Stile di vita anti cancro

Sono in molti a sottovalutare il contributo di uno stile di vita sano in termini di prevenzione del tumore. Studi scientifici hanno dimostrato che adottare sane abitudini può evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre.

Un dato sorprendente riguarda il fatto che solo nel 5-8% dei casi il cancro è collegato alla genetica, mentre in più del 90% dei casi esso può essere attribuito ad uno stile di vita sbagliato. Questo significa che quello che facciamo per vivere, quello che mangiamo, il luogo dove lavoriamo e dove abitiamo possono influire notevolmente sulla possibilità di sviluppare un tumore. La buona notizia è che molto si può fare per cambiare uno stile di vita non corretto e garantirsi una buona salute nel corso degli anni.

Talvolta si è indotti a pensare che per prevenire una malattia simile occorra sottoporsi a costosi esami di screening: se da un lato è innegabile che tali esami permettano di monitorare eventuali situazioni a rischio (si pensi al pap test e alla mammografia), dall’altro occorre dire che una delle armi di prevenzione più potenti risiede proprio in un corretto stile di vita.

Cancro e DNA

In termini molto elementari, il cancro è definito come il verificarsi di una mutazione nel DNA di una cellula, mutazione che porta la cellula a svilupparsi incontrollatamente. I fattori che possono danneggiare il DNA includono specie reattive dell’ossigeno (ROS) che si creano durante i normali processi di metabolismo, un’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti, ai raggi X e ad alcune sostanze chimiche ambientali, quali il cloruro di vinile, il perossido di idrogeno e gli idrocarburi policiclici derivanti da catrame e fuliggine. Tutti questi fattori possono causare rotture o mutazioni al DNA.
In un corpo sano, gran parte del danno che si verifica al DNA viene rapidamente riconosciuto e riparato. Tuttavia, quando il danno diventa troppo grave, o carenze nutrizionali indeboliscono i sistemi di riparazione del corpo, le mutazioni nel DNA possono portare alla formazione di tumori.
Dal momento che il danno può verificarsi in qualsiasi punto della sequenza del DNA, le proteine ​​e i processi interessati variano notevolmente, pertanto gli approcci preventivi di controllo del cancro devono mettere in gioco una vasta gamma di meccanismi di protezione complementari.
Da una ricerca del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro, una revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione e tumori cui hanno partecipato oltre 150 ricercatori, è emersa una sorta di decalogo che fornisce le linee guida per un corretto stile di vita anti-cancro. Ecco i punti salienti:

Il giusto peso

Un peso corporeo in linea con l’altezza e l’età è indice di salute generale. Per sapere se il proprio peso è accettabile, si può calcolare facilmente il proprio indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l’altezza in metri elevata al quadrato), che dovrebbe rimanere verso il basso dell’intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l’Organizzazione mondiale della sanità).

Una corretta alimentazione

Uno dei punti più importanti nel determinate uno stile di vita anti-cancro è sicuramente l’alimentazione. Gli studiosi concordano nel affermare che molti cibi in commercio contengono sostanze potenzialmente cancerogene e altamente dannose.
In generale, sono da evitare gli alimenti troppo calorici o ricchi di grassi saturi, oltre a tutti i prodotti industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati. Per chi proprio non ne potesse fare a meno, il consiglio è quello di limitarsi il più possibile nelle quantità e nella frequenza di consumo.

  • Da evitare anche le bevande gassate e zuccherate, in quanto forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.
  • Via libera a frutta, verdura e cereali non industrialmente raffinati. Gli esperti raccomandano di consumare almeno cinque porzioni al giorno di frutta o verdura.
  • Limitare il consumo di carni rosse (carni ovine, suine e bovine), possibilmente evitando di superare i 500 grammi alla settimana. Le carni conservate (carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel) sarebbero invece da evitare del tutto.
  • Limitare (o meglio ancora evitare) il consumo di bevande alcoliche, circoscrivendole ai pasti.
  • Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale. Se si consuma cereali o legumi, assicurarsi del loro buono stato di conservazione, in quanto soggetti a muffe.
  • I nutrienti essenziali andrebbero assunti attraverso il cibo e non sotto forma di supplementi alimentari.

