Far sopravvivere le piante

La natura necessita di una cura costante e non va certo in vacanza, così mentre i vostri pollici verdi staranno esplorando nuove destinazioni o rilassandosi su splendide spiagge, è necessario fare in modo che le piante o l’orto di casa sopravvivano fino al vostro ritorno. Sarebbe preferibile avere un amico, un familiare o un vicino a cui affidare l’incarico di innaffiare di tanto in tanto le piante (non dimenticatevi poi di portargli un souvenir al ritorno!) oppure assumere un garden/house sitter per tutto il periodo della vostra vacanza, ma nel caso in cui entrambe queste soluzioni non fossero possibili, non disperate, perché esistono tante alternative. In questa guida vi fornirò alcuni semplici consigli per far sopravvivere le vostre piante.

Piante da balcone o da appartamento

Se le piante sono collocate in vasi sul balcone la prima cosa che dovrete fare è cercare il punto più ombreggiato e fresco che ci sia oppure posizionare un telo o un ombrellone che copra le piante e crei un po’ di ombra. Radunate quindi tutte le piante in questo punto, ma per quelle più delicate è consigliabile portarle in casa in una stanza fresca, ma non completamente buia: fate in modo che ci sia qualche spiraglio di luce e che la stanza sia illuminata. Lo stesso discorso vale per le piante che sono già in casa: anche in questo caso spostatele, se necessario, nella stanza più fresca dell’appartamento.

Per le piante che necessitano di molta acqua e di un ambiente umido, potrebbe essere una buona idea sistemarle nella vasca da bagno o nella doccia mettendo i vasi privi del sottovaso all’interno di bacinelle o vasi più grandi pieni d’acqua (oppure potete anche riempire direttamente la vasca) che in parte verrà assorbita dalla pianta e in parte evaporerà, creando umidità. Se avete molti vasi potete prendere un vecchio straccio di cotone e tagliarlo in varie striscioline e poi, dopo aver riempito una o due bacinelle d’acqua, posizionate le strisce di cotone in modo che una parte siano immerse nell’acqua della bacinella e dall’altra nel terriccio delle piante. Un altro metodo molto comune consiste nell’inserire in ogni vaso una bottiglietta di plastica piena d’acqua; è necessario innanzitutto creare un piccolo solco nel terriccio e poi, dopo aver tolto il tappo, posizionare la bottiglia a testa in giù. In questo modo l’acqua scenderà in maniera graduale; se desiderate rallentare ancora di più il processo, mantenete il tappo ma fategli dei piccoli fori. Ricordatevi inoltre di annaffiare comunque le piante prima di partire.

Giardino o orto

Se avete un giardino o un orto il discorso è leggermente più complesso anche tenendo conto che nella maggior parte dei casi ciò significa avere terreni più ampi da innaffiare.

Il metodo migliore in questo caso è quello di installare un impianto di irrigazione con timer in grado di annaffiare per un tempo prestabilito e ad intervalli regolari, che possono essere impostati a seconda delle necessità. Si tratta di una soluzione solitamente abbastanza costosa, ma bisogna considerare che esistono anche dei kit di base più economici e che comunque è un metodo che potete poi utilizzare per tutto l’anno per annaffiare il giardino. Si tratta dunque di un buon investimento, ma l’unica accortezza in questo caso è quella di installare l’impianto prima della fioritura o della crescita delle piante e verdure perché poi l’operazione diventa più complicata.

Oltre a questo, esistono altre tecniche “fai da te” per annaffiare il vostro giardino. Una di queste consiste nel fare dei piccoli fori su una bottiglietta d’acqua per poi interrarla nel terreno e riempirla d’acqua fino all’orlo, tenendo il collo rivolto verso l’alto e in superficie. In questo modo l’acqua scenderà gradualmente.

Altre soluzioni

Vi consiglio anche di consultarvi con il vostro fioraio di fiducia per chiedere consigli su ciò che si adatta meglio al vostro caso, valutando il tipo di piante che dovete annaffiare e la durata della vostra assenza. Non tutte le piante infatti sono uguali: se avete solo piante grasse sarà infatti sufficiente annaffiarle prima della partenza e resisteranno a lungo, mentre altre piante sempreverdi necessitano di poca acqua e in questo caso potete affidarvi ad alcuni prodotti in commercio, come le sfere d’acqua da posizionare sul terriccio bagnato o i flaconi di acqua complessata anche questi da infilare nel terreno.

Se non volete rinunciare ad un giardino o un balcone verde e ricco di fiori, ma viaggiate spesso o fate dei viaggi lunghi in maniera frequente è meglio essere previdenti e dare la preferenza a quelle tipologie di piante che resistono bene ai climi aridi e hanno bisogno di pochissima irrigazione. In questo modo viaggerete tranquilli e al ritorno il vostro terrazzo o il vostro giardino sarà ancora un tripudio di colori e di verde.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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