Denali Park

Il parco nazionale di Denali è il più importante dell’Alaska. Il suo nome completo è Denali National Park and Preserve e appartiene al parco il monte McKinley, la montagna più alta del Nord America. Il parco prende il nome proprio da questa montagna, di fatti l’antico nome della McKinley è Denali che in lingua athabaska significa “la più grande“. Il parco si estende per ben 24.500 km ² dividendosi in tre zone ben distinte: Denali Wilderness, ovvero un’area dove è vietata la caccia, Denali National Park che comprende alcuni territori aggiunti al parco nel 1980, qui si trovano ancora popolazioni indigene che possono praticare le loro attività di sussistenza e il Denali National Preserve in cui è possibile praticare caccia e la pesca, secondo le norme dello stato dell’Alaska. Soltanto nel Denali Wilderness ci sono aree per campeggiare e due centri per l’accoglienza dei visitatori.

Dalla preistoria alla formazione del parco

Già da migliaia di anni queste terre venivano usate dai mammut. Infatti da studi archeologici risulta che erano popolate già da 11.000 a 13.500 anni fa. Queste praterie divennero ben presto distese di arbusti legnosi. In quel periodo questo territorio era privo di ghiacci. Non a caso i nativi americani hanno vissuto in quest’ambiente per 11.000 anni usando ogni risorsa del territorio per la sopravvivenza. Prima che fosse colonizzato dagli euro-americani il territorio del parco era popolato da cinque diversi gruppi di lingua athabaska: Dena’ina al sud, Ahtna a est, Koyukon a nord, Kuskokwim a ovest e Tanana a nord-est. Gli indigeni sopravvivevano grazie alle risorse di queste terre ed erano seminomadi, vivevano spostandosi lungo le rive dei fiumi.

Il parco venne fondato nel 1917 per iniziativa di Charles Sheldon, un naturalista e cacciatore che fondò il “Mount McKinley National Park” come riserva di caccia. Ma solo nel 1980 il parco ottenne dimensioni straordinarie (è grande quanto lo stato del Massachusetts), infatti il Congresso decise di triplicare l’estensione del parco e di ribattezzarlo “Denali National Park and Preserve”. Il parco fu anche nominato “International Biosphere Reserve”, una zona molto importante per la ricerca sull’ecosistema subartico. Dal 1972 l’accesso al parco fu vietato alle auto private, un fitto sistema di trasporto autobus è invece a disposizione dei visitatori.

L’ambiente

Il parco del Denali offre un mix di ambienti, vista la sua vasta estensione. A quote basse si possono trovare foreste di latifoglie e taiga. A quote medie il paesaggio cambia e vi è la tundra. Più si sale è più il paesaggio si fa bianco con neve e ghiacci. Il ghiacciaio più lungo della riserva è il Kahiltna. Oggi il parco ospita ogni anno più di 400.000 visitatori, amanti della natura e della vita all’aria aperta. Per chi ama osservare gli animali in libertà, per chi ha tra le proprie passioni l’alpinismo, il parco è di certo una meta da non perdere. In inverno è possibile anche sciare o provare il brivido di fare un tragitto a bordo di una slitta trainata dai cani.

Il nome e la Pecora Dall

Il parco è nato anche perchè il naturalista Charles Alexander Sheldon, preoccupato che la specie umana con l’invasione di queste terre potesse minacciare la pecora Dall, pensò di tutelarla. Infatti dopo una visita in questa zona nel 1907-1908 egli chiese sia alle popolazioni dell’Alaska sia al Congresso americano di istituire un parco nazionale che potesse proteggere la particolare specie Dall. All’inizio il parco era stato chiamato Monte McKinley National Park. Nonostante ciò solo una parte del monte McKinley apparteneva di fatti al parco ed anzi il nome è stato oggetto di critiche già dall’inizio della storia del parco. Infatti il nome originario della montagna Denali è stato poi cambiato in McKinley in onore del presidente americano William McKinley, anche se questo presidente non era nativo di questa regione e non aveva di fatti alcun legame affettivo con il parco o con l’Alaska. Nel 1980 l’amministrazione dell’Alaska ha deciso di tornare al nome originario cambiandone il nome e facendo tornare quindi a Denali il nome della montagna e di conseguenza anche quello del parco. Questa decisione però era in contraddizione con il Congresso americano che continua a mantenere ufficialmente il nome McKinley. Ad oggi si ha una distinzione tra gli abitanti dell’Alaska che tendono a considerare separatamente montagna e parco (quindi chiamano McKinley la montagna e Denali il parco) e gli americani che identificano il tutto con un solo nome.

