Come imparare l’inglese

Imparare a parlare l’inglese è il primo passo per comunicare nei numerosi ambienti multietnici di tutto il mondo, sia in ambito lavorativo che personale.
Si parla spesso di quanto sia importante studiare l’inglese, specialmente considerando le opportunità di carriera che esso prospetta. In un periodo di crisi occupazionale come quello attuale, è fondamentale avere una carta in più da giocare nel mondo del lavoro, e questa carta è certamente la conoscenza della lingua inglese.

Grazie alla tecnologia e alle infinite risorse online è oggi possibile imparare e migliorare la propria conoscenza dell’inglese senza dover spendere soldi in costosi corsi di lingua.
Le quattro aree principali che coinvolgono l’apprendimento di una lingua straniera sono: lettura, scrittura, conversazione e ascolto.

Imparare l’inglese da autodidatti: si può?

Internet ha aumentato notevolmente le opportunità per reperire con facilità il materiale di studio.
Tuttavia, specie se si è alle primissime armi, è consigliabile farsi seguire da un insegnante, sia che si tratti di lezioni a distanza, sia che si tratti di una scuola vera e propria.
Chi però non si potesse permettere un tutor, può comunque trarre grandi benefici dalle numerose risorse disponibili gratuitamente su internet oppure mettendo in pratica alcuni facili consigli, come ad esempio quello di memorizzare i testi delle canzoni inglesi preferite: a forza di ripeterli, si arricchirà facilmente il proprio vocabolario. Allo stesso modo, si può approfittare dei DVD che si possiedono a casa per riguardare il proprio film americano o inglese preferito, questa volta in lingua originale, con l’aiuto dei sottotitoli (ancora meglio se in inglese anch’essi). Se a questo esercizio si aggiunge quello di ricopiare i sottotitoli su un foglio e ripetete le frasi più e più volte, si familiarizzerà ancor di più con nuovi termini ed espressioni.
Qualunque sia la tipologia di esercizio fai-da-te scelto, l’importante è avere costanza. Imparare una lingua straniera non è diverso da imparare a suonare uno strumento musicale: sono più efficaci quindici minuti al giorno piuttosto che cinque ore tutte concentrate in un unico giorno e poi niente per un mese.

Il primo passo: trovare la motivazione

Imparare l’inglese può essere un percorso lungo e talvolta frustrante, motivo per il quale avere una solida motivazione è molto importante.
Il primo modo per trovare la giusta motivazione è stabilire un obiettivo e visualizzarlo nel dettaglio, scrivendo nero su bianco i motivi per i quali si vuole imparare l’inglese. E’ altresì importante che l’obiettivo non sia troppo vago (ad esempio “parlare bene l’inglese”), ma che al contrario definisca con precisione ciò cui si ambisce (ad esempio “imparare l’inglese commerciale”, oppure “arrivare a saper leggere un racconto in inglese”).
Durante il percorso per raggiungere l’obiettivo è facile sentirsi stanchi o demotivati: è importante accettare questi momenti e non imporsi di voler ottenere tutto e subito.
Se non si dispone di una motivazione forte (ad esempio dover sostenere un esame) occorre dunque crearsela, fissandosi una meta (ad esempio essere in grado di guardare un film in inglese senza sottotitoli) e dandosi inoltre un limite di tempo per raggiungerla (ad esempio due mesi).
Una volta fissato l’obiettivo e il lasso di tempo per raggiungerlo, occorre decidere quanto tempo dedicarvi ogni giorno. Non importa se sia mezzora o due ore al giorno, la cosa importante è la costanza.

