Educazione e usanze in Thailandia

Quando ci rechiamo in viaggio in un Paese straniero non dobbiamo dare per scontato che le nostre abitudini e le nostre tradizioni siano compatibili con la cultura locale. Un particolare atto o gesto compiuto anche involontariamente potrebbe farci ritrovare in situazioni di imbarazzo, passando agli occhi dei thailandesi come persone maleducate o, peggio ancora, aggressive.

La Thailandia è un Paese molto ospitale e aperto, abituato ad approcciarsi ai turisti stranieri, ma al tempo stesso non dobbiamo dimenticarci che ha alle spalle secoli di storia, cultura e tradizioni, che vengono conservate gelosamente ancora oggi, in particolare nei piccoli villaggi lontano dalle grandi metropoli. Prima di partire per la Thailandia è quindi preferibile informarsi bene sugli usi e sui costumi della popolazione thailandese e cercare di conoscere le tradizioni delle varie città e regioni che si intendono visitare. Chissà che magari non vorrete poi adottare alcune di queste regole anche al ritorno in Italia!

Ecco tutto quello che dovete sapere sulle usanze e regole del “galateo” dei Thailandesi in vari ambiti della vita sociale e quotidiana.

Quando si incontra un Thailandese

Se, come mi auguro, vi capiterà di conoscere tante persone Thailandesi, ricordatevi di:

  • Imparare qualche parola nella lingua locale per salutare qualcuno. Quando si incontra o si saluta qualcuno gli uomini dicono Sawatdee-krap,  mentre le donne dicono Sawatdee-kah.
  • Salutare con il wai. Wai significa “ciao”, ma è anche un gesto di saluto e di rispetto. I Thailandesi non usano stringere la mano quando conoscono qualcuno, come noi Italiani, ma adottano lo stesso gesto che si fa quando si prega: si giungono le mani palmo contro palmo e si china leggermente il capo verso il basso. La posizione delle mani cambia leggermente a seconda dello status sociale della persona che abbiamo di fronte; solitamente le mani vengono giunte all’altezza del petto, ma possono trovarsi anche più in alto (mai oltre la linea degli occhi) per mostrare un maggior rispetto verso la persona che si ha di fronte. I Thailandesi non si aspettano che uno straniero faccia questo gesto per primo, ma non rispondere ad un wai è considerata una grande offesa, tranne quando si tratta di bambini, venditori ambulanti, camerieri, ecc. In questo caso potete semplicemente sorridere e fare un cenno con il capo. Ricordatevi infatti che il wai viene solitamente rivolto solo a chi occupa uno status sociale pari o superiore, ad esempio un capo, un monaco o una persona più anziana. Le uniche persone che non sono obbligati a rispondere ad un wai sono i monaci e il re.  Può capitare però che gli uomini d’affari o coloro che sono spesso a contatto con persone occidentali, salutino uno straniero stringendogli la mano. Nel caso non vi fosse rivolto il wai, potete comunque stringere la mano quando incontrate un uomo, e fare un sorriso ed un piccolo cenno del capo a una donna.
  • Rivolgersi a qualcuno usando solo il nome. I Thailandesi non attribuiscono molta importanza ai cognomi, che vengono utilizzati solo in occasioni molto formali o nelle comunicazioni scritte, mentre si usa anticipare il nome con il titolo signore, signora o signorina. In thailandese questo viene indicato con la parola Khun, che vale per tutti, a prescindere che si tratti di un uomo o una donna, sposati e single, eccetto però chi ha conseguito lauree molto importanti. In ogni caso ricordatevi che rivolgersi ad un Thailandese solo con il nome non significa mancare di rispetto o dare troppa confidenza.
  • Attendere di essere presentati se siete accompagnati da un amico o da una persona thailandese.