Una sola strada

All’interno del parco vi è una sola strada nonostante il suo vastissimo territorio. La strada è lunga 146 km e porta dalla George Parks Highway al campo minerario di Kantishna. Va da est a ovest e solo una piccola parte della strada è asfaltata in quanto le condizioni climatiche, l’alternanza tra gelo e disgelo rovinerebbero il manto stradale ogni anno e sarebbe costoso dover riasfaltare in ogni stagione. I primi 24 km possono essere percorsi da veicoli privati. Dopo questo punto all’interno del parco si accede solo tramite il servizio autobus messo a disposizione dallo stesso parco. Arrivati al centro per turisti è possibile usufruire di diversi tour per l’esplorazione del parco. Il tour più popolare è il Tundra Wilderness Tour. Questo percorso va dalle foreste boreali fino al fiume Toklat o Kantishna. Nella parte nord del parco si accede tramite la Stampede Trail, una strada sterrata che si blocca a confine con il parco. La parte a sud del parco è caratterizzata invece da enormi ghiacciai e canyon, vi si accede tramite Petersville Road, una strada sterrata che si ferma a circa 8 km al di fuori del parco. La prima parte del parco, ovvero il Denali Wilderness è una zona molto selvaggia, questa comprende il cuore alto dell’Alaska Range, tra cui il monte Denali che comprende un terzo del parco.

Clima e Natura

Un clima tipicamente subpolare caratterizza il parco. Inverni molto lunghi e brevi stagioni estive caratterizzate dal disgelo. Le estati sono fresche ed umide, ma il clima è così imprevedibile che ci sono stati anche casi di nevicate nel mese di agosto. I lati nord e sud del parco sono caratterizzati da climi completamente diversi. Il golfo dell’Alaska trasporta l’umidità a sud, ma le montagne bloccano il passaggio delle correnti verso il lato nord, ciò comporta un clima più umido al sud e più secco a nord. L’Alaska Range è una distesa montuosa che attraversa tutto il parco. La vegetazione all’interno del parco cambia a seconda dall’altitudine. A 760 metri d’altezza la natura è caratterizzata da un paesaggio di tundra. Nelle zone pianeggianti del parco il paesaggio è caratterizzato da abeti rossi e salici che dominano la foresta. Nel parco convivono tre tipi di foresta con abeti, pioppi e foreste di latifoglie. La tundra invece è caratterizzata da: muschi, felci, funghi, erbe e molte alghe. Nella tundra fioccano anche frutti di bosco selvatici e mirtilli. In estate fioriscono oltre 450 specie di fiori diversi. Il parco del Denali è la patria di una grande varietà di uccelli e mammiferi dell’Alaska, tra cui una vasta popolazione di orsi grizzly e orsi neri. Il turista ha la possibilità di osservare da vicino mandrie di caribù che vagano in tutto il parco. La caratteristica del parco è la presenza della pecora Dall che è spesso vista sulle montagne. Nonostante l’impatto umano sul territorio il Denali ospita anche il lupo grigio e piccoli animali come marmotte, scoiattoli, castori, lepri, volpi e linci. Il parco è anche noto per la sua popolazione di uccelli. Molti uccelli migratori risiedono nel parco durante la tarda primavera e l’estate. Gli appassionati di bird watching possono trovare anche una varietà di uccelli predatori che includono falchi, gufi, e l’aquila reale.
Vivono nel parco anche dieci specie di pesci, tra cui trote e salmoni. Poiché molti dei fiumi e dei laghi di Denali sono alimentati dai ghiacciai, le temperature fredde rallentano il metabolismo dei pesci, impedendo loro di raggiungere dimensioni normali. Alcune specie di anfibi particolari vivono negli ambienti dei laghi, come la rana di legno.
L’amministrazione del Denali fa uno sforzo costante per mantenere la natura allo stato selvaggio, limitando l’interazione tra gli esseri umani e gli animali del parco. Tuttavia gli orsi presenti nel parco sono monitorati tramite speciali collari. Nutrire un animale è severamente vietato, in quanto può causare effetti negativi sulle sue abitudini alimentari. I visitatori osservano gli animali da distanze di sicurezza. Nonostante la grande concentrazione di orsi nel parco, gli sforzi per educare gli escursionisti e i visitatori sulle misure di prevenzione hanno notevolmente ridotto il numero di incontri pericolosi.

