Stereotipi sugli americani

L’America è una delle maggiori potenzi mondiali e ancora oggi sono in tanti gli italiani che sognano di trasferirsi nella terra delle opportunità e vivere il sogno americano. Ma cosa sappiamo davvero dell’America e degli americani? Tutto ciò che conosciamo ci arriva da telefilm e serie tv, dai reality e dalle notizie che però non mostrano tutto dell’America e ci propongono una visione degli americani che spesso è ancorata agli anni ’50. E così ci immaginiamo un americano sempre intento a mangiare ciambelle e hamburger, a circondare la propria casa di bandiere americane per mostrare il proprio amore per la patria o a girare con la pistola pronto a sparare al primo che lo provoca.

Ma qual è la verità? Sono davvero così gli americani? Be’ c’è da dire che l’America è un Paese molto vasto e variegato, quindi alcuni stereotipi sono in parte veri per alcuni Stati, mentre in altri si è assistito ad un totale cambiamento negli ultimi anni. Eccovi dunque una breve carrellata degli stereotipi più comuni sugli americani.

Sono tutti obesi

Anche se di recente gli Stati Uniti hanno perso il loro “primato” di nazione con la maggior percentuale di obesi, il numero di persone in sovrappeso è ancora molto alto, soprattutto nel sud e tra i ceti sociali più poveri. Va detto che negli ultimi anni c’è stata una maggiore sensibilizzazione verso questo problema, non solo con un aumento delle persone che praticano regolare attività fisica e maggiori vendite di prodotti per perdere peso ma anche con una più accurata attenzione alle cause principali, ovvero l’alimentazione, da sempre cruccio degli americani. Nella patria del McDonald’s stanno spopolando ristoranti, cafè e supermercati biologici, vegetariani e vegani che offrono piatti e prodotti sani e genuini. Su questo tema è bene però fare una precisazione: se in gran parte del sud, dove dominano il barbecue e i piatti elaborati ispirati alla cucina messicana, ci sono molti obesi, al nord e nelle grandi città la situazione è molto diversa. Città come New York, Los Angeles e San Francisco sono abitate da persone di diverse culture, quindi la cucina è più variegata, e c’è una maggiore attenzione all’attività fisica, con numerose palestre e corsi di fitness per tutti i gusti. C’è da dire anche che se nelle cittadine più piccole tutti possiedono una macchina e si spostano solamente in auto,  le grandi metropoli trafficate come New York costringono i pendolari a spostarsi a piedi, in metro o in bicicletta, quindi anche non volendo si fa sempre un po’ di esercizio fisico quotidiano.

Mangiano solo nei fast food/al McDonald’s

Nell’immaginario collettivo si pensa che gli americani vadano solo al fast food, ma oggi nelle catene come Mc Donald’s e Burger King trovate soltanto turisti e persone povere che purtroppo non possono permettersi un pasto migliore e quindi optano per i panini super economici di queste catene. Ma nemmeno gli americani vogliono più mangiare gli hamburger di Mc Donald’s! Se è vero che nascono sempre nuove catene di fast food, è altrettanto vero che si tratta di fast food di migliore qualità: basti pensare al famoso Shake Shack di New York, la nuova catena di hamburger che in pochi anni ha spopolato nella Grande Mela. Il segreto? Ingredienti di qualità, con carni prive di ormoni, e prezzi contenuti. Per non parlare poi di catene come Just Salad, che conta vari punti vendita in tutta Manhattan e che propone, come suggerisce il nome, solo insalate da personalizzare a proprio piacimento. E non bisogna dimenticarsi che la scena gastronomica americana è in realtà molto variegata: si va dalle specialità messicane a quelle asiatiche fino ai piatti della cucina mediterranea e greca.

Sono tutti patriottici

Questo stereotipo è vero per la maggior parte degli americani, nel senso che se in Italia sono in tanti a lamentarsi del proprio Paese per le cose che non vanno, in America, anche se i problemi non sono pochi, è difficile sentire un americano lamentarsi o criticare la propria nazione. E l’amore per la patria lo si vede anche dalle tante bandiere che sventolano all’ingresso di molte residenze americane. Del resto come dargli torto, quando per anni è stato detto loro che l’America è “il più grande Paese al mondo” e nonostante il suo primato di potenza economica sia minacciato da Cina e altri Paesi, il modello americano resta sempre il più forte: basti pensare ai marchi come Coca Cola e Apple, oggi presenti in tutto il mondo, ai termini di inglese americano che sono ormai di uso comune in molte lingue tra cui l’italiano, allo stile di vita e le abitudini che hanno preso piede in molti Paesi attraverso cinema, moda e tv.

Ma non pensate che gli americani siano chiusi e poco aperti verso le altre culture: molti di loro amano viaggiare e conoscere il mondo, ma semplicemente il loro Paese viene prima di tutti gli altri.

