Il castello di Nagoya in primavera.

Castello di Nagoya

Distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, dell’originale castello della dinastia Tokugawa è rimasto davvero poco ma quanto basta per percepire ancora l’antico splendore di questo luogo, in attesa che rinasca dalle sue ceneri attraverso un grande progetto di restauro che avrà termine nel 2022, molti secoli dopo la sua costruzione.

Le origini del Castello di Nagoya risalgono infatti al 1612, agli inizi del periodo Edo, che per molti è sinonimo di epoca Tokugawa dal nome del clan che regnò sul paese in questo periodo. E fu proprio una parte della famiglia  Tokugawa, il clan Owari a ordinare la costruzione del castello, che dalla sua posizione privilegiata sulla cima di una collina, sovrasta la città di Nagoya.  Il legame con una delle famiglie più prestigiose della storia giapponese spiega l’importanza e l’imponenza del Castello, uno dei più grandi e famosi del paese, attorno al quale si sviluppò la quarta città più grande del Giappone.

La ricostruzione

Purtroppo, come altri luoghi giapponesi, il Castello di Nagoya fu gravemente danneggiato da un raid della Seconda Guerra Mondiale e gran parte strutture furono distrutte.  Il torrione principale e altre strutture furono ricostruite nel 1959 e convertite in un museo che racconta la storia del castello attraverso una collezione di opere e reperti. Attualmente, però, il torrione principale, l’edificio centrale del complesso, è stato chiuso nel 2018 come parte dell’ambizioso progetto della città di Nagoya di ricostruire interamente il castello in legno e con le tecniche tradizionali per offrire una riproduzione più autentica e fedele.  Il simbolo del castello di Nagoya, che si può vedere ai due lati del torrione, è una coppia di shachi dorati, una creatura mitologica dalla testa di tigre e il corpo di carpa.

Palazzo Honmaru Goten

Se il torrione, con il suo museo, è attualmente chiuso, è invece da poco stato riaperto al pubblico il palazzo Honmaru Goten, anch’esso recentemente ricostruito. Mezzo secolo dopo la sua distruzione, il palazzo accoglie i visitatori in un’atmosfera suggestiva, offrendo un maestoso e raffinato esempio di architettura e tecniche tradizionali.  All’interno si possono visitare varie stanze, tra cui la sala dei ricevimenti e altre sale private usate per accogliere ospiti di spicco dove lo sguardo cade immediatamente sulle magnifiche porte scorrevoli (fusuma) decorate da dipinti, uno dei pochi elementi originali ad essere sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale.

I giardini

Oltre che per gli edifici, il castello è particolarmente visitato per i suoi magnifici giardini dove si possono ammirare imponenti mura, gli antichi fossati e una ricca vegetazione. In primavera, nel periodo della fioritura dei ciliegi, i giardini del castello si affollano di persone del posto e turisti che si riuniscono per il tradizionale hanami, facendo un picnic all’ombra dei ciliegi e godendosi gli scorci romantici del castello avvolto dalle sfumature delicate dei fiori. Proprio per la splendida cornice, i giardini ospitano un importante festival estivo che prevede spettacoli, rivisitazioni storiche e mercatini; in questa occasione il castello viene illuminato alla sera.

Informazioni generali per la visita

Aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:30, il Castello di Nagoya ha un costo di ingresso di 500 yen.

Come arrivare

Dalla stazione di Nagoya prendete la linea metropolitana Sakuradori fino alla stazione Hisayaodori e da qui proseguite con la linea Meijo fino alla stazione Shiyakusho. Il tragitto dura appena una decina di minuti e dall’uscita della stazione vi basta una breve passeggiata per arrivare al castello.  In alternativa potete usufruire del servizio di bus turistico Meguru che parte dalla stazione di Nagoya e ferma in vari punti di interesse della città, arrivando al castello in circa 25 minuti. È disponibile un pass giornaliero del costo di 500 yen che include corse illimitate.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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