Fumare nella zona termale di Goshogake Onsen.

Goshogake Onsen

Sin dall’antichità, le terme di Goshogake sono rinomate per i loro poteri medicinali, tanto che in passato si usava il detto “Chi va a Goshogake a cavallo se ne va a piedi”. L’acqua di queste terme deriva da una sorgente acida solforosa e questo la rende un ottimo rimedio per curare reumatismi,  nevralgie e malattie ginecologiche croniche.

Le terme si trovano nella Prefettura di Akita, a Kazuno, ma non sono famose solo per i bagni: intorno alle terme si sviluppa infatti un percorso escursionistico di circa 2 km molto suggestivo che conduce i turisti alla scoperta del paesaggio naturale circostante, dominato da montagne e vulcani di fango. Goshogake è una meta ideale quindi se volete trascorrere un weekend di relax e benessere, lontani dal traffico della città e immersi in uno scenario mozzafiato che vi rigenererà nel corpo e nella mente.

I bagni termali

Presso le terme di Goshogake troverete sette bagni pubblici e vasche più piccole per i piedi, alle quali potete accedere senza prenotazione, anche se non soggiornate nelle strutture della zona, pagando un ingresso di 500 yen. Qui potete rilassarvi immergendovi nelle calde acque termali o nei fanghi vulcanici, che vi daranno immediatamente una sensazione di benessere psicofisico. Al termine sentirete la pelle molto più morbida, liscia e luminosa, le gambe più leggere e ogni forma di tensione e stress sarà alleviata. Alle terme di Goshogake le antiche tradizioni vengono conservate e tra queste ci sono i bagni di vapore, simili alle saune e molto utilizzati in passato: in pratica si accede in vasche di legno piene di vapore, tenendo fuori soltanto la testa. Ai bagni di vapore possono accedere solo i clienti degli hotel perciò se soggiornate nell’area vi consiglio di provarli.

Sentieri escursionistici

Il sentiero escursionistico di Goshogake si snoda attraverso un altopiano di origine vulcanica, che si è generato in seguito alle eruzioni dei vulcani di fango situati nella regione. Passeggiando lungo questo percorso che passa accanto alle sorgenti termali, i visitatori possono osservare l’attività vulcanica e ammirare il vulcano di fango più grande del Giappone, anche se in realtà vedendolo non sembra così grande poiché si sviluppa in profondità sotto la superficie terrestre. Anche se la curiosità di fare foto o vedere meglio il vulcano può essere tanta vi consiglio di attenervi al sentiero e non oltrepassare le barriere preposte lungo il cammino, perché anche se generalmente l’attività del  vulcano è molto tranquilla, si sono verificate eruzioni a pochi anni di distanza una dall’altra. Molto interessante è anche la storia del nome Goshogake, che tradotto letteralmente significa “abbandonarsi all’aldilà”: secondo una leggenda due donne che si contendevano lo stesso uomo finirono per gettarsi nella Valle dell’Inferno.

Per orientarvi meglio nel percorso potete richiedere una mappa del sentiero alla reception del vostro hotel. Calcolate un tempo di percorrenza di circa un’ora e al termine del cammino potete recuperare le energie e allontanare la fatica con un bel bagno caldo. Il sentiero è accessibile solo nella bella stagione, da metà aprile a metà novembre, poiché negli altri mesi le abbondanti nevicate potrebbero renderlo impraticabile.

Curiosità

  • Sebbene l’acqua termale di Goshogake comporti numerosi benefici per la salute, già 170 anni fa gli abitanti della regione furono costretti ad adottare delle misure di prevenzione per limitare i danni causati dall’estrema acidità dell’acqua, che distruggeva le coltivazioni e gli acquedotti. Inizialmente furono realizzati dei pozzi per far sì che l’acqua, a contatto con le rocce, perdesse una parte di acidità, e in aggiunta furono creati dei canali per far defluire l’acqua nel vicino lago Tazawa e renderla più dolce, cosa che negli anni ha portato all’estinzione di numerosi organismi e specie di pesci che vivevano nel lago. Oggi viene utilizzata la roccia calcarea: l’acqua delle sorgenti passa attraverso dei contenitori di roccia calcarea che neutralizzano l’acidità.
  • Un’altra curiosità sulle terme di Goshogake riguarda la cucina: la specialità gastronomica della zona che dovete assolutamente provare sono le uova nere, ovvero delle uova soda che vengono cotte immergendole nelle calde acque termali. Il colore nero deriva proprio dallo zolfo.
  • Come forse alcuni sapranno, nella prefettura di Akita gli abitanti utilizzano un dialetto, chiamato Akita-ben, perciò se sapete parlare giapponese o se avete imparato qualche parola non sorprendetevi se non riuscirete bene a capire gli abitanti del posto. Se volete provare a fare un po’ di conversazione sarebbe un’idea carina quella di imparare qualche parola in dialetto locale, sicuramente gli abitanti apprezzeranno il vostro sforzo e saranno felici di sentire il loro dialetto parlato da un turista.

Come arrivare

Da Tokyo dovete prendere il treno JR Akita Shinkansen “Komachi” fino alla stazione di Tazawako, per poi proseguire sulla linea di autobus Ugo Kotsu fino alle terme di Goshogake. Dovete prendere l’autobus diretto a Hachimantai Chojo: durante il tragitto scendete alla fermata di Goshogake Onsen. A seconda della stagione ci possono essere da quattro a otto corse giornaliere in autobus perciò vi consiglio di informarvi bene sugli orari prima della partenza. In alternativa la stessa compagnia fornisce anche il trasferimento diretto in pullman da Tokyo, che è più economico rispetto al treno (circa 8.000 yen contro i 15.000 del treno), ma il tempo di percorrenza è ovviamente maggiore.

Informazioni e mappa

Nome: Goshogake Onsen

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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