 Cosa NON fare quando si incontra un Thailandese

  • Evitare il contatto fisico tra persone di sesso opposto. Perciò dimenticatevi baci e abbracci, perché considerato sconveniente nella maggior parte dell’Asia, specialmente al di fuori di Bangkok. Anche tenersi per mano spesso non è accettato nei luoghi più tradizionalisti. Invece il contatto tra persone dello stesso sesso è piuttosto comune, poiché considerato un segno d’amicizia.
  • Non toccare il capo di qualcuno.  Il capo è considerato la parte più sacra del corpo, perciò non può essere toccato. Non è permesso accarezzare il capo di un bambino e nemmeno far passare un oggetto sopra la testa di una persona.
  • Non toccare un monaco. Se incontrate un monaco, ricordatevi che non è permesso toccarli.
  • Non puntare il dito verso una persona. Se volete presentare qualcuno o indicare qualcuno, non puntate il dito: è considerata un’offesa. È accettato invece puntare il dito verso un oggetto o un animale. Quando parlate con qualcuno cercate di non gesticolare  troppo poiché è considerato un segnale di aggressività e se dovete fare un cenno ad una persona thailandese per invitarla a raggiungervi, muovete leggermente la mano tenendo il palmo rivolto verso il basso e le dita dritte e unite.
  • Non tenere le mani in tasca quando si parla con qualcuno.
  • Non incrociare le gambe in presenza di un monaco o di un anziano.
  • Non puntare le punte dei piedi o toccare una persona con i piedi perché considerato un segno di non rispetto e maleducazione. I piedi sono considerati la parte del corpo meno pulita e simbolicamente, e fisicamente, quella più in basso e quindi meno nobile. Per questo motivo i Thailandesi quando si trovano in un luogo di culto si siedono con le gambe piegate da un lato in modo che la punta e la pianta del piede non siano rivolte verso il Buddha.

Cosa fare e cosa non fare in pubblico

Se vi trovate in un luogo pubblico, che sia in una strada all’aperto o in un luogo chiuso, ricordatevi queste semplici regole:

  • Non perdete le staffe! In Thailandia, come nella maggior parte dei Paesi asiatici, le manifestazioni delle proprie emozioni in pubblico sono rarissime, in particolare di quelle negative. Per il popolo Thai fare scenate in pubblico, perdere le staffe e litigare, è un po’ come perdere la propria dignità ed è anche considerato inutile perché non porta ad alcuna conclusione, se non una maggiore incomprensione. Cercate quindi di evitare di discutere e alzare la voce quando siete di fronte a dei Thailandesi.
  • Rispettate la famiglia reale. I Thailandesi sono molto orgogliosi della famiglia reale. Il re è molto rispettato da tutti i cittadini e la sua immagine è presente dappertutto, perciò cercate di non fare commenti negativi di fronte agli abitanti locali. Tenete presente che sono previste pene molto severe per chi non rispetta il re!
  • Mostrate rispetto verso l’inno nazionale. Le occasioni pubbliche, come gli eventi e gli spettacoli teatrali, vengono sempre inaugurate con l’inno nazionale thailandese ed è obbligatorio alzarsi in piedi e in segno di rispetto.

Cosa fare e cosa non fare al ristorante

La Thailandia vanta una cucina ricca di tradizioni e con tante specialità gastronomiche, più o meno piccanti, ma il riso accompagna sempre ogni pasto e viene servito in apposite ciotole per essere poi mixato con altri cibi. Se andate a cena al ristorante ricordatevi queste regole di galateo:

