Vivere senza rimpianti

Voglio affrontare un tema che a me sta particolarmente a cuore e di cui mi ritrovo spesso a parlare con le persone, segno che è un argomento che interessa molte persone: vivere senza rimpianti. Il che, in un certo senso, equivale a dire vivere serenamente o essere soddisfatti di quello che si è e che si ha, di quello che si è fatto. Insomma, chi non vorrebbe arrivare alla fine della propria vita e non rimpiangere niente, ma proprio niente? Sapere di aver fatto quello che si voleva fare, aldilà del risultato raggiunto? Ebbene sì, perché io non credo che ottenere quello che si pensava di volere ottenere c’entri qualcosa con i rimpianti. Certo, se uno ci riesce tanto meglio. Ma il rammarico secondo me ha più a che fare con un desiderio che resta solo un desiderio.

Non saprai mai se eri capace o no di fare una cosa se non ci hai mai provato. E quando sarà troppo tardi e penserai a questa eventualità, ecco allora che avrai un rimorso: “Ah se lo avessi fatto!”. Ovviamente non devi arrivare per forza in punto di morte per avere pentimenti. Capita tutti i giorni di averne, tutte le volte che non hai fatto una scelta. C’è un mio amico per esempio che ancora oggi sospira quando nomina una certa ragazza cui non ha mai telefonato nonostante lei gli avesse dato il numero. Sì, ok, questi sono rimpianti superabili, forse. Però la domanda ti resta in testa: ma se avessi fatto questa cosa dove mi avrebbe portato? Se invece di fare quella scelta ne avessi fatta un’altra? Può diventare un tarlo, a volte, e causare infelicità. Si comincia a pensare alla scelta mancata come ad un’occasione perduta. E non va bene, secondo me. Se uno vuole vivere serenamente deve avere delle regole. Buonsenso e un po’ di saggezza. Ma anche ottimismo.

I consigli di mia nonna

“Meglio fare e sbagliare, che non fare e vivere di rimpianti”, mi diceva sempre. Quindi, se io voglio veramente fare qualcosa, se ho un’idea che voglio realizzare, mi impegno per realizzarla: imparare a sciare, suonare uno strumento, andare in Tibet, frequentare una scuola d’inglese, aprire un sito internet, scrivere in un blog. Quando mi viene un’idea, io penso: perché no? Proviamo!

Anche se l’idea mi sembra assurda. Per sapere se è assurda o meno devo provare a realizzarla. Molti hanno delle buone idee ma rinunciano perché hanno paura di fallire. Poi ci sono i pessimisti che si aspettano sempre che le cose vadano male. Ci sono i fatalisti, che pensano che nulla possa cambiare nella vita. Ci sono quelli credono nel destino, quindi è inutile cercare di cambiare le cose. I motivi delle rinunce possono essere tanti. Questi sono stati mentali che possono essere cambiati. Ci sono delle regole di buonsenso, da adottare quotidianamente. Basta un po’ di pratica per allontanare i pensieri negativi e vedere il mondo in maniera più ottimista. Vi spiego secondo me quali sono.

Regole per vivere senza rimpianti.

