Tuk-tuk in Thailandia

I colori sgargianti e luccicanti ricordano quelli del cocchio di Cenerentola e la corsa rocambolesca e forsennata ci rievoca proprio quella della protagonista in fuga dal palazzo dal reale allo scoccare della mezzanotte. Tutto sembrerebbe catapultarci nel magico mondo delle fiabe, se non fosse che il rumore del motore e il viso simpatico e sorridente del nostro autista thailandese ci riportano alla realtà.

Anche se ci siamo svegliati dal nostro sogno ad occhi aperti, è innegabile che il tuk tuk sprigioni un fascino irresistibile. Questo variopinto taxi a tre ruote, il cui nome deriva molto probabilmente dal rumore prodotto dal motore, sfreccia a tutta velocità per le strade delle città asiatiche donando un tocco pittoresco unico al paesaggio, tanto che per i turisti è sempre amore a prima vista. Sarà forse colpa dei colori brillanti, della forma particolare, che sembra un mix fra il risciò e l’ape, o di quel senso di libertà dato dal vento che accarezza il nostro volto durante il tragitto, fatto sta che nessuno sembra resistere alla tentazione di farci un giro. Ma attenzione perché questo mezzo non è adatto a tutti: solo i viaggiatori temerari, amanti del brivido e delle emozioni forti, possono salire a bordo.

Complice la velocità e la poca prudenza dei conducenti, la corsa (nel vero senso della parola) sul tuk tuk è infatti un’esperienza tutt’altro che tranquilla e rilassante, tanto che si registrano anche incidenti stradali in cui sono coinvolti proprio i tuk tuk. Per non parlare poi delle truffe a danno dei turisti che spesso si ritrovano a pagare tariffe maggiorate, come avviene con i taxi.

Cosa fare allora se non si vuole rinunciare a questa avventura?

Come evitare le truffe dei tuk tuk

A differenza dei taxi, il tuk tuk non possiede un tassametro, perciò il costo della corsa deve essere concordata prima di salire. In alcune zone turistiche i conducenti potrebbero cercare di spillarvi un importo alto, perciò evitate i quartieri centrali e cercate sempre di negoziare per ottenere uno sconto. Un giro breve di 5 minuti dovrebbe costare attorno ai 30 bath, ma in ogni caso prima di prendere un tuk tuk chiedete ad un abitante del posto (magari l’addetto alla reception del vostro hotel) quanto dovrebbe essere il prezzo di un giro in tuk tuk. È bene sapere che essendo il tuk tuk un mezzo utilizzato prevalentemente dai turisti, le tariffe sono comunque maggiori rispetto ai taxi (spesso persino il doppio o il triplo), perciò è preferibile utilizzarli per fare un giro breve tanto per provare l’ebrezza di salirci e cercare comunque di contrattare un prezzo giusto. Anche se le tariffe del trasporto thailandese ci sembrano molto più economiche rispetto a quelle occidentali a cui siamo abituati, non significa che dobbiamo pagare l’importo che ci viene richiesto. È importante comprendere che la questione delle truffe di taxi e tuk tuk ai danni dei turisti occidentali non danneggiano solo questi ultimi: spesso capita infatti che gli stessi thailandesi si vedono rifiutare un passaggio da un taxi o da un tuk tuk proprio perché gli autisti prediligono i turisti. Perciò se vedete che un conducente non vuole applicarvi una tariffa equa, siate decisi, rifiutate il giro e cercate un altro tuk tuk.

State alla larga in particolare dai conducenti che vi propongono un tour di Bangkok a soli 20 bath: anche se può sembrare un ottimo affare, in realtà lo scopo di questi autisti è di portarvi in giro per i negozi per guadagnare una commissione sui vostri acquisti.

Consigli per fare un giro “tranquillo”

Anche se esistono dei rischi di cui è necessario essere consapevoli, rinunciare ad un giro in tuk tuk  è difficile perché è comunque un’esperienza divertente e caratteristica del luogo e permette ai passeggeri di fare un viaggio indietro nel tempo, rivivendo gli anni in cui, prima dei taxi, della metro e degli scooter, questo era il mezzo che dominava le strade di Bangkok.

Cercate innanzitutto di evitare gli orari di punta, in cui il traffico è più intenso e, oltre a rischiare maggiormente un incidente, vi ritroverete a respirare una quantità maggiore di smog (non è quindi ideale per chi soffre di asma o problemi respiratori).

Una volta saliti a bordo cercate di rilassarvi e godervi questa esperienza, ammirando il panorama che vi circonda e conversando un po’ con il vostro autista: i conducenti sono in genere molto disponibili a chiacchierare e a scherzare.

Infine ricordatevi sempre di tutelarvi con un’assicurazione di viaggio.

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Marco Togni

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Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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