  • Togliersi le scarpe. In alcuni ristoranti, può essere richiesto di togliersi le scarpe.
  • Rivolgersi al cameriere con il termine Nong (fratello o sorella) oppure chiamarlo muovendo leggermente la mano con il palmo rivolto verso il basso. Non urlate e non schioccate le dita.
  • Mangiare con forchetta e cucchiaio. Secondo la tradizione, in Thailandia non si mangia con le bacchette, bensì con la forchetta, tenuta nella mano sinistra e con il cucchiaio, che invece si tiene con la mano destra. Con la forchetta si deve poi portare il cibo sul cucchiaio e mangiare, ma non si deve mangiare con la forchetta.
  • Usare la mano destra se dovete mangiare con le mani (la mano sinistra viene considerata sporca perché è quella usata per la pulizia del corpo) e non leccatevi le dita a fine pasto! Usate la mano destra anche per pagare o se dovete passare qualche oggetto o piatto agli altri commensali durante la cena.
  • Se siete sazi, lasciate un po’ di cibo nel piatto, altrimenti se mangiate tutto il cameriere penserà che abbiate ancora fame.
  • Non dividere il conto del ristorante. In Thailandia chi invita qualcuno fuori a cena deve poi saldare il conto, perciò tenetelo a mente se chiedete a qualcuno di uscire a cena!
  • Le mance non sono obbligatorie. Eccetto quei locali in cui viene applicato il “service charge” sul conto, in Thailandia le mance non sono obbligatorie, anche se ovviamente sono molto apprezzate in quanto esprimono soddisfazione e gratitudine per il servizio ricevuto e rappresentano un’entrata extra per i  lavoratori che hanno un salario piuttosto basso. Potete lasciare un 10/15% del conto o arrotondare l’importo totale, ma ricordatevi di non lasciare mai 1-2 bath, perché viene considerata un’offesa!

Quando si è invitati a casa

Se siete invitati a prendere un tè o a cena a casa di una famiglia del posto è bene imparare alcune regole:

  • Non appoggiate i piedi sulla soglia. Quando entrate in casa cercate di scavalcare la soglia senza calpestarla con i piedi: secondo un’antica credenza popolare l’ingresso della casa sarebbe la dimora di alcuni spiriti.
  • Prima di entrare in casa toglietevi le scarpe in segno di rispetto.
  • Non fate passare il vostro braccio dietro la sedia su cui è seduta un’altra persona mentre state conversando.
  • Non sedetevi nella prima sedia libera che trovate, ma attendete che il padrone di casa o chi vi ha invitato vi indichi dove sedervi.
  • Portate un dono al padrone di casa. Non è obbligatorio, ma è un gesto carino e sempre apprezzato.

Quando si riceve un regalo

Ad eccezione dei matrimoni o delle occasioni importanti, in Thailandia non è frequente farsi dei regali e non ci sono particolari momenti in cui è richiesto farli, ma è comunque un gesto sempre apprezzato. Se volete fare un regalo per ringraziare un amico o qualcuno che si è dimostrato gentile con voi, ricordatevi di:

  • Non usare una carta da regalo di color nero, blu o verde, perché sono i colori maggiormente utilizzati nei funerali. Puntate sul rosso per andare sul sicuro.
  • Non fermatevi ad aspettare che la persona a cui avete portato il regalo lo apra: in Thailandia non si usa aprire un dono in presenza di chi lo ha fatto, a meno che non venga esplicitamente richiesto.
  • Se non siete sicuri di cosa regalare optate per fiori, frutta, caramelle o cioccolato per un amico/a, mentre  per i vostri colleghi di lavoro o collaboratori potete acquistare libri, liquori, articoli per l’ufficio oppure oggetti d’artigianato.
  • Porgete/ricevete sempre un regalo con la mano destra.

Cosa indossare e cosa no

Nella società thailandese l’apparenza conta molto, perciò se una persona è ricca lo si capisce immediatamente dagli abiti che indossa. E anche al lavoro l’abbigliamento deve essere molto formale e rispettare alcune convenzioni. Ecco alcune regole su come vestirsi in maniera adeguata in Thailandia:

  • Vestirsi in maniera semplice e non troppo vistosa è sempre consigliabile, ma comunque l’importante è avere sempre un aspetto pulito e ordinato.
  • L’abbigliamento in stile occidentale è ormai molto comune.
  • Agli uomini d’affari è sempre consigliato indossare un completo con pantalone scuro, camicia e giacca, mentre la cravatta non è obbligatoria.
  • È preferibile che le donne d’affari indossino tubini o completi con pantaloni o gonna fino alle ginocchia e camicia a maniche lunghe.
  • Cercate di vestirvi in maniera adeguata a seconda della situazione, perciò indossate abiti eleganti se dovete partecipare ad un incontro/evento formale o in maniera molto semplice e sobria, coprendo le ginocchia e le spalle, se dovete visitare un luogo di culto.
  • Evitate gli short troppo corti, i top che lasciano scoperto l’ombelico e i vestiti trasparenti.
  • Girate in costume solo se siete al mare ed evitate di stare in topless o nudi sulle spiagge (il nudismo è illegale).  

