Il pittoresco tempio Yamadera, arroccato sulle montagne.

Yamadera

Yamadera si trova a nord est di Yamagata City, nell’omonima prefettura, ed è stata annoverata fra i tesori nazionali del Giappone, in virtù del suo valore storico e della bellezza del paesaggio circostante. L’omonimo tempio fu fondato più di mille anni fa, nel 860, come tempio della setta Tendai, sotto il nome ufficiale Risshakuji. Nonostante ciò, sono molti gli studiosi che affermano che le sue origini siano da collocare in un periodo ancora più lontano, rispetto alla suddetta data.
Il suo nome popolare, Yamadera, significa letteralmente “tempio della montagna” in giapponese.
Il tempio di Yamadera è indiscutibilmente il fulcro turistico della località ed è insolitamente costruito su una ripida collina rocciosa, un aspetto che lo rende ancora più pittoresco.

Storia del tempio

Nel 860 dC il sacerdote Ennin fece erigere il tempio di Risshaku –ji, dopo essere rientrato da un viaggio in Cina ed essere divenuto il sommo sacerdote della setta Tendai in Enryaku – ji . Risshaku – ji venne fondato proprio come un tempio facente capo a Enryaku -ji. Gran parte di Risshaku – ji venne distrutto durante le guerre locali dei primi anni del 16° secolo e fu poi ricostruito nel 1543 per volere del monaco Enkai.
Durante il primo periodo Heian (794-1185), l’imperatore Seiwa inviò uno dei più importanti sacerdoti buddisti del paese nella regione di Tohoku . Fu proprio quel prete, Jikaku Daishi, a fondare Yamadera, che all’epoca faceva parte della provincia di Dewa all’estremo nord dei confini nazionali.
Del periodo Heian resta l’immagine lignea di Yakushi Nyorai (Buddha Bhaisajyaguru ).
Durante il periodo Kamakura (1185-1382) il tempio divenne il centro della cultura buddista Tohoku e conobbe un vero e proprio boom, quando più di 300 monaci e oltre 1000 devoti risiedevano nella parte superiore e inferiore della montagna. Anche se durante il periodo feudale del Giappone (1450-1600) il monte fu raso al suolo dai fuochi di guerra e cadde temporaneamente cadde in una fase di declino, nel successivo periodo Edo (1615-1868) il tempio ricevette ufficialmente molti riconoscimenti dallo shogunato e ancora una volta ritornò in prosperità . Fu proprio durante il periodo Edo (1600-1868) che Risshaku -ji divenne una potente istituzione.
L’attuale Konponchudo ( ossia l’Aula Magna ) è un bell’esempio del periodo Muromachi ( 1333-1568 ).

Caratteristiche

Attualmente il tempio di Yamadera ospita all’interno del suo perimetro un’immensa area caratterizzata da rocce e montagne, con più di 40 edifici dislocati in vari punti e capaci di raccontare efficacemente una pagina di storia del Buddismo, fin dai primi anni dell’era Heian.
All’interno del tempio sono conservati elementi di pregio, come ad esempio varie sculture lignee rappresentanti divinità.
La scala che conduce al tempio conta 1110 scalini, ma una volta giunti in cima, si è ampiamente ripagati dallo scenario paesaggistico. Il tempio custodisce una serie di importanti tesori culturali, tra cui sculture buddiste, mandala e molto altro.
Yamadera è anche il luogo dove il noto poeta haiku Matsuo Basho scrisse il suo famoso haiku “ah questo silenzio / che affonda nella roccia / voce di cicala ” nel 1689. Durante un suo viaggio nel nord del Giappone, il poeta si fermò a Yamadera e vi compose un haiku circa l’immobilità e il silenzio della zona. Ancora oggi è possibile vedere una statua di Basho e un’iscrizione sulla roccia della sua celebre poesia.
Tra i vari edifici che compongono il tempio spicca la Konponchudo Hall, la sala principale: si tratta di un edificio in legno di faggio che ospita varie statue buddiste e una fiamma che si dice sia rimasta costantemente accesa fin dal momento della fondazione del tempio. La fiamma fu portata qui dal Tempio Enryakuji a Kyoto , il tempio principale della setta Tendai, cui Yamadera appartiene.
Per raggiungere la zona superiore del tempio, i visitatori devono percorrere un sentiero che conduce in cima alla montagna. La salita dura circa 30 minuti e inizia dopo la Porta Sanmon.
Nella parte superiore, il percorso passa accanto alla massiccia roccia Mida Hora, che ha la forma di Budda Amida. Poco dopo, si giunge alla Porta Niomon, costruita nel 19° secolo.
Passato il cancello Niomon, ci sono molti edifici dislocati in vari punti lungo il fianco della montagna. La zona offre una splendida vista sulla valle. Uno degli edifici più famosi di Yamadera è senza dubbio la Sala Kaisando e il più piccolo adiacente Nokyodo, alla sinistra del cancello. La sala Kaisando è dedicata al fondatore del tempio, Jikaku Daishi, mentre il Nokyodo è stato utilizzato per la copia di sutra.
Una volta superato il Kaisando, si giunge alla Godaido Hall, una piattaforma di osservazione che offre la migliore vista sulla valle sottostante. L’edificio risale agli inizi del 1700 e si estende oltre la scogliera.

