Come funziona GiappoTour
Quando ho creato GiappoTour ormai quasi 15 anni fa, insieme al Tour Operator Blueberry Travel Company (e Andrea Secco e Tommaso in Giappone) avevo un obiettivo preciso: rendere semplice, divertente e autentico il viaggio in Giappone. Non volevo un tour classico, di quelli dove si seguono le bandierine senza mai avere un attimo per sé. E non volevo nemmeno che chi parte per la prima volta dovesse affrontare lo stress di organizzare ogni dettaglio da solo. GiappoTour è nato come via di mezzo: un viaggio di gruppo che ti accompagna passo passo, ma che ti lascia sempre la libertà di scegliere. In questo articolo voglio spiegarvi nel dettaglio come funziona davvero GiappoTour, non con le parole “da catalogo” di un tour operator, ma con il mio modo di raccontare. Troverete quindi regole pratiche, esempi reali e anche qualche aneddoto personale, perché credo che solo così possiate capire se questa esperienza fa per voi.
Indice
Perché GiappoTour è diverso
La prima cosa da chiarire è che GiappoTour non è un viaggio organizzato nel senso tradizionale. Qui non troverete una guida ufficiale che vi racconta date e battaglie storiche davanti a ogni tempio. Ci sarà invece un tour leader parlante italiano, che vive in Giappone e conosce la vita quotidiana, i mezzi, i quartieri e i piccoli trucchi che rendono il viaggio scorrevole. Vi assicuro che questa differenza è enorme: quando arrivate in una città come Tokyo, con la sua metropolitana immensa, avere qualcuno che vi porta subito nel posto giusto vi fa risparmiare ore di incertezza. Io stesso, ai miei primi viaggi, perdevo più tempo a orientarmi che a visitare. Oggi chi parte con GiappoTour non deve preoccuparsi di niente: può concentrarsi solo sul bello.
Il programma si svolge dalle 9 del mattino circa fino al tardo pomeriggio. Questo significa che durante la giornata vedrete tanto del Giappone, ma senza trasformare il viaggio in una corsa contro il tempo. Dopo le 18:00 siete liberi (ma c’è libertà durante anche altri momenti, come dico tra poco): cena, passeggiata, serata in gruppo o giro in autonomia. Io credo sia proprio questo mix tra momenti collettivi e libertà personale a rendere l’esperienza equilibrata.
Viaggiamo come i giapponesi
Una cosa che distingue GiappoTour da altri viaggi è il modo in cui ci spostiamo: esattamente come fanno i giapponesi. In alcuni GiappoTour, come ad esempio GiappoTour Premium e non solo, abbiamo un nostro bus che ci porta in determinate zone. Altrimenti usiamo metro, autobus, treni locali e ovviamente lo shinkansen, il celebre treno proiettile che da solo vale il viaggio. Questo non è solo un dettaglio pratico, ma una vera immersione nella vita quotidiana. Quando salite su una metro di Tokyo all’ora di punta, non state solo andando da A a B: state entrando nella realtà di chi vive qui, osservando le abitudini e i piccoli gesti che raccontano più di mille libri.
Gli spostamenti a lunga percorrenza con lo shinkansen sono sempre inclusi nella quota. Per i trasporti urbani, invece, ognuno acquista i propri biglietti o utilizza carte ricaricabili come la Suica. Si tratta di spese contenute, ma che danno la sensazione di essere viaggiatori veri, non turisti isolati.
Serve allenamento per partecipare?
Una domanda che ricevo spesso è: “Bisogna essere allenati per fare GiappoTour?”. La risposta è no, non serve essere sportivi, ma bisogna avere voglia di camminare. Anche se i km sono “tanti”, in realtà si dividono in piccole tappe: un tempio, un mercato, un quartiere, una pausa per un ramen, un giardino. Non è mai una marcia, ma un susseguirsi di scoperte. Io vi consiglio solo scarpe comode e uno zaino leggero. Non vi serviranno bastoncini da trekking o preparazioni particolari. Certo, se pensate di fare il viaggio portando con voi solo scarpe eleganti, forse non è la scelta migliore. Ma chi parte con il giusto spirito si accorge che questo ritmo non è un ostacolo: è il modo migliore per vivere davvero le città giapponesi, non solo guardarle da fuori.
E alla fine della giornata, quella stanchezza positiva che sentite nelle gambe si trasforma in soddisfazione: avete riempito la giornata di esperienze autentiche. Io la considero quasi parte integrante del viaggio: tornare in hotel con i piedi un po’ stanchi ma la mente piena di immagini indimenticabili.
Viaggiare da soli/e
Un altro punto che tengo a sottolineare è l’opzione b-share, pensata per chi viaggia da solo/a. In GiappoTour non volevamo che chi parte senza compagni di viaggio fosse costretto a pagare il supplemento singola. Per questo diamo la possibilità di condividere la stanza con un altro partecipante dello stesso sesso. Vi assicuro che funziona benissimo: non solo si risparmia, ma spesso nascono amicizie che continuano anche dopo il viaggio. Ho visto persone conoscersi in viaggio e poi ritrovarsi mesi dopo in Italia per una cena giapponese. È un aspetto che non si trova scritto nelle schede tecniche, ma che nella realtà dà tantissimo valore.
