Dieta per la gastrite

Iniziamo con il definire che la gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica che porta ad avere continui bruciori, attacchi di acidità o di vomito, oppure nausea nonché continui crampi allo stomaco.

La gastrite può essere cronica e quindi va curata direttamente rivolgendosi al medico che saprà consigliarvi le giuste terapie. Ma se è in forma lieve può comportare solo un po’ di sacrificio a tavola e tanto riposo.
Infatti una delle cause della gastrite è proprio l’alimentazione e quindi una serie di brutte abitudini che è il caso di debellare come: l’abuso di alcol, un’alimentazione troppo speziata e piccante, il consumo di cibi che irritano la mucosa gastrica. Spesso anche le medicine possono favorire la gastrite, per esempio se abusiamo di aspirine o prodotti simili la mucosa gastrica ne potrebbe soffrire. Anche l’abuso di tabacco è da considerare come una causa del comparire della gastrite.

Io non sono un medico ed ovviamente questi sono solo appunti vari. Vi sconsiglio di affidarvi unicamente ad internet per quanto riguarda la vostra salute (a meno che non si tratti di pareri di medici), ed affidatevi invece al vostro medico.

Che dieta fare

In primo luogo quando si soffre di gastrite è bene evitare tutti quei cibi che la gastrite la creano così da non fare infiammare ancora di più la mucosa. Fare una giusta dieta quindi aiuta ad eliminare il problema nelle forme lievi e contribuisce alla guarigione nelle forme croniche. Infatti nelle forme croniche oltre alla dieta specifica si cono anche medicinali da dover prendere per fronteggiare il problema. Questi antibiotici favoriscono il giusto funzionamento della digestione ripristinando la mucosa gastrica.
La forma cronica spesso sopraggiunge a quella lieve quando non ci si rende conto in tempo di soffrire di gastrite e, se non curata, può portare anche ad avere complicazioni come ulcere, cancro allo stomaco etc..
La dieta per affrontare al meglio il problema della gastrite si basa non solo su alcuni alimenti in particolare, ma anche su alcuni comportamenti a tavola da rispettare. Eccone due:
in primo luogo mangiare con molta lentezza per ridurre al meglio il cibo. Infatti quando si mastica correttamente la digestione è agevolata poiché gran parte del lavoro lo fanno i denti e la saliva. Meglio quindi stare attenti a cibi che sono difficili da masticare, se non si hanno denti sani meglio evitarli.
Meglio mangiare quando si ha tempo per farlo e non consumare fugacemente il cibo. Dopo il pasto è bene rimanere seduti per almeno 10 minuti senza fretta di fare altro così da permettere al corpo di iniziare con calma la digestione. Meglio evitare di mangiare quando il fisico è già provato o peggio quando si è nervosi.

Cosa, quando e quando mangiare?

Quando si soffre di gastrite le abbuffate sono messe al bando. Meglio evitare quindi grandi tavolate e concentrarsi su pochi pasti ma ben distribuiti nell’arco della giornata. Mai mangiare sregolatamente, ma bensì scegliersi degli orari e rispettarli. Mai saltare un pasto o peggio mangiare con ritardo. Mai sforzare lo stomaco in orari improponibili, per inciso niente spuntini di mezzanotte. Fare almeno cinque pasti al giorno, ma distribuirli regolarmente. Alla colazione, al pranzo e alla cena, si aggiungono due spuntini, uno a metà mattina ed un altro a metà pomeriggio. Infatti a causa del digiuno l’acidità di stomaco aumenta, ecco perchè gli spuntini sono importanti.
Consumare di meno pasti con tanti grassi. Meglio ridurre quindi il consumo di carne e pesce molto grassi, prodotti sott’olio o formaggi fermentati, condimenti troppo ricchi o salumi.
Vanno abolite bevande che sforzano le mucose gastriche come i superalcolici, il tè, le bibite gassate e il caffè.
Evitare anche le bevande troppo fredde che irritano lo stomaco. Mai bere quindi bibite ghiacciate, granite o alimenti freddi come il gelato.
Non consumare mai i cibi poco cotti o crudi. Cuocete bene la carne ed evitate i piatti a base di pesce crudo, come le alici marinate o le tartare di tonno. Infatti i cibi crudi sono di difficile digeribilità, metterebbero a rischio il vostro delicato sistema digerente.
Evitate anche i cibi aciduli. Meglio non consumare troppe arance, limoni, ananas, mandarini etc… Lo stesso vale per la frutta secca che è troppo piena di grassi.
Limitare anche il consumo di: vino bianco, pomodori, aceto e succhi vari.
Limitare l’uso di spezie per condire i cibi, soprattutto quelli di difficile digeribilità come peperoncino, pepe e aglio.
Non consumare troppo sottaceti, prodotti in salamoia.
Evitare dolci pieni di creme.

Consigli per la fase cronica

Quando la gastrite è acuta bisogna essere seguiti da un bravo medico che saprà darvi consigli di alimentazione e prescrivervi medicine adatte. Ecco però un paio di consigli che possono aiutarvi nella fase acuta. Segnate i cibi che vi fanno provare cattiva digestione, questo vi aiuterà a ricordare di evitarli. Dopo la cura, quando si avvertiranno i primi miglioramenti fate delle piccole prove inserendo di nuovo nella dieta cibi che prima evitavate, ma a piccole dosi così da abituare piano piano il fisico.
La gastrite infatti è spesso “personalizzata”, nel senso che mentre in un paziente può far malissimo mangiare salumi, per un altro invece è più tollerabile, dipende dal fisico e dal metabolismo di ognuno.
Bevete tanto latte specie se scremato, preferite alimenti leggeri come lo yogurt e alimenti con basso contenuto di lipidi come le carni bianche, i formaggi magri, il pesce magro e preparazioni leggere. Mai quindi cotture grassose come la frittura, preferite la cottura al vapore o a bagnomaria, se scegliete la cottura alla griglia state attenti a non far bruciare parti dei cibi che possono poi risultare difficili da digerire e salate moderatamente, inoltre irrorate i cibi sempre con olio extravergine di oliva.
Non consumate mai nello stessa pietanza proteine di provenienza diversa come animali e vegetali. Ad esempio se mangiate legumi, dopo non associateci la carne.
Potete bere succhi di frutta, ma di frutti non aciduli, quindi sono esclusi gli agrumi.
Cercate sempre di cuocere le verdure al vapore e di condirle con un filo d’olio e poco sale.

Altri consigli per una digestione felice

Quando i sintomi della gastrite sono particolarmente fastidiosi. Si veda ad esempio la diarrea o il vomito è importante prevenire la disidratazione. Ad esempio se vomitiamo spesso perdiamo molti liquidi, meglio reidratare il corpo inserendo quei liquidi. Si deve aumentare quindi il consumo di acqua ed evitare invece quelle bevande che fanno perdere idratazione come il caffè.
Per favorire la digestione inoltre è bene fare un piccolo sforzo fisico. Aspettare una decina di minuti dopo mangiato rimanendo seduti e poi andate a fare una passeggiata, così il movimento favorirà la digestione. Inoltre l’aumento del consumo di acqua favorisce la protezione delle mucose e dei succhi gastrici.
Preferire il latte scremato a quello intero poiché il secondo è ricco di grassi. Non solo, il latte per la sua basicità ha da subito un effetto benevolo in quanto contrasta con l’acidità dei succhi gastrici.
Effetto opposto lo fa il latte intero molto più grasso e quindi che sforza le mucose gastriche.
Il latte ha quindi un effetto tampone, temporaneo, ma è bene non esagerare e soprattutto scegliere quello scremato.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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