Taxi a Istanbul

Tariffe esorbitanti, guida spericolata in stile Fast&Furios, tassametro spento…se vi è capitato di muovervi in taxi, probabilmente saprete già di cosa sto parlando: molto spesso i turisti non hanno un bel ricordo dei loro viaggi in taxi, in particolare i turisti di Istanbul.

Sì perché anche se non si può dire che tutti i tassisti siano disonesti, sono sempre di più i turisti che vengono truffati dai tassisti vivendo delle spiacevoli esperienze. A Istanbul si contano più di 20.000 taxi e questa elevata disponibilità lo rende il mezzo preferito dai turisti per la praticità, la semplicità del servizio e le tariffe concorrenziali. Almeno in teoria. Ma la realtà sembra essere ben diversa, secondo quanto emerge dalle lamentele dei turisti.

Possibili truffe

Lo scenario di una possibile truffa potrebbe presentarsi già all’uscita dall’aeroporto. Alcuni turisti si sono visti letteralmente sottrarre i bagagli da tassisti a dir poco insistenti, i quali poi non li hanno accompagnati alla destinazione richiesta, bensì hanno costretto i malcapitati viaggiatori a seguirli all’interno di un bar o ristorante per poi rubargli del denaro.

In altri casi vi potrebbe capitare che il tassista si rifiuti di portarvi alla vostra destinazione, nonostante questo sia in realtà un vostro diritto legittimo. Il motivo? Semplice: la distanza è troppo breve e, quindi, troppo economica. E non importa che abbiate difficoltà a camminare, viaggiate con troppi bagagli o che ci siano dei bambini. Se il tassista ritiene di non raggiungere una cifra adeguata, non si scomoderà nemmeno a farvi salire oppure farà in modo di allungare il vostro tragitto percorrendo di proposito un percorso alternativo più lungo e trafficato, facendovi così perdere tempo e denaro.

Molto spesso, poi, i tassisti non avviano neanche il tassametro, pretendendo di farvi pagare una cifra a dir poco eccessiva e costringendovi ad una discussione alquanto spiacevole e lunga, resa ancora più difficile dal fatto che la maggioranza dei tassisti non parla inglese o conosce solo qualche parola. Anche per questo è consigliabile scrivere il nome della vostra destinazione su un foglietto di carta per evitare incomprensioni; ma se avete la sensazione che il tassista si sia perso, non preoccupatevi, è tutto nella norma! Istanbul è una metropoli molto grande ed è comprensibile che i tassisti non conoscano tutte le vie, per questo se conoscete il numero di telefono dell’hotel o del luogo in cui vi state recando, segnatevelo e passatelo al tassista in caso di necessità!

Qualora riuscite ad arrivare a destinazione sani e salvi, evitando discussioni e sopravvivendo alla guida spericolata di molti tassisti, non cantate vittoria troppo presto: mentre i turchi solitamente non lasciano mai mance ai tassisti, ma arrotondano la cifra per eccesso, a voi, in quanto stranieri, potrebbe essere richiesto di pagare una cospicua mancia. Nel momento in cui vi viene chiesta una mancia, ricordatevi che non siete assolutamente obbligati a pagarla a meno che il tassista non vi abbia aiutato con i bagagli o fornito dei servizi extra.

Alcuni di questi atteggiamenti, purtroppo, sono comuni tra i tassisti di tutto il mondo e non solo in Turchia. A Istanbul in particolare le truffe sono maggiormente diffuse nelle zone più turistiche e vicino al centro.

Evitare le truffe

Riuscire ad evitare le truffe è possibile, ma esistono alcuni piccoli accorgimenti a seconda dei vari problemi che si possono presentare.

Ovviamente i turisti non conoscono la città e perciò è difficile stabilire se un tassista stia allungando di proposito il tragitto scegliendo strade più trafficate e aumentando così il costo del servizio. In questo caso non esistono molti sistemi per evitare questo genere di truffa, ma potete informarvi su internet: in alcuni siti trovate un elenco dei prezzi che dovrebbero essere applicati ai vari tragitti verso le principali attrazioni turistiche.  Almeno in questo modo potrete avere un’indicazione utile su quanto dovreste spendere e, in caso di discussione, potete provare a convincere l’autista ad applicarvi il prezzo adeguato.

Cercate inoltre di portare con voi vari tagli di moneta in modo da pagare al tassista l’importo esatto: molto spesso, approfittando del fatto che i turisti non sono molto abituati a maneggiare la lira, i tassisti li confondono dandogli un resto sbagliato e trattenendo un importo maggiore di quello dovuto oppure, in altri casi, fingono di non avere a disposizione il resto. In quest’ultimo caso, se si tratta di poco denaro, potete lasciar perdere o, se si tratta invece di una somma rilevante, vi consiglio di restare seduti nel taxi pretendendo che il tassista si rechi al negozio più vicino a procurarsi il resto.

Se invece di usare il tassametro, il tassista vi propone di fissare un prezzo fisso per la corsa, insistendo sul fatto che sicuramente con il tassametro spendereste di più per via del traffico, non accettate! Ogni volta che prendete un taxi, pretendete che venga utilizzato il tassametro e se il tassista rifiuta o, peggio ancora, non ne possiede uno all’interno della vettura, scendete e prendete un altro taxi. Lo stesso vale anche nella situazione in cui il tassista finga che il tassametro non funzioni, prima o durante la corsa: chiedetegli di fermarsi e scendete dal taxi.

Inoltre, quando dovete prendere un taxi, scegliete sempre quelli ufficiali, riconoscibili dal caratteristico colore giallo con l’insegna taksi, il numero della vettura sul tettuccio e le varie pubblicità di hotel, aeroporto, e altre attività con cui sono associati stampate sulla vettura. Diffidate invece di altre compagnie private in quanto molti tassisti, come capita anche in Italia e in altri paesi,  potrebbero non avere la licenza e le autorizzazioni previste per legge e, quindi, offrono un servizio che, oltre ad essere illegale, potrebbe rivelarsi a volte molto più costoso.

In passato il prezzo giornaliero (Gündüz) era diverso dalle tariffe notturne (Gece), ma in seguito questa distinzione è stata abolita ed oggi i tassisti possono applicare solo un’unica tariffa. Assicuratevi quindi che il vostro tassista utilizzi la tariffa corretta: sul tassametro deve comparire la parola gündüz oppure, nei tassametri più moderni, il codice 1.
Se credete che il tassista vada troppo veloce, insistete affinché vada più yavash, ovvero più piano e se non rallenta, cambiate taxi appena ne avete l’occasione! Anche se è vero che il tempo è denaro e che i tassisti cercano di fare più corse possibili durante la giornata, al primo posto viene la vostra sicurezza!
In alcuni casi, ad esempio se il taxi deve passare in autostrada o attraversare il ponte sul Bosforo, è previsto il
pagamento di un piccolo pedaggio che verrà anticipato dal tassista, ma poi aggiunto al vostro conto finale.
Nonostante molte persone abbiano avuto spiacevoli esperienze con i taxi, sembra un paradosso, ma questo rimane il mezzo di trasporto preferito dai turisti in quanto economico, affidabile e più comodo rispetto agli altri mezzi pubblici!

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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