Tenere il cane in appartamento

Molte persone rinunciano all’idea di prendere un cane solo perché vivono in un appartamento e temono di non riuscire a gestire l’animale, sia dal punto di vista dello spazio a disposizione, sia in termini di rapporti di buon vicinato. In realtà, basta mettere in atto alcuni accorgimenti per rendersi conto di quanto un cane possa vivere benissimo anche senza un giardino a disposizione, a patto di insegnarli alcune regole di buona condotta che gli permettano di convivere serenamente con la realtà di un condominio.

L’ingresso in una nuova casa

Sia che si abbia adottato un cucciolo sia che si tratti di un cane adulto, è fondamentale dare tempo all’animale per ambientarsi in uno spazio a lui sconosciuto: solitamente non occorre molto tempo prima che il nuovo entrato si abitui all’ambiente, tuttavia, in queste primissime fasi, è importante insegnarli alcune regole, come ad esempio i posti dove può avere libero accesso e quelli dove non deve stare (es. letto, divano..). Se si riesce in questa operazione, che comunque richiede pazienza e costanza, il cane imparerà perfettamente ciò che gli è concesso fare e ciò che non gli è permesso.
Un cane che entra per la prima volta in un appartamento ha bisogno del supporto morale e della presenza del padrone, fondamentale per rendergli la fase di ambientazione il più semplice possibile e non farlo sentire solo e sperduto.

Gli spazi

Se si ha un cane di grossa taglia è importante creargli almeno un ambiente confortevole dove possa rifugiarsi ogni volta che lo desideri e dove gli sia concesso stare quando viene lasciato solo. Basta anche una piccola stanza, attrezzata con una cuccia o brandina e qualche gioco, purché lo spazio sia commisurato alla grandezza del cane, e sia sufficientemente illuminato e areato, questo se si ha l’intenzione di chiudervi l’animale nel momento in cui lo si lascia da solo.
Qualche ulteriore accorgimento potrebbe riguardare eventuali oggetti fragili, possibilmente evitando che siano alla portata del cane, che giocando potrebbe inavvertitamente romperli.

L’importanza della routine

Chi prende un cane con se’ in appartamento pur sapendo che dovrà lasciarlo solo durante la giornata lavorativa, dovrebbe abituare fin da subito l’animale ad una determinata routine. Se si tratta di un cucciolo si può iniziare a lasciarlo solo qualche ora al giorno, aumentando gradualmente e verificando il suo atteggiamento quando lo si lascia e quando si rientra in casa. I cani amano avere una routine e se imparano che il padrone resta fuori casa quel tot di ore al giorno, probabilmente impareranno a convivere con il fatto di dover rimanere da soli. I comportamentalisti insistono sull’importanza dell’atteggiamento che deve assumere il padrone nel momento in cui si congeda dal cane, questo per evitare che l’animale dia troppo peso all’evento e percepisca il momentaneo distacco come un abbandono. Stessa cosa quando si fa rientro a casa, quando bisognerebbe evitare di fargli troppe feste, un gesto che non farebbe altro che evidenziare ancora di più il fatto che si è stati fuori casa.
La routine deve prevedere anche uscite regolari e pasti dati alla stessa ora.

Quando il cane abbaia

Se il proprio cane tende ad abbaiare e si avverte un certo malessere da parte dei vicini, è bene fare il possibile per individuare la causa di tale comportamento (noia, stress, rumori esterni ecc.), rivolgendosi se necessario ad un esperto, per capire come affrontare la situazione ed evitare il ripetersi continuativo del fenomeno. Se un cane abbaia saltuariamente durante le ore diurne, ciò non dovrebbe costituire un problema per nessuno, così come già stabilito da diverse sentenze. Il problema può sussistere quando l’abbaio diventa continuativo, ossessivo o si perpetra nelle ore notturne, nel qual caso è bene trovare una soluzione.

Dog-sitter

Chi vive in appartamento e lavora tutto il giorno senza poter rientrare nella pausa pranzo per portare fuori il cane, potrebbe valutare di avvalersi dell’aiuto di un dog-sitter, che oltre a tenere compagnia il cane, lo porterebbe fuori e provvederebbe alle sue necessità quotidiane. In ogni città si trovano moltissimi dog-sitter qualificati e appassionati che, proprio come una baby-sitter farebbe per un bambino, si prendono cura del vostro amico a quattro zampe nel migliore dei modi.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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