Come accendere un fuoco

Accendere un fuoco potrebbe sembrare un gioco da ragazzi: un po’ di legna, un fiammifero…et voilà! In realtà per accendere un fuoco che non si spenga dopo soli cinque minuti è necessario che si verifichino alcune condizioni ben precise e che si seguano alcuni passaggi importanti. Sia che si tratti di un fuoco acceso durante un campeggio o nel caminetto di casa è importante che il procedimento sia eseguito correttamente affinché non trascorriate tutta la serata a tentare invano di accendere il fuoco o a controllare  ogni minuto che il fuoco non si spenga e a sforzarvi poi di riaccenderlo; se poi si tratta di un fuoco che siete costretti ad accendere in casi estremi di sopravvivenza è ancora più importante che riusciate nell’impresa, poiché il fuoco permette di svolgere tantissime funzioni fondamentali: tenere lontano gli animali, scaldare, cuocere il cibo o bollire l’acqua, sterilizzare un coltello, ecc.

Considerando anche che in genere si tratta di un’operazione abbastanza sporadica, per aiutarvi ho preparato una guida breve ma completa su come accendere un fuoco.

Capire il fuoco

Per capire come accendere un fuoco è necessario comprendere cos’è un fuoco e come funziona. Quando ci fermiamo ad osservare il fuoco di un caminetto o anche solo la fiamma di una candela tutto ciò che vediamo e percepiamo sono solo la luce e il calore, ma in realtà dietro ad una semplice fiamma c’è molto di più: si tratta di una reazione chimica chiamata combustione. Affinché avvenga questa reazione è necessaria la presenza di due elementi, un ossidante che è l’ossigeno e un combustibile che nel nostro caso è la legna. Ma ovviamente non basta avere l’ossigeno e la legna per avere un fuoco: un altro elemento molto importante è il calore; per accendere un fuoco è necessario raggiungere una certa temperatura e  questo spiega perché la legna bagnata o inumidita non prende fuoco; al calore si deve poi aggiungere la “scintilla” ovvero una fonte che innesca il fuoco.

Cosa serve

Una volta compreso cosa fa scatenare un fuoco dobbiamo pensare a ciò che ci serve per accenderlo, ovvero:

  • Una superficie ampia. Come già detto in precedenza il fuoco è una reazione chimica fra due elementi e più questi elementi entrano in contatto, più la reazione sarà intensa e duratura. Più la vostra superficie sarà estesa più brucerà e ciò significa che con la stessa quantità di combustibile, il fuoco si accenderà più facilmente e il calore sarà più intenso, ma allo stesso tempo brucerà più in fretta.
  • Un luogo sicuro. La sicurezza è importante perciò se accendete un fuoco all’aperto è necessario tenersi a distanza da alberi, cespugli o qualunque cosa che permetta al fuoco di propagarsi senza controllo scatenando un incendio; se siete in campeggio, state il più lontano possibile dalla zona delle tende, le quali sono realizzate di un tessuto infiammabile. Se invece accendete il caminetto di casa assicuratevi di avere una barriera di protezione per le scintille (così non rovinerete il pavimento o il tappeto) e una canna fumaria funzionante che permetta al fumo di fuoriuscire.
  • Fiammiferi o accendino. Ovviamente nei casi estremi di sopravvivenza o se non avevate programmato di accendere un fuoco potete farne a meno con i classici metodi da boy scout, ma avere dei fiammiferi o un accendino faciliterà sicuramente l’accensione.
  • L’esca. Con il termine esca si indicano tutti quegli elementi che prendono fuoco facilmente e che farete bruciare per primi. Se accendete il fuoco in casa potrete usare dei fogli di giornale, mentre all’aperto potete utilizzare una serie di oggetti a seconda di quello che trovate: erba o piante secche, muschio, pigne, aghi di pino, foglie, ecc.
  • Rametti. Prima di utilizzare i pezzi legna più grossi, bisogna posizionare sull’esca dei rametti piccoli e sottili; questi bruciano più facilmente e velocemente.
  • Legna. I pezzi di legna più grandi sono quelli che poi permettono al fuoco di durare più a lungo perché impiegano più tempo a bruciarsi; ovviamente dovrete assicurarvi che la legna non sia bagnata o umida.
  • Acqua o sabbia. Non vi serveranno per accendere il fuoco, ma per spegnerlo; prima di allontanarvi dal fuoco assicuratevi che le fiamme siano del tutto spente versandoci sopra dell’acqua o della sabbia.

In aggiunta agli elementi qui sopra per facilitare l’accensione del fuoco potete usare anche un liquido infiammabile o dell’alcol, ma non è indispensabile e può rivelarsi pericoloso.

Accendere un fuoco all’aperto

Quando si tratta di accendere un fuoco all’aperto, la procedura è sicuramente più laboriosa e complessa, ma allo stesso tempo più divertente; se siete in campeggio o comunque all’aperto seguite questi passaggi:

