Mal di viaggio

A rovinare le vacanze a molti viaggiatori si presenta puntuale il cosiddetto “mal di viaggio”, o per usare un termine scientifico, cinetosi, un disturbo che si manifesta durante spostamenti su mezzi di trasporto quali automobili, navi, aerei e treni. A provocarlo è un’eccessiva stimolazione delle strutture dell’equilibrio situate nell’orecchio interno, quando il corpo è sottoposto alle sollecitazioni rapide indotte dal movimento.

In particolare, si ritiene che la cinetosi venga provocata da un conflitto tra gli stimoli provenienti dai sistemi deputati al controllo di vista ed equilibrio, conflitto che, di conseguenza, produce informazioni contrastanti che il cervello fatica ad interpretare, innescando così i sintomi della cinetosi. Per fare un esempio, durante un viaggio in auto, il disturbo può insorgere perché il cervello elabora l’informazione proveniente dagli occhi (i quali informano che si sta viaggiando a più di 30 Km/h) e quella del sistema vestibolare (che informa che siamo seduti): è proprio questa mancata corrispondenza a scatenare i sintomi della cinetosi.

Nella maggior parte dei casi, i sintomi migliorano quando il corpo si adatta alle condizioni che hanno causato l’insorgere del malessere. Nonostante ciò, alcune persone riscontrano una maggiore difficoltà ad adattarsi e accusano il malessere per tutta la durata del viaggio e oltre.
Sebbene tutti siano potenzialmente a rischio di soffrire di tale disturbo, vi sono alcuni soggetti più predisposti, come ad esempio i bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, le donne (in particolare durante la gravidanza) e tutti coloro che soffrono di emicrania.

Non solo in viaggio

A provocare la cinetosi non sono solo gli spostamenti su mezzi di trasporto, ma anche altri tipi di movimento, come salire su giostre, cavalcare o addirittura attività sedentarie come la visione di un film registrato con una telecamera traballante. Alcune persone manifestano i sintomi della cinetosi anche dopo aver giocato con un videogame con una grafica particolarmente dinamica, ad esempio nel caso dei simulatori di gare automobilistiche: in quest’ultimo caso la cinetosi si manifesta poiché il realismo della grafica può produrre la stessa mancata corrispondenza tra gli stimoli visivi e le informazioni fornite dal sistema vestibolare.

Sintomi

Chi ne soffre conosce bene i fastidiosi sintomi che la cinetosi comporta: mal di testa, sudorazione fredda, nausea e vomito. In alcuni soggetti possono presentarsi inoltre sintomi quali un rallentamento della frequenza del battito cardiaco e disidratazione.
In genere questi disturbi svaniscono al termine del viaggio, tuttavia non sono mai da trascurare e andrebbero affrontati con le giuste precauzioni e i giusti rimedi.
Se i sintomi persistono per parecchio tempo, dopo aver concluso un viaggio, è consigliabile chiedere consiglio al proprio medico, in modo da poter escludere altre possibili cause all’origine delle manifestazioni, come ad esempio la labirintite.

Un caso particolare: il mal di sbarco

Il cosiddetto “mal di sbarco” è un disturbo che si manifesta dopo un viaggio su una nave o un aereo. A differenza dei sintomi tipici della cinetosi, il soggetto che soffre di mal di sbarco percepisce una continua sensazione di dondolio, come se fosse ancora sul mezzo di trasporto. Si tratta di un disturbo che in alcuni casi persiste anche molte ore dopo il termine del viaggio.

