Viaggiare con i bambini

Viaggiare con bambini al seguito è molto comune. Superati i timori che potevano avere i genitori- soprattutto italiani-  fino a qualche anno fa, quando si pensava che i piccoli fosse meglio lasciarli a casa con i nonni, adesso l’immagine di papà e mamma con figli al seguito è molto frequente, dalla città d’arte alle spiagge dei Caraibi. Ci sono genitori, specie quelli molto giovani, che non trovano nulla di strano a portarsi dietro i bambini anche in luoghi particolarmente scomodi. Ed effettivamente, dico io, perché no? Basta organizzarsi. Ecco, infatti, il trucco perché il viaggio con bambini al seguito non si trasformi in un vero e proprio incubo è quello: organizzazione! Per cui oggi mi voglio dedicare a chi vuole cimentarsi in questa sorta di piccola avventura: andare in villeggiatura o in tour con tutta la famiglia e limitare al massimo gli imprevisti(quelli ci sono sempre, in tutte le vacanze!).

A misura di bambino

Prima di tutto, se avete deciso di portarvi dietro i piccoli dovete tener conto del fatto che non potete comportarvi come se non ci fossero. Per cui immagino che non andrete a scalare l’Himalaya con vostro figlio di due anni, ma magari sceglierete qualcosa di più…tradizionale. Viaggiare con i bambini non deve diventare un incubo. Al contrario, potrà essere una delle migliori esperienze da ricordare quando poi i vostri figli saranno grandi. Il segreto perché questo avvenga è che dovrete prestare attenzione alle loro esigenze, e trovare il giusto equilibrio tra riposo e attività- molte attività- da fare non solo lungo il percorso per arrivare alla meta ma anche una volta che sarete sul posto. Bambini annoiati e troppo stanchi diventano irritabili e capricciosi e tutti sappiamo cosa fanno i piccoli quando sono annoiati, vero? Pianti, capricci e strepiti. Magari finora avete sempre viaggiato da soli, poi avete iniziato a farlo in coppia. Adesso sono arrivati i bambini e dovete affrontare questa nuova tappa della vostra vita. Non sapete ancora bene cosa fare e come organizzarvi. Ma disperate, ci sono piccoli segreti e dritte per voi.

Fare dei test

Se state programmando il vostro primo viaggio con bambini piccoli è meglio che affrontiate la cosa per gradi. Potreste iniziare con un weekend e sperimentare come va. Magari prima piccole gite di una giornata, tanto per vedere come ve la cavate con biberon e pannolini cambiati al volo. E poi, una volta che avrete avuto un assaggio di quello che vi aspetta, cominciare a pensare a portare i vostri piccoli fuori casa per più tempo, fuori dalla vostra città, senza le vostre comodità abituali.

Programmare il viaggio

Come vi ho già detto prima, dovete essere realistici. Con i bambini non potete fare la vacanza che potreste fare da soli o con altri adulti. Non cercate di forzare o ignorare questo principio, ve ne pentirete amaramente. Quindi, pensate bene alla meta della vostra vacanza. Studiate bene anche l’itinerario, quello che vorrete vedere. E’ inutile che facciate una lista troppo lunga, sapete bene anche voi che non riuscirete a fare troppe cose. Meglio poche e godersele fino in fondo, senza stress. Il ritmo del viaggio deve essere quello che il vostro bambino più piccolo è in grado di affrontare. Prevedete anche le soste lungo il percorso per andare in bagno, per fare merenda e, ovviamente, dovete prevedere il sacrosanto tempo del pisolino. Questi momenti sono fondamentali per il piccolo, in questo modo eviterete che diventi irritabile.

Pianificate bene!

Sedersi e parlare di ciò che si andrà o si vuol fare magari vi sembrerà una perdita tempo al momento. Ma poi, a conti fatti, vi rallegrerete di averlo fatto. Discutete idee e interessi, parlate di ciò che vorreste vedere e fare, calcolate un budget. Se i vostri figli sono già grandicelli, magari adolescenti, dovete coinvolgerli nei vostri piani, devono dire la loro e sentirsi parte del gruppo. Chiedete loro cosa vorrebbero fare durante la vacanza, se hanno un interesse particolare per qualcosa. Evitare i loro musi lunghi per essere stati trascinati controvoglia da qualche parte permetterà a tutti di godersi al meglio il viaggio.

Consultare un medico

Se state andando all’estero,  consultate il pediatra almeno due mesi prima della partenza. Magari al bambino serve una vaccinazione o se prende medicine o soffre di allergie vi serviranno dei consigli.

Scegliete dove dormire

La scelta dell’albergo, residence, appartamento è fondamentale quando viaggiate con tutta la famiglia, specie con bambini piccoli. Sarà meglio che spendiate un po’ di tempo prima di fare questa scelta e prendiate informazioni dettagliate.

In hotel

Orientatevi su un hotel centrale, vicino alle attrazioni locali, negozi di alimentari, la spiaggia, il parco, insomma tutto quello che vi serve o che volete vedere deve essere preferibilmente a pochi passi. Questo vi farà risparmiare tempo, denaro, e impedirà ai vostri figli di annoiarsi.  Ci sono alberghi che offrono tariffe speciali a chi soggiorna con tutta la famiglia o addirittura offre pensione completa o mezza pensione a prezzi scontati. A questo proposito, assicuratevi che vi venga offerto un menù adatto ai bambini.

Preferite la struttura che ha una piscina  o giochi per i più piccoli. Meglio ancora se ha una ludoteca o un servizio babysitting. Per quanto riguarda la piscina, studiate attentamente le foto o chiedete informazioni via email: assicuratevi che sia a misura di bambino e non pericolosa.
Fate attenzione se c’è  l’ascensore. Salire e scendere più rampe di scale con passeggini, giocattoli e tutto l’indispensabile non è divertente!