  1. Individuate l’area. Innanzitutto dovrete individuare una zona sicura e ottimale in cui accendere il fuoco.
  2. Procuratevi gli elementi necessari. Partite alla ricerca di tutto ciò che vi serve: legna, rametti ed esca. Ricordatevi che la legna deve essere asciutta e raccoglietene una quantità abbondante e maggiore di quella che pensate di utilizzare; se non riuscite a trovare della legna asciutta, potete utilizzare anche del materiale umido l’importante è aggiungerlo una volta che il fuoco è già intenso, in quanto impiega più tempo a bruciare. Anche il tipo di legna raccolta influisce sulla durata del fuoco: le conifere e i sempreverdi contengono delle resine infiammabili che prendono fuoco facilmente e bruciano più in fretta generando molto calore perciò sono preferibili da usare in rametti e pezzi piccoli per accendere il fuoco; gli alberi che invece hanno una legna più dura (sono caratterizzati da foglie piatte e larghe) prendono fuoco più lentamente, ma durano di più per questo è consigliabile utilizzarli in un secondo momento quando il fuoco è già acceso.
  3. Create la base per il vostro fuoco. Affinché il fuoco si accenda e duri a lungo è necessario il calore; una perdita di calore può infatti “far morire” le fiamme e pian piano spegnere il fuoco. Evitate quindi di posizionare il fuoco su un terreno bagnato o che può essere attraversato da acqua. In determinate circostanze però, ad esempio se è appena piovuto, potreste avere difficoltà a trovare un punto asciutto: in questo caso è necessario costruire una piattaforma utilizzando dei rami ed in seguito ricoprirla con delle pietre e della terra riuscendo, preferibilmente, a fare in modo che l’aria passi sotto il fuoco; è importante infatti che il punto in cui create il fuoco sia alimentato il più possibile da correnti d’aria, sia sai lati che da sotto il fuoco. Se il terreno è asciutto vi basterà pulire il punto in cui volete accendere il fuoco e creare una piccola buca di una decina di centimetri. Una volta creata la buca fate un cerchio tutt’intorno con dei sassi: questo cerchio servirà ad isolare la base del fuoco e ad evitare che il calore venga disperso; se tira molto vento create una sorta di riparo con delle rocce grandi o della legna dal lato in cui tira il vento, così farete meno fatica ad accendere il fuoco.
  4. Costruite il vostro fuoco. A questo punto dovete posizionare gli oggetti raccolti all’interno della buca, ammassati l’uno sull’altro. Per prima cosa dovrete sistemare la vostra esca e i rametti o i pezzi di legna più piccoli, posizionando l’esca sotto la pila di rametti. Il modo forse più semplice è quello di creare uno strato con l’esca, poi mettere sopra due strati di rametti distribuiti a forma di graticola. In alternativa potete creare una sorta di “tenda degli indiani” mettendo dei rametti ai lati dell’esca e facendoli appoggiare uno sull’altro a forma di piramide; l’estremità dei rami che si trova rivolta verso l’alto è quella che raggiunge la temperatura di calore più elevata perciò fate in modo che la parte più spessa dei vostri rametti sia quella in cima. Quest’ultima forma di accensione è quella che sviluppa più calore e quindi quella che brucerà più in fretta. Se avete abbastanza legna potete anche utilizzare alcuni rami per creare delle “pareti” intorno al fuoco, posizionando due rami alla volta e alternandoli in modo da creare un quadrato che consenta però all’aria di passare facilmente; questa struttura permette di creare una fiamma più alta (l’aria passa da sotto e alimenta il fuoco) e contenuta, perché il calore rimane all’interno e non si disperde. Questa struttura è particolarmente efficace se dovete cuocere del cibo. Qualunque metodo decidiate di utilizzare, ricordatevi principalmente che i rametti devono essere posizionati sopra l’esca in modo compatto per far sì che il fuoco si propaghi in maniera uniforme, ma allo stesso tempo ci deve essere un minimo di spazio per far circolare l’aria.
  5. Accendete il fuoco. A questo punto è arrivato il momento di accendere il fuoco; prendete i fiammiferi o l’accendino e date fuoco all’esca in più punti. Se notate che la legna piccola impiega molto tempo a prendere fuoco, aggiungete dell’altra esca; se siete in un punto in cui c’è poco passaggio d’aria provate a sventolare con un giornale, una paletta o un ventaglio per alimentare maggiormente il fuoco.
  6. Aggiungete la legna più grossa. Una volta che il vostro fuoco avrà acquisito intensità, potete continuare ad aggiungere pezzi di legna via via più grandi.

Adesso che il vostro fuoco è acceso potete sistemarvi con i vostri amici attorno ad esso (attenzione a non mettervi nella direzione del vento altrimenti sarete avvolti dal fumo!), mangiare e conversare!

Accendere un fuoco a casa

Per chi ha la fortuna di avere un caminetto in casa, non c’è niente di più rilassante che sedersi da soli o in compagnia di fronte al fuoco in un fredda e uggiosa giornata invernale. Il procedimento è leggermente diverso rispetto ad un fuoco all’aria aperta e in un certo senso anche più facilitato considerando che probabilmente avrete già la legna in casa. Vediamo nel dettaglio quali sono i passaggi da seguire:

  • Aprite la canna fumaria e controllate che funzioni correttamente prima di vedervi invasa la casa di fumo.
  • Prendete della carta di giornale, stropicciatela un po’ e disponetela sul fondo; servirà da esca al posto di erba, foglie, ecc.
  • Posizionate i pezzi di legna più sottili sull’esca; in questo caso non ci sono delle strutture ben precise, poiché la maggior parte dei caminetti dispone di una grata sul fondo che permette all’aria di circolare, ma in ogni caso non metteteli in maniera troppo compatta per favorire il passaggio dell’aria.
  • Accendete il fuoco. Date fuoco all’esca in vari punti e attendete che le fiamme di diffondano bruciando i rametti.
  • Aggiungete la legna più grossa. A questo punto potete man mano aggiungere i pezzi più grossi posizionandoli in maniera abbastanza casuale sul fuoco, ma lasciando sempre un po’ di spazio per far passare l’aria.

A questo punto potete rilassarvi davanti al vostro camino leggendo un libro, parlando con gli amici e sorseggiando una cioccolata calda!

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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