Come arrivare

La stazione di Yamadera è servita dalla linea JR Senzan, che collega Yamagata City e Sendai . La stazione è raggiungibile direttamente sia dalla stazione di Yamagata (circa 20 minuti) sia da quella di Sendai (circa un’ora).

  • In treno. Yamadera si trova a 20 minuti da Yamagata, sulla linea JR Senzan. Ci sono due opzioni per raggiungere Yamadera da Tokyo: attraverso lo Yamagata Shinkansen da Yamagata, oppure prendendo il treno Tohoku Shinkansen a Sendai.
    Da Yamagata, linea JR Senzan, circa 20 minuti.
    Da Sendai, linea JR Senzan, circa 1 ora.
  • In auto.
    Dal centro di Yamagata, circa 18 km, circa 30 minuti.
    Dal centro di Sendai, a circa 65 km, circa 1 ora e 30 minuti.

Yamadera è circa mezzora a nord est rispetto alla Stazione Yamagata, presso la Highway 19 e la Highway 62. Vi è un ampio parcheggio nei pressi della stazione Yamadera, così come i parcheggi più piccoli vicini al complesso del tempio.

Per raggiungere l’ingresso del tempio occorre camminare a piedi per circa 10 minuti, attraversando un ponte colore rosso brillante e salendo poi per una ripida scala in pietra.

Fuga no Kuni

A sud di Yamadera si trova un complesso di intrattenimento chiamato Fuga no Kuni che offre ai visitatori una varietà di attività interessanti, tra cui il Yamadera Basho Memorial Museum, un museo interamente dedicato al poeta Basho, con poesie e pergamene, oltre ad un museo di arte occidentale, che espone dipinti, sculture e ceramiche. Fuga no Kuni ha anche ristoranti e negozi dove poter acquistare souvenir o mangiare una delle specialità locali.

Comprare, mangiare, dormire

Presso i banchetti di souvenir è possibile acquistare per lo più oggetti a stampo religioso, come portafortuna, preghiere e candele dipinte a mano, che sono un manufatto tipico della zona.
Tutto intorno alla montagna si incontrano persone che vendono l’onnipresente tama-kon, delle piccole palline gelatinose che vengono cotte in salsa di soia e servite su un bastone.
Un’altra specialità da non perdere è la soba, pasta di grano saraceno: la strada che collega il tempio alla stazione ferroviaria JR sono piene di negozi che vendono soba appena preparata.
Tra le bevande più tipiche, svetta senza dubbio una varietà di tè verde, che viene servita nelle tipiche sale da tè da donne col kimono.
Per il pernottamento, Yamadera dispone di vari ryokan, le tipiche locande giapponesi.

Yamadera Basho Memorial Museum

Lo Yamadera Basho Memorial Museum è stato istituito nel 1989, nell’ambito del 100 ° anniversario della fondazione di Yamagata.
Il museo si concentra sulla vita di Matsuo Basho (1644-1694), colui che ha perfezionato l’arte dell’ haiku , la concisa poesia apprezzata in tutto il mondo. L’esposizione annovera molte opere manoscritte di Basho, insieme a quelle di altri letterati ed artisti del suo tempo.
Il museo è circondato da bellissimi giardini e sale tradizionali giapponesi per riunioni e cerimonie del tè, oltre che per seminari letterari e programmi culturali di vario genere.
Tutte le informazioni sulle mostre, sulla vita di Basho e la sua produzione letteraria sono anche in lingua inglese.

Foto

By: Kzaral

By: Kzaral

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).