione del gas.
  • Evitare di prendere l’ascensore.
  • Evitare di portarsi dietro più di quanto strettamente necessario
  • Non utilizzare auto, moto o biciclette e muoversi il più possibile a piedi.

In una zona residenziale o in centro città

  • Stare lontani da porte e pareti in calcestruzzo.
  • Proteggersi la testa con la borsa o altro oggetto simile, per ripararsi da eventuali cadute di oggetti, come ad esempio finestre rotte, insegne, vasi ecc.
  • Sistemarsi in un ampio spazio aperto, come ad esempio un parco o piazzale.
  • Stare lontani da distributori automatici, pali della luce o linee elettriche.
  • Stare lontani da scogliere o rive dei fiumi.

In palazzi o in un centro commerciale

  • Proteggersi la testa con borse o vestiti.
  • Dopo che la scossa principale sarà cessata, dirigersi verso l’uscita al piano terra, evitando gli ascensori.Se vi trovate all’interno di un ascensore:
  • Evaquare il palazzo usando le scale
  • Non usare l’ascensore

Se l’ascensore è dotato di un sensore per i terremoti, in caso di scossa esso si arresta automaticamente al piano più vicino. Occorre scendere immediatamente e usare le scale. Se l’ascensore non è dotato di questo sensore, occorre scendere in qualsiasi piano si fermi e proseguire l’evacuazione usando le scale. Se la porta non si dovesse aprire, premere il pulsante di emergenza e informare qualcuno al di fuori circa la vostra posizione. Non cercare di forzare la porta mentre si aspetta l’arrivo del servizio di soccorso perché questo potrebbe comprometterne la facile apertura da parte dei soccorsi.

A bordo di un treno

Se si è in piedi, aggrapparsi a maniglie o altro tipo di appiglio. Una volta che il treno si sarà fermato, mantenere la calma e attendere le istruzioni del conduttore, in mancanza delle quali evitare di prendere iniziative come uscire dal treno forzando la serratura della porta di emergenza o saltando fuori dalla finestra.

In automobile

  • Rallentare, fermare la macchina e spegnere il motore.
  • Attendere in macchina fino a quando il terremoto sarà definitivamente cessato.
  • In presenza di forze dell’ordine, attenersi scrupolosamente alle loro indicazioni.
  • Lasciare la chiave in macchina e le porte sbloccate.

Misure di sicurezza da adottare a casa

Ecco qualche accorgimento da adottare in casa, tale da rendere la propria abitazione il più idonea possibile ad affrontare un evento sismico:

  • Non lasciare oggetti in prossimità di porte, corridoi e / o scale.
  • Non posizionare oggetti pesanti o fragili nelle parti alte dei mobili.
  • Assicurarsi che i mobili siano fissati al meglio e dispongano di sottostante materiale antiscivolo onde evitare che si sposino o cadano.
  • Controllare che il tetto della propria abitazione non presenti anomalie.
  • Se si utilizza il gas propano, accertarsi che il serbatoio sia ben fissato per mezzo di catene.
  • Evitare di posizionare vasi o altri oggetti pesanti sui balconi

Come prevenire gli incendi

Spesso i terremoti provocano incendi, pertanto è bene sapere quali misure adottare per evitare che si verifichino.
Al giorno d’oggi gli incendi sono meno un problema rispetto al passato, ma è bene ricordare che in terremoti storici del passato il maggior numero di vittime era causato da incendi a seguito del terremoto e non dal terremoto in sè.
Per tanto è bene:

  • Scollegare sempre gli apparecchi elettrici dopo l’uso: in caso di terremoto, anche in vostra assenza, ci potrebbero essere cortocircuiti e incendi a causa del terremoto.
  • Utilizzare possibilmente stufe e caldaie che dispongano di una funzione di auto-spegnimento.
  • Assicurarsi che ci sia sempre un po’ di spazio tra una sorgente di fuoco (ad esempio un piano cottura) e i mobili vicini.