Geologia del parco

Il parco di Denali si estende nella parte centrale dell’Alaska caratterizzato geologicamente dal monte McKinley che oltre ad essere la montagna più alta del nord America si stima che continui a crescere ogni anno di un millimetro. La montagna è fatta di granito, una roccia molto dura, ecco perchè continua a crescere anziché essere erosa. Le rocce più antiche del parco si sono formate tramite sedimenti tra i 400 milioni e 1 miliardo di anni fa. Il gruppo più antico di rocce è formato da esemplari del Paleozoico (250-500 milioni di anni).
Il parco si trova in una zona di intensa attività tettonica: la piastra del Pacifico è in subduzione sotto la placca nordamericana. Questa fa parte del sistema di faglie più grande, che comprende anche la famosa faglia di San Andreas in California. Oltre 600 terremoti si verificano nel parco ogni anno. La maggior parte di questi terremoti sono fin troppo lievi per essere sentiti, anche se due grandi terremoti si sono verificati nel solo 2002. Il 23 ottobre 2002 un terremoto di magnitudo 6,7 e il 3 novembre 2002 un terremoto di magnitudo 7,9. Questi terremoti non hanno causato danni in termini di vite umane o di edifici data la scarsità di popolazione in quest’area ma hanno creato tantissime frane.
I ghiacciai coprono circa il 16% dei 6 milioni di ettari del Parco nazionale. Ci sono ghiacciai più estesi sul lato sud-est del parco perché la neve cade di più da questo lato rispetto ai venti dal Golfo dell’Alaska. I 5 maggiori ghiacciai esposti a sud sono Yetna, Kahiltna, Tokositna, Ruth e Eldrige. Il ghiacciaio Ruth è 3.800 metri di spessore. Tuttavia, il più grande ghiacciaio, il Muldrow, (32 km di lunghezza), si trova sul lato nord. Il lato settentrionale presenta ghiacciai più piccoli e di minore spessore. Inutile è importante ricordare che durante l’inverno tantissime zone del parco sono inaccessibili per la grandezza dei ghiacci e per la pericolosità delle frane.

Come arrivare

Per organizzare la vostra visita al Delani Park in primo luogo c’è da sapere come spostarsi.
In auto. La strada di ingesso nel parco è situata lungo l’Alaska Highway 3 (chiamata anche George Parks Highway) circa 240 km a nord di Anchorage, a 120 km a sud di Fairbanks, e 12 km a sud di Healy.
In treno. La linea ferroviaria collega Anchorage a Fairbanks. Per maggiori informazioni c’è il sito internet dell’Alaska Railroad.
In aereo. Con l’aereo per Anchorage (ANC) e Fairbanks (FAI) è il modo più facile per arrivare in Alaska. Per raggiungere poi l’ingresso del parco vi è un comodo autobus.
Altri trasporti. In estate vi sono una serie di bus privati e di servizi van che partono ogni giorno da Anchorage e Fairbanks. Sul web vi sono tantissime informazioni sulle aziende disponibili che operano lungo la Highway 3.

Quando andare

È bene sapere che la primavera in Alaska è dettata dal tempo e le date solite di inizio stagione slittano di parecchio in questi luoghi. L’accesso al parco dipende dallo stato delle strade dopo la stagione invernale. Generalmente a metà aprile è già consentito ai veicoli privati l’entrata nel parco. Per ulteriori informazioni è sempre bene contattare i centri per turisti già a partire dalla fine dell’inverno per conoscere la situazione delle strade. Il servizio bus in estate inizia il 20 maggio di ogni anno anche se l’intera strada non è tutta percorribile. Infatti bisogna aspettare l’8 giugno per percorrerla tutta. Il servizio navetta termina nei primi giorni di settembre. La maggior parte delle attività sono disponibili tra la fine di maggio e la prima decade di settembre. Durante questo periodo, il centro visitatori del parco è aperto tutti i giorni dalle otto del mattino alle sei del pomeriggio. In autunno il parco e la strada sono aperti fin quando la neve non blocca il passaggio ecco perchè se si vuole visitare il parco in una stagione che non sia quella estiva è bene sempre chiamare e informarsi sulle condizioni della strada.
Per quanto concerne l’inverno il centro visitatori è aperto dalle 9 alle 4 del pomeriggio, ma non vi sono attività.