Esperienze extra
Oltre al programma base, in GiappoTour ci sono spesso delle attività facoltative che potete scegliere di aggiungere. Non sono obbligatorie, ma vi permettono di rendere il viaggio ancora più speciale. Parlo di esperienze come la cerimonia del tè, la vestizione con il kimono, o l’ingresso in un onsen tradizionale. Io consiglio sempre di provarne almeno una, perché aggiungono un livello in più al viaggio. Ad esempio, la prima volta che ho partecipato a una cerimonia del tè ho capito quanta filosofia e quanta attenzione ai dettagli ci siano dietro a un gesto che a noi sembra così semplice. E quando indossate un kimono, vi rendete conto della differenza tra osservare la cultura giapponese e viverla sulla propria pelle.
Ogni gruppo è diverso: c’è chi ama le esperienze culturali, chi preferisce quelle gastronomiche, chi non vuole rinunciare a una giornata nelle terme. L’importante è che abbiate sempre la libertà di scegliere quello che fa per voi.
Quanti soldi portare
Un’altra domanda che mi fate spesso riguarda i costi extra. La quota del viaggio copre tantissimo, ma ci sono spese che restano a carico dei partecipanti: parlo di pasti, trasporti urbani e ingressi ad alcune attrazioni. Per darvi un’idea concreta: con circa 40-50 euro al giorno riuscite a coprire queste spese. Poi ovviamente dipende da voi: se vi fermate sempre nei ristoranti più eleganti o comprate souvenir a ogni angolo, spenderete di più. Ma vi assicuro che il Giappone offre opzioni per tutte le tasche: dallo street food a pochi yen fino ai locali stellati.
Io stesso, quando viaggio, alterno momenti “popolari” e momenti più raffinati. Ci sono sere in cui una cena veloce in un izakaya di quartiere mi dà più soddisfazione di un ristorante blasonato. Quello che conta è che non sarete mai obbligati a spendere più del necessario: la scelta è sempre vostra.
Pasti liberi e autentici
Uno degli aspetti che amo di più di GiappoTour è che i pasti sono totalmente liberi. Non ci sono ristoranti preimpostati per tutto il gruppo, e questo per me è fondamentale. Perché il Giappone va assaporato a modo vostro: c’è chi sogna di mangiare ramen ogni giorno, chi non vede l’ora di provare il sushi vero, chi vuole sperimentare piatti strani trovati per caso. A pranzo si fa di solito una pausa di 45 minuti o un’ora. Non pensate però di dover correre: in Giappone anche nei conbini trovate pasti buoni e veloci. Personalmente vi consiglio di provare almeno una volta un sushi da nastro trasportatore e un ramen in un locale piccolo, dove sentite davvero l’atmosfera giapponese.
A cena la libertà è ancora maggiore. Spesso ci si divide: alcuni restano con il tour leader, altri si organizzano in piccoli gruppi, qualcuno preferisce girare da solo. Io trovo bellissimo che ognuno possa vivere il proprio momento, e che poi il giorno dopo tutti abbiano una storia diversa da raccontare.
Come funzionano i voli
I GiappoTour partono sia da Roma Fiumicino che da Milano Malpensa, così da essere più comodi per chi arriva da diverse zone d’Italia. Per i nostri viaggi scegliamo sempre le migliori compagnie del mondo, come Emirates o ANA (All Nippon Airways), che garantiscono standard altissimi in termini di sicurezza e comfort.
Alcuni tour prevedono voli diretti, che vi portano in Giappone senza scali. In altri casi c’è un breve scalo intermedio, sempre ben organizzato, che non appesantisce il viaggio e permette di arrivare riposati. Non dovrete mai affrontare lunghi giri strani o coincidenze complicate: cerchiamo sempre le soluzioni più lineari e affidabili.
Una cosa che amo dei voli di gruppo è l’atmosfera che si crea già in aeroporto: al gate si inizia a chiacchierare, ci si guarda con curiosità, e il viaggio inizia ancor prima di salire a bordo.
Per i posti vale la regola che spiego sempre con chiarezza: facciamo richiesta di sistemare vicini chi viaggia insieme o chi è nello stesso gruppo, ma la decisione finale dipende sempre dalla compagnia aerea.
Libertà personale
Un punto che ci tengo a ribadire è che in GiappoTour non siete mai prigionieri del gruppo. Ci sono momenti collettivi, certo, ma c’è sempre spazio per la libertà. In alcuni quartieri l’accompagnatore vi porta a scoprire i punti principali, vi spiega come muovervi, e poi vi lascia tempo per esplorare da soli. È lì che ognuno mette la propria firma sul viaggio. È questo che rende GiappoTour unico: condividere senza rinunciare alla propria curiosità personale.
Il valore del gruppo
Anche se c’è libertà, non va dimenticato che il cuore di GiappoTour è il viaggio di gruppo. Questo significa che avrete sempre compagni con cui condividere risate, sorprese e scoperte. Per molti partecipanti questo è stato il valore aggiunto più grande: non solo vedere il Giappone, ma farlo insieme a persone che condividono la stessa passione. Io ho visto amicizie nascere tra sconosciuti già in aeroporto e trasformarsi in legami duraturi. Non è scontato, e capita spesso: quando si viaggia intensamente, giorno dopo giorno, si crea una complicità che difficilmente dimenticherete.
Conclusione
Alla fine, quello che voglio dirvi è semplice: GiappoTour è stato creato per rendere felici i viaggiatori. Non ci interessa riempire i posti a ogni costo: quello che ci interessa è che chi parte viva un’esperienza che ricorderà per tutta la vita. È un viaggio organizzato ma non rigido, di gruppo ma non chiuso, con molte cose da vedere ma non stancante. È un modo per scoprire il Giappone senza ansie, con la certezza di avere qualcuno accanto pronto ad aiutarvi, ma anche con la libertà di vivere a modo vostro.
Chi siamo
Marco Togni e Blueberry Travel
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).