Piani di evacuazione

Una buona norma è quella di tenersi sempre informati circa i piani di evacuazione del proprio centro di residenza ed essere al corrente dell’ubicazione dell’apposita area di evacuazione. Qualora il terremoto si verifichi durante l’orario di lavoro, potrebbe rendersi necessario camminare a piedi fino a casa: è bene quindi pianificare in anticipo un itinerario a piedi dal luogo di lavoro alla propria abitazione, al fine di evitare situazioni di panico e una sensazione di momentaneo smarrimento.

Cosa fare dopo il terremoto

Cercare di raccogliere informazioni e ascoltare le notizie in tv e radio per rimanere il più possibili aggiornati, evitando di affidarsi a voci e dicerie dei passanti. Occorre localizzare un centro di raccolta o assistenza e affidarsi ad esperti e forze dell’ordine.

Kit di sopravvivenza

In paesi dove il terremoto si verifica con maggiore frequenza, come ad esempio il Giappone, è bene avere sempre pronto un kit di sopravvivenza pronto a casa, avendo cura di controllare periodicamente se gli elementi in esso contenuto sono utilizzabili e in buono stato di conservazione e facendo in modo che tutto l’occorrente sia conservato in maniera idonea, là dove ogni membro della famiglia sa di poterlo trovare.

Ecco un esempio di buon kit di sopravvivenza:

  • Batterie: possono servire per la radio o per la torcia
  • Radio portatile: per raccogliere informazioni sul terremoto, su dove avere viveri ecc.
  • Accendino e/o fiammiferi
  • Cibo non deperibile e acqua potabile
  • Torcia elettrica e candele
  • Telo impermeabile
  • Uno o due cambi di vestiario
  • Valigetta di pronto soccorso
  • Blocco note e penna
  • Almeno un documento di identità
  • Denaro o carta di credito

Segnale “previsione terremoto” in Giappone

In Giappone in TV, alla radio o tramite appositi dispositivi elettronici, di tanto in tanto viene trasmesso un segnale che prevede un terremoto dopo pochi secondi in una determinata zona.
Sembra fantascienza, ma è realtà. Questo sistema funziona grazie ad oltre 4000 sismografi posizionati in tutto il Paese che riescono a comunicare un imminente terremoto.
Per un turista questo sistema è quasi inutile perché non sarete di certo sempre davanti alla TV, però è importante sapere che esiste tutto questo.
Alcuni mi chiedo: “ma a cosa serve? Cioè a cosa serve a livello pratico sapere che ad esempio 10 secondi ci sarà un forte terremoto?”. C’è anche qualche italiano che pensa che non serve a niente, in realtà questo allarme è spesso fondamentale. In quei pochi secondi si può provare a: ripararsi, andare in spazi aperti, recuperare il neonato che magari è nell’altra stanza, vestirsi, uscire dalla doccia e asciugarsi, preparare qualcosa da portare fuori casa in caso di emergenza, mettersi le scarpe ecc. Insomma tutte quelle piccole azioni che potrebbero far comodo quando arriva un terremoto.
Se siete turisti in Giappone comunqe non preoccupatevi eccessivamente.

Tsunami

Quando un forte terremoto avviene in mare si alzano delle onde che possono essere alte pochi centimetri oppure vari metri. Dopo i tragici tsunami di Sumatra (Oceano Indiano) nel 2004 e del Tohoku (Giappone) nel marzo 2011, gli allarmi tsunami si sono intensificati e sono stati migliorati i sistemi di segnalazione.
Se siete sulla costa e siete a conoscenza di un forte terremoto avvenuto in mare, la cosa migliore è allontanarsi dalla costa e rifugiarsi in zone più elevate. In Giappone gli allarmi tsunami vengono dati con largo anticipo, anche quelli di minore intensità, quindi è possibile difendersi e ripararsi in zone più sicure.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).