Traveller’s Cheque

Prima di partire per un qualsiasi viaggio è sempre bene informarsi su quale sia la moneta corrente e in quali forme sia possibile pagare, questo perché in molti luoghi, specialmente quelli più remoti o meno attrezzati, il pagamento con carta di credito potrebbe non essere possibile o potrebbero non esserci sportelli automatici per prelevare denaro contante.

Il denaro contante resta la forma di pagamento più utilizzata ed è sempre consigliabile disporre di una piccola somma in contanti per le piccole spese, tuttavia esso può rappresentare tuttavia un rischio, dal momento che gli onnipresenti malintenzionati vedono nei turisti le loro vittime preferite.
La forma di denaro più sicura quando si va all’estero è rappresentata dai traveller cheque, uno strumento poco conosciuto che in alcune situazioni può risultare tuttavia molto comodo. Si tratta di veri e propri assegni in tagli prefissati e in valuta estera: ad esempio quelli dell’American Express sono emessi solo in Euro e in Dollari, mentre quelli emessi di altri istituti possono essere anche in Sterline, Yen ecc.

La sicurezza di questi assegni è garantita dal fatto che devono essere firmati nel momento in cui vengono emessi e quando vengono cambiati. Inoltre, ogni assegno è dotato di un numero seriale e può essere bloccato in caso di furto o smarrimento.
I traveller cheque sono entrati in circolazione alla fine del XIX secolo, diventando il primo strumento prepagato su larga scala. Ad emetterli fu l’American Express, cui seguirono a ruota altri istituti bancari e di credito come Mastercard, Visa e Citygroup.

Cosa sono

I traveller cheque sono assegni speciali che possono essere cambiati solo in banca, mostrando il passaporto e controfirmandoli alla presenza del cassiere, e che permettono al turista di avere con sé la somma di denaro che desidera senza la paura di perdere i soldi oppure di essere derubato: in caso di furto vengono rimborsati dalla banca dietro presentazione di una denuncia all’autorità locale.
I traveller cheque sono emessi solo da istituti di credito autorizzati e in genere vanno prenotati presso la propria banca con un paio di settimane di anticipo. Sono utilizzabili presso tutti gli istituti di credito all’estero, presso alberghi, ristoranti e centri commerciali. Solitamente non vengono accettati dai piccoli esercizi commerciali.
Si tratta di un titolo prepagato consigliato soprattutto quando si viaggia in paesi dove esiste la reale possibilità di non trovare sportelli bancari o bancomat. I traveller cheque possono essere cambiati anche presso gli uffici di cambio presenti negli aeroporti, un bel vantaggio che consente di avere la moneta corrente del paese, senza doverla acquistare in Italia.
Dal momento che non hanno una data di scadenza, i traveller cheque eventualmente non utilizzati possono essere conservati per un prossimo viaggio o cambiati presso la propria banca, pagando una piccola commissione.

Chi può utilizzarli

I traveller cheque sono assegni nominativi intestati alla persona che li utilizzerà.
Al momento dell’acquisto, il futuro utilizzatore deve apporre una firma sugli assegni, mentre una seconda firma viene richiesta al momento della trasformazione in contanti. In questo modo, chi riceve l’assegno può confrontare la firma originale ed essere sicuro della regolarità dell’operazione.
Per l’acquisto è richiesta una commissione fissa, più una variabile in funzione dell’importo. Può essere chiesta una commissione anche nel momento in cui vengono cambiati.

Cosa fare in caso di furto o smarrimento

Nel malaugurato caso di furto o smarrimento dei traveller cheque, occorre telefonare immediatamente alla banca o al centro rimborsi più vicino, in modo da bloccare gli assegni.
In ogni caso gli assegni non sono utilizzabili da coloro che non siano in possesso del documento di identità del possessore e che non siano in grado di presentare una firma valida e credibile.
Dopo aver presentato la denuncia di smarrimento o di furto alle autorità giudiziarie, occorre compilare un modulo per la procedura di rimborso, cui allegare la copia del contratto di acquisto corrispondente agli assegni denunciati.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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