Orsi in Alaska

Se c’è un luogo al mondo in cui la probabilità di incontrare un orso sale vertiginosamente quello è sicuramente l’Alaska. Infatti in Alaska sono tantissimi gli orsi in libertà, ma non crediate che sia facile incontrarne uno. Ciò è dovuto al fatto che gli orsi non sono animali tanto socievoli anzi. Difficilmente si avvicinano alle zone abitate e sono famosi per il loro carattere molto sfuggente e solitario. Raramente sono stati visti infatti in zone molto abitate.

Dove vedere un orso

Chiunque volesse vivere quest’esperienza decisamente straordinaria dovrebbe prima sapere qualcosa in più sugli orsi. Che cosa mangiano, dove vivono di preciso etc.. Ad esempio è possibile incontrare un orso in due posti principalmente: dove ci sia abbondanza di pesce (visto che è di questo che si cibano) e dove ci siano esperti che monitorano le loro attività. Infatti molto spesso gli orsi sono monitorati tramite speciali bracciali. In Alaska il luogo dove ogni anno si radunano sia le guide esperte sia gli appassionati che vogliono vivere il brivido di vedere un orso in libertà è Anchorage. A 200 km circa da questa cittadina vi sono due parchi ideali per l’osservazione della fauna terrestre: Parco nazionale e Riserva di Katmai e McNeil River State Game Sanctuary.

Il primo comprende un’area di 5 milioni di ettari e al suo interno circolano indisturbati circa 2.000 esemplari di orso bruno. Molti di questi orsi sono ben visibili durante l’estate poiché si avvicinano alle rive per mangiare salmone. È proprio vicino ai fiumi che è più facile vedere un orso allo stato brado. Il posto più adatto per vedere un orso è il Katmai Brooks Camp, dove ogni anno tantissimi turisti accompagnati da esperti osservano gli orsi in libertà.

Arrivare al Katmai Brooks Camp

Le opzioni per arrivare in questo posto e vedere gli orsi allo stato brado sono numerosissime. Ci sono tante escursioni in barca da Anchorage, Omero o da Kodiak. Il viaggio per raggiungere il parco implica sia l’escursione in aereo, sia in una piccola barca. Molte di queste trasferte sono abbastanza costose data la necessità di spostarsi sia in aereo sia in barca. Si può arrivare a spendere anche 2.000 dollari.
Una volta arrivati i visitatori fatto un piccolo mini corso, di appena 20 minuti per imparare tutte le procedure di sicurezza. Dopodiché i turisti sono liberi di circolare all’interno del parco. Molti dei visitatori si dirigono direttamente a Brooks Falls che è un’ottima zona per vedere gli orsi mentre sono a caccia di pesci.
A nord di Katmai è possibile vedere gli orsi nella grandissima McNeil River State Game Sanctuary con il rifugio annesso. In questa zona vi è il McNeil River Falls, dove ogni anno in estate vengono a riprodursi tantissimi salmoni, un’occasione ghiotta per vedere qualche orso in libertà. Purtroppo per la protezione sia degli orsi, sia dei salmoni questa zona nei periodi estivi è accessibile solo tramite uno speciale permesso.

Altri luoghi per vedere gli orsi

Non solo il sud est dell’Alaska è un territorio fertile per vedere gli orsi in libertà ma anche molti altri posti del paese sono idonei all’osservazione degli orsi. Gli orsi neri ad esempio sono reperibili un po’ ovunque in tutto lo stato. L’orso bruno può essere facilmente visto sulla costa. Il grizzly invece nella zona interna. A nord poi ci si può imbattere nell’orso polare.
Oltre agli orsi nei parchi nazionali dell’Alaska è possibile osservare moltissime altre specie viventi come foche, focene, lontre, balene, colonie di uccelli marini. Alcune coste dell’Alaska sono accessibili soltanto in barca oppure in aereo, ciò rende l’osservazione degli animali un hobby abbastanza costoso. Ma ciò garantisce anche il fatto che sono in pochi ad intraprendere questo passatempo con la possibilità di godervi quindi in quasi solitudine le meraviglie faunistiche dell’Alaska.

