Come dare la mancia

Quando si parte per un viaggio all’estero è importante informarsi non solo sulle attrazioni e i luoghi da visitare, ma anche su tutte quelle regole che fanno parte della cultura di un paese. Tra queste ci sono anche tutte quelle usanze legate al galateo, che ci indicano come ci si dovrebbe comportare per evitare gaffe e figuracce. Uno dei dubbi che spesso si insinua nelle menti dei viaggiatori riguarda in particolare le mance: sarà capitato a tutti infatti di ritrovarsi a pagare il conto del ristorante o di usufruire di un servizio (taxi, servizio in camera o facchino in hotel) all’estero e chiedersi “Ma la mancia la devo lasciare?”.

Bè come si dice “Paese che vai, usanza che trovi” ed in effetti è proprio così. Innanzitutto è necessario fare attenzione a non confondere la mancia con l’importo (di solito intorno al 10%) che in molti paesi solitamente viene addebitato sul conto di hotel e ristoranti con la dicitura service charge: anche se il confine è molto labile perché si tratta sempre di una somma legata al servizio prestato, in alcuni paesi questo denaro non finisce nelle tasche dei lavoratori, i quali si aspettano comunque una mancia, mentre in altre nazioni il service charge è una vera e propria mancia e quando è presente non è necessario aggiungere altro denaro al conto. In alcuni paesi questo extra viene applicato da tutti i ristoranti e i bar in maniera automatica sul totale del conto e viene indicato a parte sullo scontrino, mentre in altri invece è già incluso nel prezzo dei vari piatti del menù. Solitamente comunque viene indicato se il service charge è compreso oppure no.

USA e Canada: mancia quasi obbligatoria

Negli Stati Uniti e in Canada, ad esempio, i tipped workers sono tutti quei lavoratori che hanno un salario minimo molto basso e di questa categoria fanno parte camerieri, facchini, tassisti, guide turistiche, addetti alle consegne, ecc. Per questi lavoratori la mancia rappresenta generalmente la parte più consistente dello stipendio e, anche se non si può affermare che sia proprio obbligatoria, è ormai una prassi comune lasciare all’incirca il 15 per cento del totale del conto, che va calcolato sull’imponibile, quindi tasse escluse; in alcune grandi città, però, come New York o Los Angeles si arriva anche al 20 per cento.

Dove la mancia è un’offesa

All’estremo opposto ci sono i paesi in cui la mancia viene considerata un’offesa, tra cui anche il Giappone. Per i giapponesi un servizio impeccabile è considerato un dovere nei confronti degli ospiti, e desiderano che questi ultimi siano completamente soddisfatti, ma non lo fanno per ricevere del denaro extra. Per di più le paghe sono abbastanza elevate (a seconda della professione ovviamente) e quindi la mancia viene vista come un’offesa sia dal cameriere, che la considera quasi come un’elemosina, che dal proprietario dell’attività perché significherebbe insinuare che paga poco i suoi dipendenti.

Dove la mancia dipende dal servizio

In alcuni paesi europei, come Italia, UK, Irlanda, ecc. e altre nazioni come Australia e Nuova Zelanda  la decisione di dare o meno la mancia è a discrezione del cliente e non è altro che un apprezzamento del servizio ricevuto. Si tratta prevalentemente di un fattore culturale, ma la ragione è anche che il salario dei dipendenti è già adeguato al costo della vita. In ogni caso, anche quando viene lasciata la mancia, non è alta come in Nord America, ma si tratta di un piccolo bonus che si aggira intorno al 5-10% del totale del conto. In alcuni bar e ristoranti la percentuale della mance potrebbe venire consigliata dall’attività, con il termine di “optional tip” ma si è poi liberi di decidere l’importo da lasciare: in alcuni paesi basta semplicemente arrotondare l’importo di pochi euro. Ultimamente sono anche sempre più diffusi i “barattoli delle mance” nei piccoli esercizi, come le caffetterie, gelaterie, ecc., dove le tante piccole mance accumulate vengono poi suddivise tra tutto il personale che solitamente non riceve una paga molto alta.

Mancia sì o no?

Ovviamente la mancia deve essere presa in considerazione solo quando si viene serviti al tavolo, non quando si ordina al bancone.

