Silhouette di due fotografi al lavoro.

Lavorare come assistente fotografo

Ogni settimana mi arrivano e-mail con richieste di collaborazione.

A volte sono fotografi già affermati e molto competenti, spesso purtroppo sono e-mail di persone che non hanno capito molto di come va il mondo e sperano di trovare lavoro semplicemente perché hanno comprato una macchina fotografica.

Come trovare lavoro come assistente

I fotografi professionisti che cercano un assistente fotografo sono alla ricerca di persone già capaci di fare foto e che siano ad un livello di conoscenza fotografica accettabile.
Purtroppo la speranza di molti aspiranti assistenti è quella di andare a lavorare da un fotografo senza sapere niente, imparare tutto su come fare foto e poi mettersi in proprio. Chi la pensa così è un imbecille, semplicemente perché il fotografo che assume un assistente così sarebbe un santo, non un imprenditore.
Provate a mettervi dalla parte del fotografo che magari ha lavorato 30 anni per costruirsi una carriera e imparare un sacco di cose: perché mai dovrebbe pagare uno che non sa fare niente? magari insegnandogli tutti i trucchi del mestiere e poi magari nel momento in cui l’assistente è molto preparato si mette in proprio e gli fa concorrenza.

Curriculum e scuole di fotografia

Parliamoci chiaro: del vostro bel curriculum e della scuola che avete fatto non gliene frega niente a nessuno, soprattutto nell’ambiente della fotografia.

Se voi doveste assumere qualcuno chi preferireste tra questi due candidati?

  • Candidato A: Risultati scolastici: diploma di scuola d’arte con voto 85/100, accademia di belle arti con 110 e lode, scuola di fotografia di 2 anni a Milano. Lavori precedenti: nessuno. Personalità: impacciato, incapace di intrattenere un discorso, non un genio al computer, non presentabile (veste male e non cura l’aspetto). Come portfolio ha portato un fotolibro di alta qualità con i migliori scatti fatti durante la scuola di fotografia a Milano, decisamente ottimi scatti con un’ottima gestione delle luci.
  • Candidato B: Risultati scolastici: diploma di perito elettronico con 72/100, ha iniziato l’università di ingegneria e l’ha lasciata al primo anno per andare a lavorare 2 anni in giro per il mondo sulle navi da crociera come musicista. Personalità: bel ragazzo con un ottimo carisma, già dopo 5 minuti nello studio è diventato “amico” di tutti, bravo col computer. Ha la passione della fotografia e le foto che ha portato come portfolio sono 10 immagini di reportage in bianco e nero fatte sulle navi da crociera ed una ventina di ottimi scatti fatti nelle località in cui si fermavano le navi su cui ha lavorato.

In un mondo perfetto il candidato A sarebbe quello che normalmente verrebbe scelto perché ha un ottimo percorso scolastico, e il fatto che sia poco presentabile ed impacciato non dovrebbe influire sulla scelta dell’assistente.
Nel mondo reale però, viene preferito il candidato B perché è chiaramente una persona che sa come stare tra la gente, sa come comportarsi anche quando il capo non c’è e magari deve parlare con dei clienti, può stare lontano da casa se ce n’è bisogno senza che la mamma sia preoccupata ed ha portato immagini vere fatte da lui piuttosto che immagini fatte in uno studio con l’aiuto dei professori.
Questo esempio dovrebbe farvi capire che il miglior curriculum per lavorare nel mondo della fotografia è il proprio percorso di vita, non quello che avete fatto a scuola o nei vari corsi.

Serve gente sveglia

Come avete capito nell’esempio qua sopra, quello che serve ad un fotografo è una persona sveglia. Essere svegli significa sapersela cavare al meglio in ogni situazione, anche se si è da soli, e non mi riferisco solamente al mondo della fotografia. Essere svegli significa saper prenotare un volo online, parlare al telefono con un cliente, incontrare una persona e riuscire a vendere un servizio fotografico, scrivere velocemente al computer, conoscere la grammatica e le regole per scrivere correttamente ecc.

Portfolio: le vostre foto migliori

Se andate da un fotografo per provare a diventare assistenti e portate delle foto scadenti partite già col piede sbagliato.

E’ verissimo che le foto belle si fanno potendo lavorare a fianco di qualcuno in varie situazioni, ma è altrettanto vero che ci sono migliaia di possibilità per realizzare ottime foto da utilizzare come portfolio da mostrare per cercare di farsi assumere.
Se arrivate nello studio di un fotografo con 10 buoni scatti fatti ad un paio di matrimoni di vostri parenti, 5 scatti fatti a qualche gara sportiva, una serie di 50-60 scatti fatti al carnevale della città, e magari altri 10 ottimi scatti fatti durante le vacanze al mare, siete già in vantaggio rispetto a chi porta le foto del proprio gatto o le foto di un tramonto.
Quindi il consiglio che vi do è che quello di iniziare fin da ora a crearvi una piccola collezione con le vostre foto migliori, cercando di migliorarla di giorno in giorno sostituendo le foto con foto sempre più belle.
Per mostrare le vostre foto migliori createvi un sito con un dominio col vostro nome (sitoHD) e all’appuntamento col fotografo portate con voi anche un fotolibro con alcuni scatti, mettendo in bella vista il fatto che avete anche un sito con dominio.

Sarete sfruttati

Preparatevi ad essere sfruttati ed imparare poco, è così che funziona quasi sempre. L’assistente fotografo spesso fa lavori di manovalanza e il “capo” difficilmente insegna troppe cose, per evitare che l’assistente se ne vada ed inizi la carriera di fotografo professionista, magari facendo concorrenza.
Il problema della concorrenza ovviamente non riguarda i grandi fotografi affermati, ma solamente i piccoli-medi fotografi che un bel giorno quando hanno spiegato quasi tutto all’assistente potrebbero vederlo voltare le spalle ed aprire uno studio di fotografia nello stesso paese/città.

Il vostro nome non girerà

Teoricamente se fate una foto altamente creativa in modo autonomo dovrebbero citarvi come autore, in realtà però girerà sempre e solo il nome dello studio per cui lavorate. Se fate gli assistenti di un fotografo non aspettatevi di vedere il vostro nome pubblicato. Potrà capitare qualche volta, ma sarà solo per darvi il contentino.

Aprite la vostra attività!

Fatevi sfruttare, ma poi aprite la vostra attività di fotografo professionista. In fondo, perché dovete continuare a guadagnare una miseria se potete guadagnare il doppio lavorando meno e soprattutto diventando qualcuno senza continuare a vivere all’ombra del “capo”? ;-)

Se vuoi imparare a fotografare dai un'occhiata ai Manuali di fotografia che consiglio.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Fotografo professionista con oltre 15 anni d'esperienza, soprattutto fotografia di sport, matrimoni e viaggio.
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).