Cosa aspettarsi

Questo parco si trova in una zona molto estrema. Gli inverni qui sono molto duri e soprattutto lunghi. Le estati al contrario sono brevi ma molto vive, gli animali tornano a popolare questa terra ed è possibile osservarli allo stato brado. La primavera invece dura qualche giorno ed è un veloce passaggio dalle colline marroni per il disgelo e il fiorire del verde. L’autunno è altrettanto breve. L’estate resta la stagione ideale per visitare il parco poiché gran parte della strada è accessibile, non ci sono nevicate ed inoltre è possibile partecipare a tantissime attività naturalistiche. Inoltre è il periodo in cui c’è il maggior numero di visitatori. In estate un manto erboso ricopre le colline del parco e le montagne pur mantenendo una coltre bianca di neve diventano marroni per lo scioglimento della neve. I fiori caratterizzano il paesaggio estivo con tantissime varietà che ricoprono le colline del parco e tantissimi frutti di bosco colorati.

Quanto costa una visita al parco?

Di seguito un piccolo elenco delle giornate in cui l’ingresso è gratuito.

  • 21 gennaio: Martin Luther King, Jr. day
  • 22-26 aprile: settimana del parco
  • 25 agosto: compleanno del National Park Service
  • 28 settembre: giornata nazionale della Terra
  • 09-11 novembre: week end dei veterani

La gratuità comprende solo la quota d’entrata e non le spese per il campeggio, il tour del parco o altre attività.
Nelle giornate in cui l’ingresso è a pagamento si paga $ 10.00 a persona. I giovani al di sotto dei 15 anni entrano gratis. Questa quota fornisce al visitatore l’opportunità di entrare nel parco per sette giorni di seguito. È possibile anche fare delle card annuali ed avere molte agevolazioni. Ad esempio esiste la card da 40 dollari valida per dodici mesi a partire da quello di acquisto. Questa card copre sia l’ingresso per il titolare sia l’ingresso per altri tre adulti.
Esiste anche una pass annuale da 80 dollari, che permette l’accesso sia al titolare della carta sia a tre adulti con veicolo privato. Il pass non è trasferibile a terzi e può essere ottenuto in persona al parco, chiamando il numero 1-888. Esiste anche un pass senior da 10 dollari, questo concede sia l’accesso al parco sia l’accesso a siti ricreativi federali, inoltre offre uno sconto del 50% su alcune commissioni extra come i servizi per il campeggio, noleggio barca ecc… Questo pass può essere ottenuto o per posta o chiamando il numero del Centro per turisti del parco.
È disponibile un pass anche per il personale militare in servizio attivo e dipendenti stessi del parco identificati. È un pass annuale che ammette l’entrata del proprietario del pass più tre adulti con veicolo privato. Anche questo pass non copre spese di campeggio o ricreative.

I viaggi in autobus

Il modo migliore per visitare il parco è attraverso i tour in autobus che vengono organizzati dal centro per visitatori. Di fatti come ho già scritto con l’auto privata si possono percorrere solo i primi 15 km della strada che attraversa il Denali park. Durante i tour in autobus ci si può imbattere in incontri ravvicinati con gli animali allo stato brado. Dopo i primi 15 km la strada inizia a farsi sterrata ed è sconsigliato ai veicoli privati di avventurarsi da soli. Vi sono due tipi principali di autobus: il bus navetta e il bus turistico. Il primo è più comodo ed economico dei bus turistici. Questi autobus effettuano un tragitto turistico con moltissime fermate in punti strategici per poter osservare la fauna selvatica. Esistono quattro diversi tipi di tour con i bus navetta. I tour su autobus turistici invece offrono o uno snack o un pranzo completo e vi sono tre opzioni di viaggio che passano per i vari campeggi e strutture all’interno del parco.
All’interno del parco vi sono tantissimi sentieri da poter attraversare, nei vari centri sono disponibili anche le mappe per le escursioni a piedi.

