Cellulari in Giappone
Cominciamo dalla domanda più tecnica, che è anche quella che crea più confusione: i cellulari e smartphone europei funzionano in Giappone?
La risposta, nella stragrande maggioranza dei casi, è sì.
Oggi quasi tutti gli smartphone moderni sono compatibili con le reti giapponesi, che usano principalmente frequenze LTE/4G e 5G. Se avete un iPhone, un Samsung recente, un Google Pixel, uno Xiaomi o qualsiasi Android decente comprato negli ultimi 4-5 anni o più, non avrete problemi.
Il punto chiave èerà non è tanto il telefono, ma l’operatore: alcuni operatori italiani non permettono il roaming dati in Giappone, o lo fanno a costi esorbitanti.
Il consiglio è:
- Verificate sul sito del vostro operatore se il roaming è attivo in Giappone
- Controllate i costi di chiamata e dati, perché spesso 1 GB può costare anche 20-30€
Alcuni operatori italiani come TIM, Vodafone, WindTre offrono pacchetti esteri, ma sono raramente convenienti. E soprattutto: non c’è nessun motivo valido per usare la vostra SIM italiana in Giappone, a meno che non abbiate una tariffa aziendale davvero speciale.
Indice
- Serve davvero il cellulare?
- Wi-Fi in Giappone: c'è o non c'è?
- SIM giapponese o eSIM: quale scegliere?
- Pocket Wi-Fi: ha ancora senso?
- Chiamare dall’Italia (o ricevere)
- Comprare un cellulare in Giappone
- Noleggiare un cellulare in Giappone
- Contratti telefonici: servono un visto e un indirizzo
- Usare WhatsApp in Giappone
- Conclusione
Serve davvero il cellulare?
Una volta si poteva dire che il cellulare in vacanza non servisse. Oggi, è diventato uno strumento fondamentale, soprattutto in un paese come il Giappone.
Non parlo solo di controllare WhatsApp o postare foto. Il cellulare vi aiuta a orientarvi, a scegliere il treno più veloce, a trovare un ristorante che vi piace nelle vicinanze, a prenotare i biglietti per attrazioni molto richieste, a leggere le recensioni su un postoprima di entrarci.
È una guida, una bussola, una segretaria tascabile. Ed è difficile farne a meno.
Google Maps, ad esempio, è quasi indispensabile per spostarsi nel labirinto ferroviario di Tokyo o di Osaka. Con un clic potete sapere quale treno arriva prima, su quale binario si trova, quante fermate ci sono e a che ora arrivate esattamente.
Per non parlare di Google Translate, che diventa il vostro miglior alleato nei ristoranti senza menu in inglese.
Insomma, se decidete di non usare internet in Giappone, potete farlo. Ma vi perdete un aiuto enorme, e forse anche qualche esperienza in più.
Il punto non è tanto “serve o non serve”, ma come lo usate. Se siete consapevoli, il cellulare può essere un compagno di viaggio silenzioso ed efficiente, che vi semplifica la vita senza rovinarvi la magia del viaggio.
Wi-Fi in Giappone: c’è o non c’è?

Trovate Wi-Fi gratuito:
- in quasi tutti gli hotel
- in molte catene di caffè (Starbucks, Tully’s, Doutor)
- in alcune stazioni e aeroporti
- nei combini come 7-Eleven o Lawson (ma serve registrarsi)
Il problema è che spesso serve fare login, accettare condizioni d’uso, e la connessione non è sempre stabile.
Per questo, se volete avere una connessione affidabile mentre siete in giro, la soluzione migliore è una SIM locale o una eSIM.
SIM giapponese o eSIM: quale scegliere?
Se volete essere connessi ovunque, il consiglio è chiaro: prendete una eSIM o una SIM dati giapponese.
Ma fate attenzione: non tutte sono uguali. E in alcuni casi non conviene comprarla in Giappone, ma attivarla prima di partire.
Oggi la soluzione più comoda si chiama eSIM: si attiva in pochi minuti, non serve cambiare fisicamente la SIM, basta scansionare un codice QR e siete online.
La migliore eSim per il Giappone è Saily: funziona bene, attivazione semplice, prezzi chiari.
La potete scaricare dal sito di Saily. E con il codice sconto “TOGNI”, avete il 15% di sconto.
I vantaggi dell’eSIM sono evidenti:
- niente consegna fisica
- attivazione istantanea
- potete tenere anche la vostra SIM italiana attiva (utile per ricevere SMS dalla banca o da WhatsApp)
Se il vostro telefono non supporta l’eSIM, potete prendere una SIM fisica dati in aeroporto, o ordinarla online con consegna in hotel. Costa un po’ di più ma funziona bene.
Pocket Wi-Fi: ha ancora senso?
Una volta tutti noleggiavano un pocket Wi-Fi: un piccolo router portatile che vi dava internet ovunque.
Oggi? Ha sempre meno senso.
