Quale hard disk comprare

n tempo, l’unica soluzione per far fronte alla necessità di spazio aggiuntivo per l’archiviazione dati, era quella di affidarsi ad un hard disk interno al computer o addirittura sostituire quest’ultimo con un nuovo computer più capiente. Oggi, grazie ai sistemi di connessione USB 2.0 e USB 3.0, si hanno nuovi dispositivi più veloci, portatili, flessibili e compatibili con ogni tipo di computer e sistema operativo.

Perché acquistare un hard disk?

Ora che la tecnologia ha invaso le nostre case nelle più svariate forme, ci ritroviamo spesso con un accumulo di materiale multimediale, sia esso costituito da foto, documenti, musica, video ecc. In ambito fotografico, l’avvento del digitale ha mandato in pensione vecchi rullini e foto stampate, con la conseguenza di ritrovarsi ad avere computer pieni di file di immagine e di dover fronteggiare il problema della loro archiviazione. Stesso discorso per gli amanti di musica e film.

Lasciare file e documenti ingombranti sul proprio computer senza eseguire mai un backup è una scelta assai rischiosa: in caso di danni al computer, il rischio è quello di perdere definitivamente il proprio materiale. Per ovviare a tutto questo, è sufficiente acquistare un piccolo e poco ingombrante hard disk esterno, dove poter trasferire tutti i propri file, senza pericolo di perderli o di occupare eccessiva memoria del computer.

Dischi esterni o portatili?

I dispositivi di archiviazione esterni offrono prestazioni elevate e garanzie in termini di sicurezza dati e capacità, mentre i dischi portatili sono connotati da dimensioni ridotte, leggerezza e flessibilità, perfetti per gli utenti mobile. Entrambe le tipologie si avvalgono di connessioni USB, senza pertanto dover dipendere da altri tipi di alimentazione e presentano non pochi vantaggi in termini di ridotta rumorosità e rischio surriscaldamento.
Per capirsi, i dispositivi di archiviazione “esterni” sono quegli hard disk che vanno messi a fianco al computer fisso e non vanno spostati più di tanto, mentre gli hard disk “portatili” sono grandi poco più di un telefono cellulare e si possono portare ovunque mettendoli nella borsa del computer portatile ad esempio.

Tipologie a confronto: SSD vs HDD

Esistono due tipologie di hard disk esterni: le unità a stato solido (SSD) e le unità a disco rigido (HDD). Le unità a stato solido sfruttano una memoria a stato solido, come ad esempio la memoria flash, per archiviare i dati in maniera estremamente veloce, ma purtroppo risultano piuttosto costose, mentre le unità a disco rigido, chiamate semplicemente hard disk, sono dispositivi di tipo magnetico, che utilizzano uno o più dischi magnetizzati per l’archiviazione dei dati. Benché tre volte più costose rispetto alle HDD, le SSD sono tuttavia più sicure in quanto prive di parti mobili, anche se le HDD restano un’ottima scelta, a patto di maneggiarle con cura, soprattutto durante la fase di trasferimento dei file.

Capacità

Se si devono archiviare per lo più file di testo e fogli di calcolo può essere sufficiente un dispositivo da 250GB o 320GB. Nel caso in cui invece si abbia a che fare con una grande quantità di file musicali, video e film, meglio rivolgersi a unità più capienti, ad esempio quelle da 1TB o 2TB.

Sicurezza

Alcune unità agiscono esclusivamente come “scatole di immagazzinaggio“, contengono dati e nulla più, mentre altre vantano anche sistemi di sicurezza, attraverso backup automatici e recupero file. Queste caratteristiche generalmente hanno un costo, pertanto è opportuno valutare se valga la pena investire su un prodotto che offra garanzie di sicurezza o se sia sufficiente che archivi i dati.
Personalmente consiglio di utilizzare un comune hard disk al quale abbinare i tanti software di backup o di criptazione che si trovano su internet. Sconsiglio di utilizzare i programmi già inclusi quando si acquista un hard disk perché non sempre si rivelano poi essere software all’altezza della situazione.

Velocità

Quando si parla di velocità ci si riferisce alla velocità di lettura e scrittura dei file. La maggior parte degli hard disk hanno connettori USB 2.0 o USB 3.0 o eSATA.
L’interfaccia eSATA è più veloce della USB 2.0, ma in genere richiede una fonte di alimentazione esterna, quindi occorrerà collegare l’unità ad una presa di corrente o al computer. L’eSATA è un’ottima scelta nel caso di trasferimento di file di grosse dimensioni, come ad esempio i film.
Se possibile fate installare sul vostro computer una porta USB 3.0 che consente trasferimenti di file molto veloci.

Utente privato o impresa?

Se sei un utente privato, una semplice unità esterna di archiviazione sarà più che sufficiente, ma sei hai un’impresa e disponi di più computer, vale la pena adottare un NAS (Network Attached Storage) ossia un dispositivo collegato ad una rete di computer, che permette di condividere un disco di archiviazione tra più utenti e di effettuare il backup di più computer.

Un consiglio prezioso

Se scegli di eseguire un backup adesso, ti costerà molto meno che affidarti ad una società che recuperi i tuoi dati persi in un secondo momento. E pagare una società per recuperare i tuoi dati persi non ti garantisce di poterli recuperare tutti.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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