Il bagno con la vasca è da preferire a quello con la doccia. Se avete programmato un viaggio lungo, assicuratevi che nella struttura ci sia il servizio lavanderia.
Prenotate i pernottamenti, non andate all’avventura! Se viaggiate da soli è magari liberatorio ed eccitante, ma diventa un incubo con piccoli al seguito, stanchi e che devono essere cambiati urgentemente!

In appartamento

Sicuramente è una soluzione più comoda quando si viaggia con i bambini piccoli. Ma anche con figli adolescenti. Potrete disporre di frigorifero o microonde, di cucina, lavatrice, e camere da letto separate. Per un soggiorno lungo è sicuramente da preferire. E certamente è anche più economico di un albergo. Perché non pensare ad uno scambio di casa? Ormai sempre più persone scelgono questa soluzione.  Se si scambia con un’altra famiglia si può finire in una casa a prova di bambino, giocattoli per giocare con informazioni sulle cose da fare e servizi sanitari cui potersi rivolgere in caso di emergenza.

In crociera

Se sempre più famiglie si orientano su questo tipo di vacanza, un motivo c’è: il relax totale è garantito. Sono previste attività adatte a tutte le età, le scelte alimentari sono le più varie , è possibile scegliere se andare a visitare i luoghi dove la nave arriva o restare a bordo a riposare o nuotare in piscina. Nessuno stress, insomma. Una crociera sicuramente limita al massimo i conflitti con i vostri figli adolescenti che troveranno tra le tante attività previste almeno una di loro gradimento.

Partenza

Bene. Avete deciso la destinazione e avete prenotato i pernottamenti. Adesso pensiamo al viaggio in sè. Ossia come arrivare, senza stess, alla meta.

La valigia

Consiglio: bagaglio intelligente! O rischiate di portarvi dietro tutta la casa. Prendete il  minimo indispensabile, se vi serve qualcosa potete comprarlo dove andate. A seconda dell’età dei ragazzi,  ogni bambino porterà un piccolo zaino con i loro giocattoli o libri. Meglio evitare i trolley, anche se carini. Mettete nel loro zainetto anche le bottigliette d’acqua o il biberon, pannolini e salviette (indispensabili! Vi salvano la vita in tutte le occasioni!). Consente di risparmiare spazio nella borsa e fa sentire il bambino come un ragazzo “grande” . Per il biberon: portatevene anche uno di scorta in una piccola borsa a mano in cui metterete quello che dovrete trovare al volo.

Portate con voi il passeggino. Può essere utile anche se il bambino sa camminare. In questo modo potrà riposare se camminerete tutto il giorno, e dormire se è stanco.

In aereo

Prevedete tutto: anche che il bambino possa vomitare e stare male. Quindi regolatevi di conseguenza: vestitino in più nel bagaglio a mano, sacchetti di plastica per gli indumenti sporchi. Consentite ai bambini di portare con sé un peluche, libri o un lettore musicale portatile. Le matite colorate e album da disegno sono un trucco sempre valido per tenerli occupati. Dare al bambino il biberon durante il decollo e l’atterraggio  può aiutarlo ad adattarsi alla pressione dell’aereo. Prima di sbarcare, assicuratevi che i più grandicelli abbiano mangiato e siano stati alla toilette. Se dovrete fare una lunga coda per i controlli, vi ringrazieranno. Se possibile, scegliete voli diretti quando viaggiate con i figli. La bassa umidità dell’aria cabina può causare disidratazione lieve. Invitate i piccoli a bere regolarmente.  Portate qualcosa da mangiare, ma niente caramelle e dolci o patatine o bevande gassate.

In auto

Portate sempre qualche snack con voi. I bambini hanno fame più spesso degli adulti.  Fate pause frequenti, preferibilmente ogni due ore. I ragazzini non riescono a stare tanto tempo fermi. Quando fate una sosta, lasciateli liberi di muoversi intorno a voi. Portate molte confezioni di acqua, un kit di pronto soccorso, e una torcia elettrica. Fate controllare l’auto  dal meccanico. Inoltre, inutile anche dirlo, non dimenticate i seggiolini. Lasciate che il bambino porti con sè giochi o musica. Servirà a distrarlo. O fate giochi tutti insieme. Il percorso sembrerà meno lungo.

Cosa portare

E’ buona regola non dimenticare di portare con sé un antistamico, antidolorifici, un termometro, pomata per le punture d’insetti, salviettine disinfettanti o spray disinfettante, salviettine rinfrescanti. Sono molto utili non solo per pulire il bambino se non avete acqua a disposizione, ma anche per disinfettare tavoli, sedie o altro della cui igiene non siete sicuri.

Se il bambino si perde

Ecco l’incubo di tutti i genitori. Un momento di distrazione e il bambino sparisce. Panico. L’areoporto affollato, una piazza con tanta gente, la piscina dell’albergo, le stazioni ferroviarie, sono tutti luoghi dove potrebbe accadere. Potreste rimediare mettendo al piccolo quella sorta di redini per i bambini quando iniziano a camminare. Oppure potrete comprare uno di quei nuovi congegni elettronici in grado di localizzare il piccolo: lui indossa un sensore in una cintura o nella scarpa e voi avete il trasmettitore che inizierà a suonare se il bambino si è allontanato troppo da voi. Oppure potete mettere al collo o in tasca del bambino, una targhetta con il nome e il vostro numero di telefono. Oppure, rimedio dell’ultimo minuto ma comunque valido, potete scrivere a penna il vostro numero di cellulare sul braccio del piccolo.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).