  1. La prima regola secondo me è liberarsi dalla paura di sbagliare, altrimenti non faremo mai niente. Tutti commettono errori, non soltanto noi. Essere più indulgenti con noi stessi e non vergognarsi degli sbagli è sicuramente un grosso passo in avanti.
  2. Fai quello che vuoi veramente fare, non fare quello che gli altri vogliono che tu faccia o si aspettano da te. Questa è una trappola micidiale che ti porta dritto dritto all’infelicità. Fai le cose che ti rendono felice, che ti fanno stare bene in quel momento. Se sei contento di te e della tua vita sarai anche migliore con gli altri.
  3. Cerca di seguire le fasi della tua vita senza paura dei cambiamenti e cerca di trovare l’aspetto divertente in ogni cosa. Affrontare le situazioni con ottimismo e humor ti può cambiare non solo la giornata ma anche lo stato mentale per affrontare gli eventi negativi. Sorridi!
  4. Sperimenta nuove cose, anche quelle insolite per te. Non pensare di non essere capace solo perché non le hai mai fatte. Mettiti alla prova, accetta anche qualche piccolo rischio. Sii curioso verso le nuove cose, sii creativo.
  5. Importantissimo: non farti influenzare dal giudizio degli altri. Non curarti di quello che gli altri dicono, soprattutto se vogliono scoraggiarti dal fare qualcosa. Se pensi che una cosa sia giusta falla, non stare ad ascoltare gli altri. E se va male, pazienza. Lascia perdere quelli che sono bravi solo a dire : ” Te l’avevo detto”. Loro magari non hanno mai fatto niente d’importante, tu almeno hai provato.
  6. Pensa positivo. Ritieniti fortunato per quello che hai in questo momento, piuttosto che continuare a pensare a quello che non hai. Non ha veramente senso questo atteggiamento mentale negativo, ti fai solo del male.
  7. Non augurare il male a nessuno e non essere invidioso. Non parlare male della gente che non conosci. Condividi la tua felicità con gli altri. Crea armonia intorno a te. Se ammiri qualcuno, diglielo. Lo farà anche lui con te. Intessi buone relazioni con chi hai accanto. E, soprattutto, non cercare di cambiare le persone che ami, accettale per quello che sono. Tratta tutti con rispetto. La tua vita è intrecciata con quella degli altri, crea quindi un clima di serenità.
  8. Non sprecare energia a lamentarti, preoccuparti o ad aspettare impazientemente qualcosa. Controlla i pensieri negativi. Tutto questo ti fa star male e perdere tempo prezioso, che puoi impiegare a fare qualcosa per raggiungere i tuoi obiettivi. Usa la tua energia per fini positivi. E’ uno spreco di energia anche vivere nel rancore. Rendi infelice te stesso, non certo la persona che ti causa i sentimenti negativi! Libera la mente, è meglio.
  9. Vuoi cambiare qualcosa? Fallo! Non sei soddisfatto della tua vita, del tuo lavoro, della tua relazione? Cambia strada! Abbi coraggio, non ti trincerare dietro la scusa del “chissà come va”. Lascia stare i proverbi che chi lascia la vecchia strada per la nuova eccetera, a volte lasciare la vecchia strada è proprio quello che ti ci vuole per essere felice! Però senza strafare, non cadere nell’errore opposto: se le cose non possono essere cambiate meglio accettarlo, non puoi fracassarti la testa contro il muro. Cerca di essere realista, di vedere le cose per quello che sono realmente. Magari chiedi consiglio ad un tuo amico che sai che sarà obiettivo. Dal di fuori la situazione appare più chiara che a te che la stai vivendo dal “di dentro”.
  10. Non disperarti di fronte ai problemi, pensa positivo: esiste una soluzione. Quindi esamina la situazione da diversi punti di vista e chiedi aiuto ad altri se non ci riesci. E soprattutto non pensare di avere sempre la verità in tasca. Accetta l’idea che forse tu hai torto e gli altri ragione.
  11. Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi. Questo detto è verissimo. Domani potrebbe essere tardi. Fallo adesso! Domani dovrai fare le cose di domani. Sfrutta al meglio il tuo tempo, vivi ogni istante, non sprecarlo.
  12. Vivi bene il tuo tempo. Hai una comitiva di amici con cui stai bene? Passa più tempo con loro. Allo stesso modo evita chi ti fa arrabbiare, chi è negativo e ti fa sentire a disagio. E’ uno spreco di tempo e ti toglie serenità. Frequenta chi ti permette di essere te stesso e dire apertamente cosa pensi. Se sei costretto a fingere di essere diverso non puoi essere felice. Non pensare però che la tua felicità dipenda dagli altri. Dipende solo da te. Non sono gli altri che possono farti sentire meglio, solo tu puoi per te stesso.
  13. Dedica più tempo alle attività che ti fanno stare bene. Cerca sempre di essere protagonista della tua vita e non solo un semplice spettatore.
  14. A volte può essere utile fare una lista delle cose che si vorrebbero realizzare. Anche quelle più assurde. Tutti i sogni, prima di essere realizzati, sembrano assurdi. Procedi un passo alla volta e non rinunciare alla prima difficoltà. Tieni duro, quello che è difficile da ottenere non significa che sia anche impossibile.
  15. Hai mai sperimentato la felicità di fare qualcosa per gli altri? Si prova molta soddisfazione quando sai di aver fatto del bene a qualcuno. Prova ad essere gentile senza aspettarti una ricompensa. Fa sentire bene.
  16. Mai, mai, mai guardare indietro. La vita è adesso e domani. Non ieri. Non rovinarti le giornate pensando a quello che dovevi fare e non hai fatto. Pensa a come puoi rimediare, piuttosto.

