Dipendenza da internet

Internet è diventato ormai una parte integrante della nostra vita quotidiana, oltre che una preziosa fonte di informazione ed intrattenimento. E-mail, blog, social network e forum consentono una facile comunicazione tra utenti di tutto il mondo. L’uso di internet varia da persona a persona: c’è chi se ne serve a scopi lavorativi, chi ne fa uno strumento per reperire informazioni, chi lo usa per ascoltare musica e vedere filmati e chi ne sfrutta le potenzialità per restare in contatto con amici e parenti lontani, soprattutto grazie ai celebri social network. Quando tuttavia il tempo dedicato a questa attività finisce per assorbire anche quello che andrebbe dedicato alla famiglia, amici e lavoro, è bene iniziare a considerarlo come l’inizio di una potenziale dipendenza, che può arrivare ad avere conseguenze negative sulla propria vita.

I problemi possono sorgere quando il suo utilizzo diventa compulsivo e arriva ad interferire seriamente con le nostre relazioni interpersonali, il lavoro ecc. Alcuni esempi di “dipendenza” da internet sono rappresentati dal gioco d’azzardo on line, l’utilizzo eccessivo delle chat e la tendenza a vivere esclusivamente una vita virtuale a scapito di quella reale.
Il primo passo per uscire da questo circolo vizioso è quello di ammettere e riconoscere il problema.

Cos’è la dipendenza da internet

Per dipendenza da internet si intendono tutti quei comportamenti di tipo compulsivo legati ad un utilizzo smodato della rete. Tra questi l’uso compulsivo di siti a sfondo sessuale, chat room, giochi di ruolo, dipendenza da social network e programmi di messaggistica istantanea (skype, msn messanger ecc.), uso compulsivo di siti di scommesse o gioco d’azzardo, uso compulsivo di siti di aste online (con tutte le conseguenze del caso a livello economico), dipendenza da giochi online e offline.

Cause

Molte persone si rivolgono alle immense risorse del web per sopperire ad una mancanza di vere relazioni o per combattere stress, ansia e depressione. Dopo una brutta giornata, si può desiderare una via di fuga facile ed accessibile, ed ecco che la soluzione è a portata di mano, anzi di mouse.
I soggetti più a rischio dipendenza da internet e computer sono coloro che soffrono di ansia, depressione, persone sole o con difficoltà a socializzare e coloro che hanno altre dipendenze (alcol, gioco d’azzardo, droghe) ecc.

Sintomi

I sintomi della dipendenza da internet variano da persona a persona, tuttavia esistono dei segnali tipici che indicano uno stato di dipendenza, sia a livello emotivo, sia a livello fisico:

  • Perdere la cognizione del tempo passato on-line
  • Difficoltà a portare avanti le comuni attività giornaliere (pulizie domestiche, compiti ecc.)
  • Isolamento dalla famiglia e dagli amici
  • Senso di euforia mentre si utilizza internet
  • Sindrome del tunnel carpale (dolore e intorpidimento alle mani e ai polsi)
  • Affaticamento della vista
  • Mal di schiena e dolori al collo
  • Forti mal di testa
  • Disturbi del sonno

Relazioni virtuali

Molte persone che nella vita reale faticano ad intrattenere rapporti interpersonali con l’altro sesso trovano conforto frequentando chat e siti di incontri, nella speranza di trovare un partner virtuale o, in molti casi, riuscire addirittura ad incontrare direttamente la persona e iniziare una relazione vera e propria. Inutile parlare della potenziale pericolosità di un simile atteggiamento, soprattutto considerando che non si sa mai chi si possa celare al di là del computer, e senza contare che le chat sono spesso frequentate da minorenni, i quali non di rado diventano prede di persone senza scrupoli.
Se utilizzato in modo responsabile, Internet può essere un luogo ideale per interagire socialmente, incontrare nuove persone, e qualche volta iniziare relazioni sentimentali. Tuttavia, le relazioni online possono essere spesso più intense di quelli nella vita reale, amplificate dal fatto di poter fantasticare sul partner virtuale. Un aspetto da considerare è che il 50% degli abituali frequentatori di chat mente sull’età, peso, lavoro, stato civile o altro. Il più delle volte, decidere di incontrare faccia a faccia la persona conosciuta in chat è fonte di enormi delusioni.