Internet, una risorsa preziosa

Se una volta trovare del materiale per praticare la lingua era decisamente difficile, oggi, grazie a internet, tutto è decisamente più semplice e a portata di mano. La rete è una fonte praticamente inesauribile da cui attingere, soprattutto considerando che il web parla praticamente solo inglese e che in rete si possono trovare materiali relativi ai più svariati interessi.
Internet offre davvero innumerevoli risorse ideali per chi voglia migliorare le proprie abilità linguistiche. Da Wikipedia a siti specifici dedicati agli argomenti più disparati, passando per quelli pensati per coloro che vogliono imparare l’inglese e caratterizzati da testi elementari di facile comprensione.
YouTube è una grande risorsa per apprendere l’inglese: esistono centinaia di video dedicati agli studenti, video che vengono costantemente aggiornati e servono per ampliare il vocabolario e la grammatica. Vanno bene anche altri tipi di video, purché siano in inglese e trattino un argomento di interesse. L’ideale è iniziare con video che abbiano didascalie in modo da poter leggere contemporaneamente all’ascolto. Molti video musicali visualizzano anche i testi, rendendo più facile seguire la musica e tenere il passo con la canzone.

Per iniziare

Anche coloro che si stanno avvicinando all’inglese per la prima volta, saranno certamente a conoscenza di alcune parole o espressioni di uso comune, questo perché l’inglese si è ormai insinuato nella lingua italiana, basti pensare a tutte quelle parole utilizzate ormai anche dai più piccoli, molte delle quali appartenenti all’ambito tecnologico (download, social network ecc.). L’italiano ha di fatto preso in prestito molti vocaboli dalla lingua inglese e certe frasi sono di dominio pubblico.

Un buon punto di partenza potrebbe essere quello di approfondire quel poco che già si conosce (ad esempio “How are you?”) per poi risalire alla grammatica.

La grammatica

Il fondamento di ogni lingua è la grammatica. Indipendentemente dal metodo scelto per imparare o migliorare l’inglese, è consigliabile procurarsi un testo di grammatica inglese, da poter consultare ogni volta che si hanno dei dubbi. Non è obbligatorio studiarlo capitolo dopo capitolo, basta imparare le regole che si pensa possano essere utili in quel determinato momento, magari per comprendere il passaggio di un libro o di un film.

Allenare la conversazione

Non esiste metodo migliore che parlare, parlare il più possibile, meglio ancora se con una persona madrelingua: ci si può rivolgere ad una scuola che privilegi il metodo della conversazione, oppure cercare qualcuno che sia disposto a parlarci in inglese via Skype e persino a costo zero: a tal proposito basta fare un po’ di ricerca online per scoprire quante persone siano disposte a scambiare gratuitamente lezioni di lingua virtuali. Iscrivendosi a siti come My Language Exchange, si possono trovare molte persone disposte ad insegnare e imparare qualsiasi lingua. Anche le chat sono uno strumento molto importante per fissare le parole e le strutture grammaticali nella memoria.

In alternativa, ci si può unire ad un gruppo di persone che si ritrovano per conversare. Se ha disponibilità di un’università o una scuola di lingue in zona, ci sono ottime probabilità che ospitino delle associazioni cui poter aderire e dove incontrare altre persone che desiderano migliorare le loro abilità linguistiche.

La terza via è quella di recarsi all’estero il più possibile: solo così si può familiarizzare davvero con la pronuncia corretta delle parole. Se si decide di soggiornare all’estero per qualche tempo, meglio assicurarsi di avere una conoscenza di base dell’inglese, in mancanza della quale potrebbe davvero rivelarsi difficile capire e farsi capire.

L’ascolto

La lingua inglese presenta una grammatica per certi versi più semplice rispetto a lingue di matrice latina come l’italiano e il francese. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dal divario notevole tra l’inglese che si legge e quello che si sente parlare. Basta un viaggio in Inghilterra per rendersi conto di quanto sia difficile afferrare il senso di quanto viene detto, anche per coloro che possiedono una buona conoscenza di base della lingua. Questo perché l’inglese presta il fianco ad una pronuncia spesso difficile da comprendere per i non madrelingua. A differenza di molte lingue germaniche e romanze, le lettere inglesi non necessariamente sono correlate ad un suono specifico: ecco perché l’inglese è considerata una delle lingue più difficili da imparare. Le vocali (e anche alcune consonanti) possono avere due o tre suoni, a seconda della parola. Ad esempio, la “A” viene pronunciata diversamente nelle parole: father, path e say.

