Come scoprire le bugie

Molte persone dichiarano che una delle cose che tollerano di meno sono le bugie. Se da un lato esistono “perfetti bugiardi” in grado di mentire senza farsi scoprire, dall’altro è piuttosto facile capire quando qualcuno ci sta mentendo, e questo grazie ad alcuni segnali trasmessi dal nostro corpo che, se saputi interpretare, possono smascherare anche le bugie più innocenti.

Molti studiosi hanno rilevato come vi sia una stretta connessione tra il linguaggio del nostro corpo e l’onestà di quanto stiamo affermando, come a voler dire che il corpo dice sempre la verità.
Al di là dei rapporti personali di tipo affettivo, dove le bugie finiscono per creare dissapori e litigi, imparare a riconoscere un bugiardo può essere di grande aiuto anche in altre situazioni, ad esempio per evitare di essere raggirati da truffatori o persone poco serie.

Smascherare le bugie è diventato persino un lavoro, soprattutto in ambito giudiziario, un supporto per coloro che devono determinare la colpevolezza di potenziali criminali. Va però detto che non tutti i bugiardi mentono allo stesso modo e alcuni sono talmente bravi a farlo che il loro corpo non li tradisce. Di fatto non esiste alcun dispositivo tecnologico che possa affermare con certezza assoluta quando una persona mente.
Ciononostante, può essere utile imparare a diventare smascheratori di menzogne, basta solo applicare alcuni consigli e imparare a leggere le piccole espressioni del viso e del corpo che la maggior parte delle persone non si accorgono di mettere in atto. Con un po’ di pratica i risultati non si faranno attendere!

Viso e occhi

A rivelare quando una persona sta mentendo sono soprattutto le cosiddette micro-espressioni facciali che lampeggiano sul volto di una persona per una frazione di secondo, rivelandone le vere emozioni.
Normalmente una persona che mente tende ad aggrottare o comunque muovere le sopracciglia in maniera evidente, creando delle piccole rughe di espressione che ne lasciano trasparire l’emozione.
Un altro segno è ravvisabile a livello del naso: le persone tendono a toccarsi il naso più frequentemente quando non stanno dicendo la verità, probabilmente in risposta ad una scarica di adrenalina che fa affluire più sangue ai capillari nel naso, provocando prurito.
Analogo movimento riguarda la bocca: una persona che sta mentendo tende a portare le mani vicino alla bocca, quasi a voler coprire le bugie che sta dicendo. Se la bocca e le labbra appaiono tese, può essere un sintomo di stress.
Anche i movimenti oculari sono molto importanti: quando siamo in procinto di ricordare dei dettagli, i nostri occhi si muovono verso sinistra se siamo destri, mentre quando stiamo inventando qualcosa, gli occhi si muovono verso destra. Situazione inversa, quando si tratta di mancini. Altri segni indicatori di menzogne: sbattere le palpebre più frequentemente, sfregarsi gli occhi, portare mani o dita verso gli occhi.
Contrariamente alla credenza popolare, un bugiardo non sempre evita il contatto visivo: molti abili bugiardi sanno mantenere lo sguardo verso il loro interlocutore; è stato infatti dimostrato che alcuni bugiardi tendono ad aumentare il livello di contatto visivo in risposta al fatto che sanno quanto questo aspetto li possa aiutare a non essere smascherati.