Fumo e droghe

Nemico numero 1 della nostra salute, il fumo andrebbe bandito senza eccezioni.
I danni della sigaretta sono noti a tutti e nonostante c’è chi si ostini a sostenere che non vi sia correlazione tra sigarette e tumori, il cancro al polmone sarebbe una malattia quasi inesistente se nessuno fumasse. Smettere di fumare è il primo passo verso la longevità. Smettendo di fumare si evita non solo il cancro ai polmoni, ma anche il cancro della bocca, alla vescica, allo stomaco e varie malattie respiratorie.
Inutile sottolineare il danno al nostro organismo dall’assunzione di droghe e sostanze anabolizzanti, che provocano alterazioni ormonali che possono facilitare lo sviluppo di alcune forme di cancro.

Sole

Un’esposizione al sole senza le adeguate cautele è il modo migliore per compromettere la salute del nostro organo più esteso, ossia la pelle. Oltre all’invecchiamento precoce, un’esposizione eccessiva ai raggi solari favorisce l’insorgere di melanomi e altri tumori maligni della cute. Particolare attenzione va prestata da parte dei soggetti con fototipo a rischio e bambini.

Rapporti a rischio

Alcune forme di tumore hanno un’origine infettiva: virus e batteri sono potenzialmente responsabili di alcuni tipi di infiammazioni croniche che, col tempo, possono evolvere in forme tumorali. In particolare è bene evitare i rapporti sessuali non protetti, attraverso cui possono diffondersi virus pericolosi come il famigerato HPV, il principale fattore causale del carcinoma della cervice, l’HIV e il virus dell’epatite C, che può indurre la comparsa di carcinomi del fegato.

Attività fisica

Una moderata attività fisica su base quotidiana è l’ideale per tenere alla larga malesseri e malattie. Basterebbe una camminata a passo veloce per mezz’ora al giorno o, per i più intraprendenti, un’attività aerobica più intensa come la corsa o uno sport all’aria aperta, almeno due o tre volte a settimana.
Purtroppo molte persone, reduci da giornate di lavoro stressanti, dedicano il proprio tempo libero ad attività troppo sedentarie e nemiche della buona salute.
Uno studio pubblicato negli Archives of Internal Medicine ha mostrato che gli uomini sopra i 65 anni che si impegnano in almeno tre ore di intensa attività fisica a settimana (come la corsa, la bicicletta o il nuoto) vanno incontro ad un rischio inferiore di quasi il 70% di sviluppare il cancro della prostata avanzato e di morte per la malattia.

L’esercizio fisico regolare provoca una diminuzione del fattore di crescita delle cellule cancerogene in alcuni tipi di tumore, come appunto il tumore della prostata. Per le donne, l’attività fisica produce effetti dimostrabili sui livelli di estrogeni nei soggetti in pre e post-menopausa, estrogeni che sono ben noti per essere potenzialmente attivatori di crescita delle cellule tumorali.

Un’eccessiva dose di stress influisce negativamente sulla resistenza alla crescita del tumore; al contrario, facendo attività fisica vengono rilasciati alcuni ormoni di riduzione dello stress, come i corticosteroidi o le catecolamine, in grado di modulare la capacità delle cellule immunitarie di uccidere le cellule tumorali.

Sette passi verso la prevenzione del cancro

  1. Evitare fumo e droghe
  2. Evitare un’ eccessiva esposizione al sole
  3. Adottare un regime alimentare corretto, con abbondanza di frutta e verdura
  4. Evitare cibi troppo calorici, grassi, fritti, confezionati e in particolare i salumi con additivi a base di nitrato
  5. Assicurarsi che la propria dieta contenga adeguate quantità di acido folico e selenio
  6. Fare attività fisica
  7. Dormire almeno 8 ore per notte
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).