Come superare l’ostacolo? Un buon aiuto può arrivare da internet: basta guardare filmati in lingua inglese, magari con i sottotitoli, le prime volte, per poi passare alla visione senza sottotitoli, che impone uno sforzo ancora più grande e, come tale, ancora più utile.

Per rendere l’esercizio più efficace e produttivo è bene disporre di materiale che si possa rivedere più volte, magari per riprendere quei passaggi che si ha maggior difficoltà a comprendere: vanno benissimo i DVD che ognuno di noi ha in casa, in quanto danno sempre la possibilità di vedere il film in lingua inglese.

Altro esercizio per allenare l’orecchio è quello di ascoltare musica in inglese, scaricando magari il testo della canzone, per sforzarsi di comprendere come le parole vengano pronunciate.
Per coloro che possiedono una conoscenza di base della lingua, un’ottima idea è quella di passare almeno un’ora al giorno ascoltando le news e i programmi della BBC: all’inizio potrà sembrare difficile capire, ma con un po’ di costanza, ci si abituerà all’accento.

Naturalmente nulla è meglio di una full immersion in un ambiente dove si parla esclusivamente inglese: l’unico modo è quello di soggiornare all’estero, ancora meglio se presso una famiglia che sia disposta a dare vitto e alloggio in cambio di qualche aiuto domestico: in rete esistono numerosi siti dedicati a coloro che vogliono viaggiare come ragazzi/e alla pari.

La lettura

Leggere materiale in inglese è un esercizio utile per familiarizzare con la grammatica e la sintassi della lingua: non è necessario acquistare costosi libri in inglese, basta al contrario utilizzare le infinite risorse in internet, dedicandosi alla lettura di siti web, forum, e-book ecc.

Un’altra alternativa a costo zero è rappresentata dalla biblioteca, utile quando non si ha un accesso internet o semplicemente non si più voglia di fissare uno schermo. In questo senso va detto che i libri sono validi tanto quanto Internet per l’apprendimento.

Per chi ha poca familiarità con la lingua inglese, è opportuno iniziare con libri per bambini, più facili e brevi e pensati per chi possiede una capacità di attenzione limitata.

Quando ci si dedica alla lettura in inglese, fare sempre in modo di avere un dizionario, in modo da tradurre ogni nuova parola che si incontra, magari annotandola su un quaderno.

Per un approccio intensivo, leggere per almeno due o tre ore al giorno, il tempo necessario per crearsi un vocabolario e imparare frasi, espressioni e strutture grammaticali. Provare a leggere ad alta voce, per fissare ciò che si impara e migliorare la pronuncia.
Più si legge, più si migliora il proprio vocabolario e la conoscenza della grammatica e dei suoi costrutti.
Da provare il cosiddetto ‘metodo del pappagallo’, che consiste nell’ascoltare e ripetere più volte possibile una frase, in modo che entri a far parte del vocabolario.

La scrittura

Trovare un “amico di penna” di un paese di lingua inglese può essere un’avventura divertente ed estremamente utile: oltre che per migliorare le proprie abilità linguistiche, sarà un ottimo modo per conoscere qualcosa di più sulla cultura di un paese straniero. Siti come Students of the World e PenPal World sono buone risorse online per trovare un amico di penna.

In alternativa, provare a tenere un diario, in cui scrivere qualcosa in inglese ogni giorno, anche frasi semplici. Questo diario può assumere diverse forme: può trattarsi di un diario dedicato alle riflessioni, oppure un luogo dove scrivere canzoni, poesie e citazioni in inglese che ci piacciono particolarmente.