Gioco d’azzardo

Se la dipendenza dal gioco d’azzardo è già di per se’ un problema che tocca moltissime persone, la facile accessibilità di questo mondo grazie ai numerosi siti dedicati ha permesso di moltiplicare gli effetti dannosi della dipendenza dal gioco d’azzardo. Se i casinò, almeno in Italia, sono limitati ad alcune località, i siti di gioco d’azzardo sono invece accessibili da tutti e, proprio per la comodità di poterli frequentare comodamente da casa e il miraggio di un facile guadagno, sono diventati estremamente popolari. Ecco che molti si ritrovano a passare numerose ore al giorno su questi siti, dilapidando patrimoni, incapaci di uscire da questo stato di dipendenza psicologica.

Rimedi

Il primo passo per uscire dalla dipendenza da internet e computer è riconoscere di avere un problema. Il secondo passo potrebbe essere quello di potenziare i rapporti con coloro che ci stanno vicino o, qualora non si avessero amici, provare a frequentare nuovi ambienti che possano diventare uno stimolo ad una vita più intensa (es. iscriversi in palestra o ad un corso).
Un modo semplice ed empirico per rendersi conto se si appartiene alla categoria degli internet-dipendenti è quello di annotare di giorno in giorno il numero di ore passate on-line, provando a limitarle in maniera progressiva, sempre annotando gli eventuali miglioramenti. Se si nota che in certe ore del giorno o in certi giorni della settimana si ha la tendenza a passare più tempo su internet, si potrebbe provare a trovare delle attività alternative da effettuare proprio in quei momenti più a rischio.
Il sollievo da stati di ansia, stress e depressione può essere trovato con successo dedicandosi ad attività molto più salutari come l’esercizio fisico, una passeggiata all’aria aperta, la meditazione, guardare un film, leggere o ascoltare la propria musica preferita. Molto utile sarebbe riuscire ad individuare un hobby o una passione da coltivare: disegnare, imparare un nuovo sport, cucinare, dedicarsi al giardinaggio, eseguire dei piccoli lavori di bricolage ecc.
Un’altra idea potrebbe essere quella di provare a frequentare amici o famigliari che si sa non abbiano dimestichezza con il computer, in modo tale da essere certi che, in loro compagnia si andrebbe a fare e a parlare d’altro.
Infine, quando ci si accorge che il problema sta assumendo dimensioni considerevoli, ci si può rivolgere ad apposite comunità di sostegno o ad uno psicologo.

Dipendenza da computer e bambini

Il discorso della dipendenza da internet e computer legato ai bambini può essere particolarmente delicato: un mezzo potente e così potenzialmente pericoloso come internet associato ad un bambino in piena fase di crescita possono diventare un vero e proprio problema, anche e soprattutto per i genitori che hanno il dovere di monitorare e insegnare ai proprio figli un uso corretto. Il più delle volte, vietare ad un bambino di utilizzare il computer non fa altro che ottenere l’effetto opposto, suscitando in lui un moto di ribellione. Un buon compromesso può essere quello di impostare dei filtri e delle limitazioni nell’uso di internet, evitando che il bambino finisca, anche accidentalmente, su pagine web non adatte a lui. Se la dipendenza riguarda invece i giochi, si può incoraggiare a dedicarsi ad altri giochi “reali”, che non comportino il dover accendere il computer, oppure ad attività sociali e all’aria aperta (sport di squadra, scout ecc.). Se si hanno figli piccoli, ma già in grado di utilizzare il computer è importante fare in modo che tutti gli apparecchi siano ben in vista e in posizione tale da permettere ai genitori di monitorarli costantemente. Molte volte la dipendenza da internet in un bambino può essere dettata da malesseri di fondo o da altri problemi della sfera psicologica legati ad eventi traumatici come ad esempio un divorzio. Ecco perché è importante mantenere sempre vivo il dialogo ed evitare che il bambino si senti solo o incompreso. Se necessario, non abbiate paura di cercare una consulenza professionale.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).