Bambini e mal d’auto

Non tutti i bambini soffrono di mal d’auto, tutto dipende dalle caratteristiche individuali, dal momento che certi bambini hanno un senso dell’equilibrio meno stabile e sono più sensibili al movimento dell’auto rispetto ai punti fermi. Ad essere maggiormente soggetti al mal d’auto sono inoltre i bambini che fanno viaggi meno frequentemente e non sono dunque abituati a spostarsi.
Fortunatamente il mal d’auto è destinato a scomparire spontaneamente con il passare degli anni, questo perché il senso dell’equilibrio si stabilizza e perché il bambino si abitua a viaggiare più spesso.
Cosa fare se il proprio bambino accusa i sintomi di cinetosi? Come prima cosa, è opportuno fermarsi, fino a quando il piccolo non si sente meglio. Se si è impossibilitati a fermarsi, occorre fare in modo che il piccolo resti il più possibile nella stessa posizione. Nel caso dell’automobile, sarebbe opportuno farlo sedere sul sedile anteriore, abbassare il finestrino dell’auto per far circolare l’aria e farli bere qualche goccia di succo di limone.
I pediatri preferiscono non somministrare i farmaci ai bambini molto piccoli. Superati i 7-8 anni di età, si può optare per una gomma da masticare anti cinetosi.

Consigli anti mal di viaggio

  • Evitare di consumare pasti troppo abbondanti prima di mettersi in viaggio
  • Se possibile, evitare di bere prima di mettersi in viaggio
  • Prendere posto nel punto più stabile del mezzo di trasporto in questione (ad esempio, su una nave optare per la zona centrale, mentre in aereo puntare sui posti in corrispondenza dell’ala)
  • Mantenere lo sguardo circa 45° al di sopra dell’orizzonte ed evitare di fissare punti in movimento
  • Evitare di leggere e limitare il più possibile i movimenti della testa e del corpo
  • Evitare il fumo e le aree troppo affollate o comunque quelle zone dove non vi sia sufficiente ricambio d’aria

Un aiuto dai farmaci

Se da un lato i sintomi lievi possono essere migliorati con alcuni comportamenti facilmente adottabili (ad esempio fissare l’orizzonte), dall’altro i sintomi più gravi rendono necessaria l’assunzione di farmaci appositi, possibilmente dietro consiglio del medico e avendo ben chiari i possibili effetti collaterali.
I farmaci anti cinetosi vanno assunti per tempo prima di iniziare il viaggio, in modo che facciano effetto nel momento opportuno. E’ consigliabile dunque evitare di attendere la manifestazione del disturbo, in quanto l’insorgenza dei sintomi potrebbe ostacolare l’assorbimento del principio attivo.
Uno dei farmaci più utilizzati è il cerotto che rilascia scopolamina: va applicato dietro l’orecchio, almeno 2 ore prima di iniziare il viaggio, e garantisce un effetto anti cinetosi per 3 giorni. Dopo l’applicazione del cerotto è importante lavare bene le mani, per evitare che tracce del farmaco possano inavvertitamente venire a contatto con gli occhi. La scopolamina può causare secchezza della bocca e sonnolenza. E’ importante evitare l’assunzione di bevande alcoliche e altri farmaci che possano aumentare l’effetto di sonnolenza che solitamente accompagna l’uso del cerotto.
Un’altra valida soluzione è rappresentata dal dimenidrinato, un farmaco antistaminico che si assume sotto forma di compresse o gomme da masticare. Ha un’efficacia paragonabile a quella della scopolamina, ma la durata si limita a 4-6 ore. Anche in questo caso gli effetti collaterali possono includere sonnolenza e secchezza alla bocca.

Terapie alternative: lo zenzero

Lo zenzero è un rimedio molto conosciuto contro nausea e vomito. Chi volesse optare per una soluzione alternativa ai farmaci, può trarre grandi benefici dall’assunzione di integratori a base di zenzero. Anche in questo caso, però, è sempre bene chiedere un consiglio al proprio medico, anche per scongiurare eventuali interazioni con altri farmaci assunti regolarmente. In alcuni casi, lo zenzero può aumentare il rischio di sanguinamento se associato ad anticoagulanti o all’aspirina.

I braccialetti antinausea

I braccialetti antinausea sono delle fascette elastiche da posizionare intorno ai polsi, che agiscono secondo il principio della digitopressione: le polsiere sono dotate di un bottone di plastica che esercita una pressione in corrispondenza del punto P6 della medicina cinese, che si trova tra i due tendini a circa 4 cm dalla piega del polso. Molti terapisti sostengono che la digitopressione prevenga efficacemente l’insorgere della nausea, pertanto i braccialetti possono essere utili anche in altri casi in cui si possano presentare fenomeni di nausea, come ad esempio la gravidanza.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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