La scrittura fornisce una buona occasione per rivedere le parole che si sono imparate in passato e dà il tempo necessario per pensare a come scrivere una frase in modo corretto.
Se si ha la fortuna di conoscere qualche madrelingua inglese, si potrebbe chiedere di controllare i propri lavori scritti. In alternativa ci si può rivolgere a forum e siti dedicati agli scambi linguistici, tenendo sempre a mente che un madrelingua non è un insegnante, e pertanto potrebbe non essere in grado di spiegare le regole grammaticali.

Affidarsi ad un insegnante

Un’opzione sempre valida e scelta da molte persone alle prese con l’apprendimento dell’inglese è rappresentata dall’affidarsi ad un insegnante, possibilmente madrelingua, una risorsa preziosa cui poter fare domande e che è in grado di insegnare la lingua a qualsiasi livello, fornendo materiale di studio adeguato e consigliando sulle attività più adatte per migliorare le proprie abilità linguistiche.

Solo perché qualcuno è in grado di parlare la lingua non significa che possa essere un buon insegnante: il docente migliore è dunque qualcuno che stia effettivamente insegnando e che abbia sufficiente esperienza nel tutoraggio.

I podcast

Con il termine podcasting si indica un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti, detti appunto podcast, di solito in formato audio, utilizzando un programma gratuito chiamato feed reader. Tali file possono essere ascoltati sul proprio PC o su un lettore mp3 in qualsiasi momento. Un altro vantaggio dei podcast è che essi non sono legati ad un sistema operativo specifico, al contrario, possono essere consultati e scaricati facilmente con qualsiasi sistema operativo.
Un ottimo modo per imparare l’inglese è quello di utilizzare i podcast: sia sull’App Store di Apple che sul Google Play di Google si possono trovare ottimi podcast con trascrizioni da poter ascoltare in qualunque momento. Collegandosi al portale del British Council, è possibile scaricare podcast di livello base con le relative trascrizioni e una serie di esercizi relativi agli ascolti.
Per coloro che possiedono già un buon livello e desiderano solo migliorare il proprio inglese, la soluzione ideale sono i podcast di ESL Podcast e i VOA Learning English Audio, i quali sono divisi per canali, in cui ognuno può trovare ciò che gli interessa di più.

Consigli per affinare il proprio inglese

Una volta raggiunto un buon livello linguistico, il passo successivo è quello di imparare a padroneggiare la lingua. Ecco come.

  • Tenere sempre a mente la pronuncia corretta. Vi sono parole che possono essere pronunciate in più di un modo (ad esempio “either”), mentre altre che prevedono un unico modo di pronunciarle correttamente. Nel caso si abbiano dei dubbi, si può consultare il dizionario, che riporta sempre la pronuncia giusta.
  • Non tutto ciò che si legge è perfetto, ma la maggior parte delle opere stampate vengono accuratamente controllate e sono da preferire ad altri tipi di risorse. Al contrario, gli articoli su Internet hanno maggiori probabilità di contenere errori, in quanto non vengono controllati con la stessa attenzione che si riserva alle opere scritte.
  • Leggere ad alta voce con la giusta intonazione, un modo per interpretare al meglio la struttura delle frasi e migliorare il proprio modo di parlare, soprattutto se si tende ad esitare mentre si parla.
  • Arricchire quotidianamente il proprio vocabolario: la lettura espone ad una gamma molto più ampia di parole rispetto ad una conversazione.
  • Un esercizio che per molti potrebbe risultare imbarazzante, ma che in realtà è utilissimo, è quello di registrare la propria voce mentre si parla in inglese: solo così si può prendere una visione oggettiva della propria pronuncia e della scioltezza e la correttezza con cui si articolano le frasi.
  • Fare pratica coi giochi di parole come cruciverba, scarabeo ecc.
  • Allenarsi a scrivere o parlare in modo diverso a seconda del pubblico, provando ad immaginare di rivolgersi a bambini, oppure a professionisti ecc.
  • Quando si scrive in inglese, ricordarsi di curare l’ortografia, l’organizzazione logica e la chiarezza dei contenuti. Una maggiore attenzione all’inglese scritto aiuterà a migliorare anche quello parlato.
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).