Per le donne

Per le donne sono previste maggiori regole e limitazioni, legate ad alcuni fattori di natura culturale e sociale, tra cui:

  • Potrebbe essere vietato l’accesso ad alcune aree dei templi.
  • Oltre a non poter assolutamente toccare un monaco, le donne non possono porgergli un qualsiasi oggetto e nemmeno stargli sedute accanto (ad esempio nei mezzi pubblici). Se una donna vuole donare un’offerta o qualcosa al monaco lo deve depositare in un cesto o comunque alla portata delle sue mani.
  • È molto sconveniente per una donna essere toccata da un uomo in pubblico.

Galateo nei rapporti di lavoro

Se volete concludere affari in Thailandia, è bene sappiate che i rapporti di lavoro in questo Paese si basano anche su alcune regole non scritte, che però è importante conoscere per ottenere il rispetto e la fiducia degli uomini d’affari thailandesi:

  • La pazienza è la virtù dei forti. Se pensate di concludere un accordo con un solo incontro di lavoro vi sbagliate: in Thailandia ogni forma collaborazione ha bisogno di tempo, perciò potrebbe servire più di un meeting per concludere un affare: la fiducia va guadagnata!
  • La puntualità è importante, perciò cercate sempre di arrivare in anticipo ad un appuntamento di lavoro.
  • Organizzate in anticipo un incontro. Non “sorprendete” gli uomini d’affari thailandesi con un meeting organizzato all’ultimo minuto: dategli almeno un mese di preavviso.
  • Se siete accompagnati da uno o più soci o colleghi, ricordate che è buona educazione presentare prima loro e poi voi stessi.
  • Vestitevi in maniera adeguata all’occasione.
  • Il bigliettino da visita è un oggetto molto importante e se ne ricevete uno non mettetelo frettolosamente in tasca. Prendetelo con la mano destra, prendetevi qualche istante per leggerlo e poi riponetelo in maniera accurata nel portafoglio. Se invece siete voi a consegnarlo, datelo prima alla persona che occupa la posizione più rilevante nell’azienda: in Thailandia il rispetto della gerarchia è molto importante in ogni campo.
  • Dimostrate rispetto, umiltà e senso dell’umorismo.
  • Trattenetevi dal manifestare ogni emozione negativa.

E infine…

In conclusione cercate dunque di rispettare queste usanze per approcciarvi nel migliore dei modi al popolo thailandese: vedrete che apprezzeranno i vostri sforzi! E, infine, eccovi altri preziosi consigli:

  • Non mentite, perché è considerato scortese, anche se si tratta di bugie di lieve entità. Se qualcuno vi sembra troppo diretto non vi offedente: l’onestà è una parte fondamentale della cultura thailandese.
  • Portate rispetto per gli anziani, i monaci e chi ricopre un ruolo importante nella società. L’istruzione, l’età, la professione e il tipo di abbigliamento sono tutti indizi che aiutano a collocare una persona all’interno della gerarchia che caratterizza il mondo thailandese.
  • Le statue del Buddha sono considerate sacre, perciò è una mancanza di rispetto mettersi in posa davanti ad esse per farsi fotografare o addirittura arrampicarsi vicino alle statue.
  • Toglietevi sempre le scarpe quando entrate nei templi.
  • Cercate sempre di sfoggiare il vostro miglior sorriso! La Thailandia è chiamata la “Terra dei Sorrisi” e qui il sorriso serve ad esprimere diverse emozioni: è un modo per dire grazie o scusa, per salutare qualcuno, per mostrare imbarazzo. Il sorriso riflette lo stile di vita rilassato del popolo Thai e il suo desiderio di vivere in totale serenità e viene sempre sfoggiato anche negli incontri di lavoro e nelle negoziazioni. Rispondete sempre ad un sorriso e cercate di mantenere questa positività anche al rientro in Italia!
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).