Per decidere se lasciare la mancia oppure no, dovete valutare il servizio in maniera oggettiva. Se il menu è poco fornito o con prezzi molto alti e la cena non è stata di vostro gradimento, anche se tutto ciò influisce sulla vostra esperienza gastronomica, la colpa non è del cameriere. Se non siete soddisfatti di una cena al ristorante potete decidere di non andarci più o scrivere una recensione negativa. Il  servizio deve essere invece giudicato in base a vari fattori, come la cortesia e la gentilezza del cameriere, la velocità del servizio, l’attenzione e la cura verso il cliente e le competenze del cameriere (se ciò che vi ha portato era quello che avevate ordinato, se i piatti sono arrivati caldi, se è stato in grado di consigliarvi sui piatti migliori della casa o sui vini, ecc.).  Ma anche nel caso in cui il servizio non sia stato qualcosa di sensazionale, potrebbe non essere comunque colpa del cameriere. Escludendo le situazioni in cui il personale si comporta con noncuranza e maleducazione, ci potrebbero essere altre cause dietro ad un servizio non particolarmente brillante: il ristorante potrebbe essere troppo affollato o con poco personale, la gestione potrebbe essere scarsa o mal organizzata; un errore nell’ordine o una scarsa velocità potrebbe anche essere colpa del cuoco o dal fatto che il cameriere è un apprendista con poca esperienza. Considerate dunque tutti questi fattori quando si tratta di decidere la mancia.

Tenete anche presente che se vi trovate al ristorante con bambini piccoli e questi magari sporcano o fanno confusione, dovete considerare la pazienza e disponibilità del personale e il fatto che qualcuno dovrà poi pulire, impiegando del tempo aggiuntivo. In queste situazioni è opportuno lasciare un piccolo extra per l’inconveniente.

Quando decidete di lasciare la mancia, sarebbe preferibile lasciarla in contanti e direttamente nelle mani del cameriere, per non rischiare che non la riceva. Inoltre pagando con la carta di credito, il proprietario potrebbe dedurre dalla mancia le commissioni, quindi il cameriere riceverebbe un importo inferiore.

Nei taxi

Un discorso a parte è quello dei tassisti. Eccezione fatta per gli USA e il Canada, negli altri paesi non c’è una regola ben precisa. In questo caso la mancia può corrispondere a un piccolo importo di uno o più euro in base alla durata della corsa e solitamente si tende ad arrotondare (ad esempio se l’importo della corsa è di € 17, si può arrotondare a € 20) o a calcolare un 10 per cento sul totale. Anche in questo caso dovete valutare però il livello del servizio: se l’autista è stato molto gentile e vi ha aiutato a scaricare le valigie dalla macchina o ha fatto il possibile per farvi arrivare in tempo all’aeroporto per non perdere il volo, allora potete lasciare anche qualcosina in più, se invece non avete gradito il servizio, se il tassista è stato scortese o se vi sembra che abbia allungato inutilmente il tragitto allora non lasciate nulla.

In hotel

In hotel è buona regola lasciare una piccola mancia al facchino che vi porta i bagagli in camera, più o meno un euro per ogni valigia, e a chi vi serve durante il soggiorno, come le donne delle pulizie o chi effettua il servizio in camera. Per le cameriere ai piani lasciate almeno 1 Euro per ogni giorno di vacanza.

Guide turistiche

Per quanto riguarda le mance alle guide turistiche non c’è una regola ben precisa poiché dipende  un po’ dal tour a cui si partecipa. In un’escursione molto semplice o breve, come un giro sul battello o su un autobus turistico piò andare bene un importo minimo di 1 o 2 euro a persona, mentre se si tratta di un’escursione giornaliera magari abbastanza complessa si può lasciare qualcosina in più. In ogni caso, non è obbligatoria ma è un gesto che esprime la soddisfazione e l’apprezzamento per il servizio ricevuto. Se quindi la vostra guida è competente e vi ha fatto trascorrere una giornata piacevole offrendovi un ottimo servizio, lasciategli la mancia che pensiate sia più adatta per esprimergli la vostra gratitudine.

Saloni di bellezza e parrucchieri

Anche per i parrucchieri e i saloni di bellezza non esistono regole perciò tutto dipende dalla soddisfazione del cliente. Se sentite di aver ricevuto un ottimo servizio lasciate la cifra che pensate più giusta (è consigliabile intorno al 5-10 per cento del totale) e, soprattutto se avete un parrucchiera o un’estetista di fiducia, allora potete lasciare un’unica mancia magari a Natale come regalo.

Conclusioni

Nel momento in cui non siete sicuri se lasciare la mancia oppure no, è sempre meglio lasciarla per evitare gaffe. In molti pensano che se non si è soddisfatti del servizio è meglio non dare mance, ma in realtà se avete ricevuto un pessimo trattamento è sempre meglio lasciare un minimo, di solito   il 10 per cento, e poi parlare con il titolare o il direttore per esprimere il vostro malcontento. Ricordatevi che i proprietari apprezzano le critiche, purché costruttive, perché sono un modo per correggersi e migliorare.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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