Corpo

La sudorazione è uno dei primi segnali da rilevare: le persone tendono a sudare di più quando mentono, anche se, preso da solo , questo elemento non basta certo a determinare se siamo di fronte a qualcuno che ci sta mentendo. Alcune persone possono sudare molto di più magari a causa di nervosismo o timidezza. Qualora invece ad un’eccessiva sudorazione si abbinino altri segnali come le espressioni facciali precedentemente elencate oppure difficoltà a deglutire e tendenza ad arrossire, ci sono ottime probabilità che stiamo avendo a che fare con una persona poco sincera.
Un altro fattore da considerare è la cosiddetta incongruenza tra il movimento della testa e ciò che si sta dicendo: se la testa sta annuendo o scuotendo come ad esprimere opposizione e ciò contrasta con il senso del discorso, questo può essere un forte indizio di menzogna.
A meno che si tratti di un bugiardo con grande esperienza, è assai facile cadere in questo tipo di contraddizione.
Un altro segno che qualcuno sta mentendo è manifestare agitazione, sia esclusivamente con il proprio corpo sia in rapporto ad oggetti circostanti. L’agitazione è il risultato dell’energia nervosa prodotta dalla paura di essere scoperti.
Altri fattori riguardano la posizione del corpo: quando una persona sta dicendo la verità o non ha nulla da nascondere, tende spontaneamente ad avvicinarsi all’interlocutore, mentre il bugiardo tende ad allontanarsi, anche se potrebbe più semplicemente essere sintomo di antipatia o disinteresse.
Nelle persone che raccontano la verità, i movimenti della testa e i gesti del corpo tendono a rispecchiare quelli di coloro che hanno di fronte. Una persona che tenta di ingannare può essere riluttante a questa sorta di emulazione spontanea, pertanto quando si nota una differenza tra il proprio atteggiamento e quello di chi ci sta di fronte occorre prestare molta attenzione, cercando di carpire ulteriori segnali che possano farci capire l’onestà della persona.
Altri segnali riguardano la respirazione. Un bugiardo tende a respirare più velocemente e la bocca può apparire secca. Ancora una volta, questo è dovuto al fatto che stanno sottoponendo il loro corpo allo stress, che induce il cuore a battere più velocemente e polmoni a richiedere più aria.
Alcuni piccoli gesti come mettere le mani tra i capelli, sistemare la cravatta o giocherellare con un polsino della camicia sono segnali da non sottovalutare.

Voce e linguaggio

Occorre prestare molta attenzione alla voce della persona, che può essere un buon indicatore di menzogna: un cambio repentino nella velocità o nel tono è un forte segnale di stress.
Oppure si potrebbe notare un’attenzione esagerata ai dettagli: a volte i bugiardi tendono a dilungarsi su dettagli insignificanti o non attinenti al discorso, questo in risposta ad uno stato di nervosismo oppure con l’intento di indurre a tutti i costi l’interlocutore a credere alla loro versione. I sospetti dovrebbero dunque nascere quando le informazioni in merito ad un argomento hanno poco a che fare con l’argomento in sé. In questo caso l’eccessiva e ingiustificata quantità di informazioni serve solo a distogliere l’attenzione dalla bugia in favore di quella piccola parte della storia che si sa essere vera. Un esempio: una persona che mente sul luogo dove è stata, tende a fornire informazioni non necessarie su altri aspetti, evitando invece quelle informazioni oggettive come il tempo atmosferico o le persone presenti in quel determinato luogo.
La velocità con cui un bugiardo fornisce risposte a domande che gli vengono poste è un sintomo non trascurabile: molte volte i bugiardi hanno già fatto alcune prove su come rispondere, pertanto una risposta troppo veloce ed impulsiva potrebbe essere un forte segnale dell’ansia di voler dimostrare di star dicendo la verità. Anche l’esatto opposto potrebbe rivelare che una persona sta mentendo: le bugie richiedono una sorta di rapida revisione mentale che eviti al bugiardo di cadere in possibili contraddizioni. Quando una risposta tarda troppo ad arrivare, è bene mettersi in allerta.
Anche alcune espressioni verbali possono fornire indizi su menzogne, ad esempio: ripetere le stesse parole esatte quando si risponde a una domanda, prendere tempo prima di una risposta con frasi tipo “bella domanda” oppure “la risposta non è così semplice” o ancora “dipende cosa intendi per”, utilizzare umorismo e sarcasmo in maniera eccessiva ecc.

Considerazioni finali

Tutti i segni finora esaminati non garantiscono al 100% che ci troviamo di fronte ad un bugiardo, perché molto spesso sono sintomi legati ad una situazione di disagio o nervosismo che non necessariamente ha a che fare con le bugie. Nei limiti del buon senso occorre dunque osservare la situazione nel suo contesto e nella sua interezza, cercando di trarne un quadro di insieme che, si faccia attenzione, costituisce pur sempre un indizio, non una prova.
Nessuno ha il potere di smascherare con certezza ogni singola bugia che gli viene detta, ma conoscere quei segnali che si nascondono dietro ad una menzogna può essere un’arma efficace per evitare di prendere abbagli o permettere a qualcuno di approfittarsi della nostra buona fede.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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