Vi dico la verità: non consiglio più il pocket Wi-Fi, a meno che:
- siate un gruppo di 3-4 persone che vogliono condividere la connessione
- abbiate molti dispositivi da collegare insieme
- vogliate un backup per sicurezza
I motivi per cui non lo consiglio più:
- è ingombrante, dovete ricordarvi di ricaricarlo
- se lo dimenticate in hotel, niente internet
- costa di più rispetto a una eSIM o SIM dati
Insomma: oggi l’eSIM è più pratica, più economica, più intelligente.
L’unico vantaggio del pocket Wi-Fi è per chi viaggia in gruppo e divide la spesa.
Chiamare dall’Italia (o ricevere)
Se usate la vostra SIM italiana, preparatevi a spese folli. Le chiamate possono costare anche 2-3€ al minuto, e pagate anche se ricevete.
Se invece usate una SIM giapponese o eSIM dati, non potete chiamare col numero italiano… ma potete usare:
- WhatsApp, Telegram, FaceTime per chiamare gratis via internet
- LINE, l’app più usata dai giapponesi, per comunicare con amici locali
La verità è che nessuno oggi ha davvero bisogno di chiamare col numero tradizionale. Le chiamate vocali classiche sono quasi inutili. Con una buona connessione dati risolvete tutto.
Comprare un cellulare in Giappone
Qualcuno ogni tanto me lo chiede: conviene comprare un cellulare in Giappone?
La risposta è dipende. Vi consiglio per esempio l’articolo su comprare un iPhone in Giappone.
Noleggiare un cellulare in Giappone
Ci sono casi in cui potrebbe servire proprio un telefono giapponese vero e proprio, non solo una SIM o una eSIM. Succede soprattutto se:
- siete in viaggio di lavoro
- dovete ricevere chiamate da giapponesi che non usano app tipo WhatsApp
- vi serve un numero locale per prenotazioni o contatti professionali
In questi casi potete noleggiare un cellulare direttamente in aeroporto, nei desk dedicati presenti a Narita, Haneda, Kansai, e altri scali principali. Alcuni servizi permettono anche la prenotazione online con consegna in hotel.
Quanto costa?
- Il noleggio del telefono parte da circa 500 yen al giorno
- A questo va aggiunto il costo delle chiamate fatte e ricevute
- Alcuni operatori offrono anche modelli smartphone con connessione dati inclusa
Non è la soluzione più economica, ma può essere utile in contesti specifici. Se però siete semplicemente turisti, non ne avete bisogno.
Contratti telefonici: servono un visto e un indirizzo
Una domanda che mi è arrivata spesso è: “Posso fare un contratto telefonico in Giappone?”
La risposta, per chi viaggia con un semplice visto turistico, è no.
I contratti mensili (quelli veri, con abbonamento e smartphone incluso) sono riservati a residenti. Per farli serve:
- un visto valido
- una residenza registrata in Giappone
- un conto bancario giapponese
Inoltre, i contratti durano 1 o 2 anni, e recedere in anticipo comporta penali anche salate.
Anche se avete amici giapponesi disposti ad aiutarvi, è molto difficile che qualcuno voglia intestarsi un contratto per voi. Quindi, scordatevi l’idea di “fare come i giapponesi”: per i turisti, le eSIM, le SIM prepagate e i Pocket Wifi sono l’unica vera opzione.
Usare WhatsApp in Giappone
Una domanda classica: “Ma WhatsApp funziona in Giappone?”
Sì, funziona perfettamente. Il problema è che i giapponesi non lo usano quasi mai.
L’app più diffusa in Giappone è LINE. È un po’ come il nostro WhatsApp, ma con adesivi assurdi, personaggi kawaii e funzioni social che da noi non esistono.
Se avete amici giapponesi, vi consiglio di installarla. È l’unico modo per comunicare con loro in modo naturale.
Detto questo, se volete usare WhatsApp per parlare con amici e parenti in Italia:
- potete farlo anche con una SIM giapponese
- il numero italiano rimane associato al vostro account
- basta avere una connessione dati attiva, e siete a posto
Quindi sì, potete usare WhatsApp tranquillamente.
Conclusione
Oggi non è difficile usare il cellulare in Giappone. Anzi, è facilissimo. Basta scegliere la soluzione giusta: eSIM o SIM locale sono la scelta più comoda, il pocket Wi-Fi va sempre meno, il roaming italiano è spesso una fregatura.
Ma soprattutto, chiedetevi se davvero volete essere sempre online. Perché forse il Giappone, più di qualsiasi altro paese, merita di essere vissuto con gli occhi aperti e il telefono spento.
E poi, se vi servono mappe, traduzioni, ristoranti consigliati… ci sono anche i miei articoli sul sito.
Creative Commons rayand
Ti consiglio di venire in Giappone con GiappoTour! Il viaggio di gruppo in Giappone con più successo in Italia, organizzato da me! Ci sono pochi posti disponibili, prenota ora!
Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).