Tipi di orsi e come vivono

La tipologia di orso più facile da incontrare è sicuramente l’orso bruno, conosciamolo nello specifico. L’orso bruno maschi pesa dalle 400 alle 1100 libbre, le femmine invece si aggirano intorno alle 200-600 libbre. Il colore va dal marrone scuro al biondo, per questo è detto bruno. Di questo esemplare in Alaska vi è una popolazione di circa 35.000/45.000 esemplari.
L’orso bruno che si trova nel parco di Katmai, e che in Nord America è chiamato grizzly, è di colore marrone ma può variare fino a prendere toni più scuri simili al nero. Spesso ha un aspetto brizzolato da lontano poiché presenta lunghi peli bianchi sulla schiena. La caratteristica dell’orso bruno è una gobba sulla schiena e lunghi artigli specialmente sulle zampe anteriori.
Il Katmai National Park è la più grande riserva di orsi grizzly al mondo. Gli orsi occupano le zone di montagna, la foresta e la tundra. Tanto tempo fa erano abbondanti anche nelle pianure dell’America centrale.
L’orso bruno è di certo la specie più presente al mondo. In Alaska lo si può osservare sulle coste di Katmai, nella parte sud-orientale del territorio e anche al Circolo Polare Artico. Anche in Europa è possibile trovare l’orso bruno, nella zona sia orientale che occidentale del continente europeo. Ancora è possibile trovare gli orsi in Asia ed in Giappone. Una vasta colonia di orsi bruni vi è anche in Nord America, si trovano anche nella zona occidentale del Canada e negli Stati del Wyoming, Montana, Idaho e Washington.
Il maschio dell’orso bruno raggiunge la maturità sessuale dai 4 anni e mezzo ai sette anni di età. Gli orsi si accoppiano a partire da maggio e fino a metà luglio. I piccoli nascono da metà gennaio a marzo. Le cucciolate variano da uno a quattro. Ma è molto più probabile che siano formate da due esemplari. I piccoli restano con la madre per almeno due anni e mezzo. Così facendo ogni due anni le femmine possono tornare a riprodursi. Generalmente gli orsi vanno in letargo dopo l’accoppiamento. Scavano una sorta di tana dove trascorrere i mesi invernali.
Dal punto di vista sociale gli orsi vivono in maniera molto appartata e solitaria. A parte i casi di femmine che nei primi due anni di vita dei loro cuccioli li accompagnano in ogni dove. Gli orsi nonostante il loro stile di vita solitario si riuniscono spesso, soprattutto quando sono in cerca di cibo, è possibile quindi vederli in vere e proprie colonie.
Gli orsi del Katmai si nutrono anche di erbe come i carici, i bulbi e le radici. Inoltre mangiano pesci, insetti, piccoli mammiferi e anche le formiche! Gli orsi possono essere considerati anche dei grandi predatori, infatti in alcune zone si cibano di alci e caribù, mammiferi di dimensioni più grandi.

Cosa fare se si incontra un orso

Generalmente il personale del parco accompagna i visitatori durante le escursioni quindi non c’è timore di trovarsi da solo ad osservare gli orsi da vicino. Se però ci si trova nella situazione di stare a pochi metri dagli orsi senza la guida esperta di qualcuno bisogna in primo luogo mantenere la calma. Ecco una serie di accorgimenti per prevenire incontri troppo ravvicinati.
È bene evitare i sentieri dove ci sono cespugli di bacche. Si sa infatti che gli orsi sono ghiotti di questi frutti, quindi nelle vicinanze potrebbero esserci degli orsi infastiditi dalla vostra presenza.
Se proprio camminate in una zona ad alta probabilità di incontro cercate di parlare ad alta voce, non siate silenziosi, così da allontanare gli orsi nelle vicinanze.
Se vi trovate di fronte un orso evitate gesti inconsulti, non scappate di corsa, evitate qualsiasi atteggiamento che possa irritare o spaventare l’orso, non lanciate oggetti tentando di farlo andare via dovrete essere voi pian piano ad allontanarvi, ricordatevi infatti che siete nel suo habitat, a casa sua, se tentate di cacciarlo potreste pentirvene. È difficile da comprendere ma più calmi si è più è possibile uscire da questa situazione con serenità. Se siete in compagnia bisogna continuare a parlare ad alta voce, facendovi notare ma senza esagerare. Se siete temerari e volete un ricordo di quest’evento rinunciate a scattare fotografie con il flash, i flash delle macchine fotografiche infastidiscono gli animali. Potrebbe essere davvero una brutta idea.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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