Le donne con il velo e l’ingresso vietato a museo – il mio pensiero

Nel settembre 2008 ad una donna fu vietato l’ingresso in un museo dato che portava un velo islamico che copriva il suo viso.

Qua sotto il mio pensiero che è stato pubblicato sul quotidiano l’Adige.

Ha fatto molto scalpore negli scorsi giorni la notizia della turista che è stata allontanata da un museo a Venezia perché portava il niqab, il vestito di tradizione islamica che lascia scoperti solo gli occhi.
Dal 1975 in Italia vi è una legge che non consente di andare in luoghi pubblici con il volto coperto, ma credo che in un ottica di apertura verso le altre culture, credo bisognerebbe abolire o rivedere questa legge.
Ammetto che la prima volta che ho visto una donna portare un niqab sono rimasto abbastanza sorpreso ma comunque sono sempre rimasto rispettoso di questa tradizione. Focalizzandomi sulla questione della pubblica sicurezza di cui si è dibattuto sui media negli ultimi giorni, penso non vi siano grossi problemi se una persona indossa il niqab.
E’ ingiusto pensare che una persona possa essere un criminale solo perché indossa un tipo di abbigliamento, sopratutto perché a conti fatti finora non ci sono stati casi di criminali con in niqab. Non si sono mai sentite rapine in banca fatte con il niqab, e poche donne col velo sono state colte a rubare in un negozio; spesso invece i rapinatori hanno utilizzato occhiali da sole e cappellini per nascondere con successo la propria identità alle telecamere, e spesso donne italiane sono state filmate a rubare in negozi nascondendosi in borsa alcuni oggetti, ma nessuno ha mai proibito occhiali da sole, cappellini e borsette.
Per alcune donne indossare il niqab o un altro tipo di velo potrebbe essere un imposizione e non una scelta, ma bisognerebbe chiederlo direttamente a chi porta il velo. Temo che spesso negli italiani l’ipotesi che il velo possa essere un imposizione non sia un modo per cercare di difendere i diritti delle donne, ma sia più una scusa per non ammettere il razzismo che è in molte persone, e che porta a non voler accettare culture e tradizioni diverse dalla nostra.

Marco Togni

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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