Con il bus navetta si può raggiungere l’Eielson Visitor Center. L’intera area offre una magnifica vista sul monte McKinley. Dal sito internet è possibile scaricare la mappa dell’area. Da qui a 85 miglia c’è il lago di Wonder. C’è un sentiero con pochissimo dislivello che dal campo nei pressi del lago porta al fiume McKinley, solo sole 2,5 miglia tra abeti rossi, piccoli stagni e una natura paludosa dove è possibile avvistare anche magnifici esemplari di uccelli acquatici. In estate percorrere questo sentiero vuol dire combattere con le zanzare, meglio avere un cappello con una piccola rete e coprirsi il più possibile.

Consigli di viaggio

Ecco una serie di consigli sulle cose da portare e i comportamenti da evitare se si vuole visitare il Denali Park.

  • Bagagli, cibo e acqua adeguati. Dal terzo miglio ovest non vi sono più servizi di ristorazione né centri di accoglienza.
  • Potrebbe risultare utile un filtro per l’acqua, per rendere pura quella di fonte e dei ruscelli.
  • Indossare un abbigliamento adeguato. È sconsigliato il cotone, meglio lana o materiali sintetici ad asciugatura rapida.
  • Indossare abiti adeguati per il mal tempo. La pioggia e la neve non è rara in estate, anzi. Sono consigliati cappelli, guanti, giacche impermeabili, pantaloni anti-pioggia.
  • In caso di temporali, evitare zone troppo aperte.
  • Altri attrezzi possono tornare utili, come ad esempio i pali per il trekking, stivali alla caviglia che rendono la camminata più confortevole.
  • Un kit di primo soccorso può far comodo, anche se per i viaggi in autobus i rangers conducenti sono preparati a qualsiasi tipo di pericolo o di emergenza.Alcune zone sono escluse dalle escursioni per la presenza di fauna selvatica. Informarsi negli appositi centri di accoglienza.
  • Se avete bambini piccoli e vi serve il sediolino per l’autobus ricordatevi di chiederlo in anticipo.

Il parco in bicicletta

Una delle maniere più suggestive per vivere il parco è affrontare i sentieri in bicicletta.
I ciclisti possono circolare sull’unica strada del parco, nelle zone dei campeggi e sulle piste ciclabili disegnate tra il fiume e il Nenana Denali Visitor Center. Le biciclette sono vietate su tutte le altre piste.
Per i ciclisti non ci sono le limitazioni che ci sono invece per i veicoli privati e si può godere al meglio delle escursioni nel parco.
Bisogna prestare la massima attenzione quando si pedala in discesa: la strada presenta molti tratti ripidi con angoli ciechi, e bisogna fare attenzione agli autobus in arrivo (o a grandi animali, come gli orsi grizzly) quando si viaggia troppo veloce in discesa.
Gli automobilisti in genere mostrano cortesia ai ciclisti rallentando, i ciclisti possono fare lo stesso ricambiando il favore e non occupando tutta la strada.
Le biciclette possono essere trasportate sul fiume Shuttle Savage e su alcuni bus navetta. Lo spazio è però molto limitato ma è possibile verificare in anticipo la disponibilità degli autobus.
I campeggi hanno rastrelliere varie ed anche le aree di sosta e i centri visitatori hanno parcheggi per bici.
Per evitare di attirare troppo gli animali selvatici, non lasciate la bici con panini o prodotti alimentati nei cestelli.

I divieti

Il Denali National Park non ha acqua molto pescose. Di fatti il plancton glaciale attira pesci di piccola taglia. Tuttavia per chi vuole esplorare i piccoli stagni o le insenature glaciali qualche opportunità di pescare c’è. Vi sono ovviamente dei limiti da rispettare.
Il limite di cattura per persona al giorno è di 10 pesci che non devono superare i 10 kg tranne che per la trota del lago Mackinaw. Superare questi limiti comporta delle multe.
La pesca è vietata se non con amo, lenza e asta, non è consentito usare come esca pesciolini vivi o uova di pesce, non è consentito usare sostanze inquinanti per la pesca.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).