Sono ignoranti e non conoscono la geografia

Secondo degli studi fatti negli ultimi anni gli americani conoscono poco il mondo e questo è in parte vero, principalmente per due motivi: non sono molto interessati a ciò che accade al di fuori dei loro confini (come detto prima, il loro Paese viene prima di tutti) e, anche se potrebbe sorprendervi, non viaggiano molto. Più della metà degli americani, infatti, non possiede nemmeno il passaporto.

Sono razzisti

Gli americani non lo ammetteranno mai, ma gran parte di loro (l’americano bianco) è razzista o comunque molto diffidente verso lo straniero, nonostante l’America sia un Paese multiculturale e sia  stato fondato da immigrati. Il motivo è sempre lo stesso, ovvero una campagna nazionale che punta il dito verso tutto ciò che viene da fuori. In poche parole “il nemico” degli Stati Uniti è sempre straniero: i russi durante la Guerra Fredda, i cinesi che con la loro economica minacciano la supremazia economica dell’America, i messicani che rubano il lavoro agli americani e negli ultimi anni i mussulmani. E nonostante l’apparente integrazione c’è ancora molta discriminazione verso la comunità di colore, soprattutto nel sud del Paese.

Tutti possiedono una pistola

Il possesso di armi è un tema molto delicato, su cui anche gli americani stessi sono divisi. Da una parte c’è chi difende il possesso di armi per una questione di autodifesa e dall’altra c’è chi si oppone non perché sia contrario ma soprattutto per il sistema di vendita, fatta senza alcun controllo, dato che le lobby si oppongono ad ogni proposta di regolamentazione. Tutti possono acquistare un’arma negli Stati Uniti e di fatto ogni anno sono tante le morti causate da un’arma da fuoco di un privato. E non si tratta solo di omicidi compiuti volontariamente o di squilibrati che irrompono in scuole e cominciano a sparare all’impazzata: sono tanti i suicidi e gli incidenti casalinghi. Detto questo, l’idea che tutti gli americani vadano sempre in giro con una pistola non è corretta e non bisogna avere paura: molti turisti che vanno in vacanza a New York e nelle grandi città temono che qualcuno possa sparargli per strada, ma queste scene “da Bronx” sono molto legate ai vecchi film e nella realtà le zone turistiche sono molto sicure, basta evitare quelle più povere e pericolose.

Amano fare “tutto in grande”

Questo stereotipo è propriamente azzeccato. Tutto ciò a cui siamo abituati, in America lo trovate in versione “big”: le strade sono più grandi, gli americani vanno in giro con i classici macchinoni, le taglie XXL sono davvero taglie XXL, i grattacieli sono sempre più alti e persino le porzioni dei piatti nei normali ristoranti sono il doppio più abbondanti rispetto a quelle che troviamo normalmente in Italia. L’americano non concepisce le dimensioni “small”.

Sono pigri

Non si tratta di pigrizia, ma la definirei più praticità. Perché molti americani in realtà vanno in palestra e sono appassionati di yoga e di tanti sport di squadra. Ma nella loro mentalità non c’è motivo di raggiungere un posto a piedi se c’è una metro, un autobus o un’auto che permetta di risparmiare tempo. Come non c’è motivo di cucinare se si possono trovare piatti già pronti allo stesso prezzo o se si può ordinare direttamente la cena a casa.

Sono ricchi

Per molti anni lo sono stati e lo erano quasi tutti. Poi la disuguaglianza tra ricchi e poveri si è fatta sempre grande e oggi la classe media non esiste praticamente più: ci sono gli straricchi e chi cerca di sopravvivere e non riesce nemmeno a pagarsi le cure in ospedale. Ma l’immagine che abbiano noi è legata probabilmente ai protagonisti di Gossip Girl, Sex&the City, OC e tanti altre serie tv dove la maggioranza sono per lo più ricchi.

Sono maleducati e chiassosi

Sì gli americani parlano sempre con un tono di voce alto, usando “fucking” quasi in ogni frase come un normale intercalare, amano conversare e scherzare su tutto, tanto che a volte possono sembrare maleducati o invadenti, ma non lo sono. Generalizzare è difficile perché ognuno ha il suo carattere, ma sono molto aperti e anche educati: in città come New York vi capiteranno persone che vi lasciano il posto in metro, che si fermano a darvi indicazioni, che vi regalano una corsa della metro e tengono la porta aperta quando vi vedono avvicinarvi all’uscita.

Pensano solo al lavoro

Questa è l’immagine legata soprattutto ai newyorkesi che sono visti sempre andare di corsa al lavoro e per questo li si crede super impegnati e senza tempo per svagarsi. È vero che gli americani lavorano tanto, ma sanno anche come divertirsi. Quello che è altrettanto vero è che gli americani sanno fare business, su tutto. Ogni cosa per loro può essere fonte di guadagno e anche di una piccolissima cosa ne fanno un evento o un’attrazione imperdibile.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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