Accettare gli errori

Tutti questi punti sono, secondo me importanti per vivere serenamente. Ma tra questi il consiglio di accettare l’idea di aver commesso degli sbagli è fondamentale perché, se ci pensate, questo è sicuramente il tema centrale che porta al rimpianto futuro.

Alzi la mano chi non ha fatto qualche volta qualche cretinata o addirittura qualcosa di molto grave. Ma se siamo qui a parlarne non significa forse che ne abbiamo preso consapevolezza? Quindi abbiamo imparato una lezione importante. Adesso possiamo dire: non lo farò mai più. Allora lo sbaglio ci è servito! Ho cambiato modo di pensare o di vedere una cosa, magari ho perfino cambiato idea su qualcuno, sono diventato più tollerante per chi ha commesso il mio stesso sbaglio.

Ciò vuol dire che l’errore mi ha arricchito! Mi ha fatto diventare forse migliore. Forse quello che sono oggi lo devo al fatto che ho commesso degli errori. Quindi sbagliare mi ha fatto evolvere, andare avanti. Entrare in quest’ordine di idee ci può aiutare a sbarazzarci dei rimpianti. Non dobbiamo aver paura dei nostri errori. Dobbiamo avere coraggio. E se falliamo, pazienza! Come dicevano gli antichi Romani? Sbagliare è umano!

Perseverare è diabolico

Già, questa è la seconda parte del motto latino cui facevo riferimento prima. Il che vuol dire che ok, si può sbagliare, tutti sbagliamo. Però poi dobbiamo fare ammenda e cercare di cambiare atteggiamento. Fare due volte o tre lo stesso sbaglio non è molto intelligente.

E, alla lunga, con il senno di poi, può portare ad avere dei rimorsi ed è quello che non vogliamo, giusto? A maggior ragione se con il nostro comportamento sbagliato abbiamo danneggiato ed offeso qualcuno, dobbiamo assolutamente riparare, finché siamo in tempo. Quante persone si pentono troppo tardi delle parole che non hanno detto, soprattutto parole di scusa, e poi non possono più farlo! Non sempre la vita ti concede una seconda opportunità e chi hai accanto può cambiare strada, uscire dalla tua vita magari con rancore, o peggio, può morire. Oggi hai l’opportunità di dire a qualcuno che gli vuoi bene o di chiedere perdono per qualcosa. O puoi risolvere una situazione rimasta in sospeso.

Fallo ora, non rimandare. Questo sarebbe uno dei rimpianti più grandi che potresti avere nella tua vita, un peso difficile da portare.

Mai rimanere ad aspettare

C’è un sacco di gente che conosco che resta quasi paralizzata nei suoi sensi di colpa o nel rimpianto di quello che avrebbe dovuto o potuto o voluto fare e non ha fatto. Invece di pensare che non è mai troppo tardi. A tutto c’è un rimedio. Volevi fare l’università ma poi hai rinunciato per qualche motivo? Ma invece di continuare a sospirare mentre lo racconti a tutti, perché non ti informi se ti puoi iscrivere a qualche corso che ti piace? Adesso ci si iscrive ad ogni età! Lo stesso vale per le lezioni di tennis, o di nuoto, o di piano. Il viaggio che hai rimandato tante volte. L’amico d’infanzia che hai perso di vista e che vorresti tanto ritrovare. Ma perché ne parli solo? Perché non fai qualcosa per raggiungere il tuo obiettivo?

Il rammarico spesso deriva dalla consapevolezza di non aver fatto quello che ci sarebbe piaciuto fare o avremmo dovuto fare. Molti potrebbero rispondere che forse è troppo tardi per fare quello che non si è fatto, forse perché mancano i soldi, o il tempo, o non si ha più l’età giusta (ma esiste davvero l’età giusta per fare le cose? Non ne sono così sicuro). Però forse si potrebbe optare per qualcosa di simile, che in qualche modo ci permetta di fare quello che volevamo fare in maniera diversa. Anche questo potrebbe dare soddisfazione. C’è poi la gente di cui parlavo prima, che non fa niente perché ha paura, soprattutto di sbagliare. Ma voi credete che le persone di successo non abbiano mai sbagliato nella loro vita? Hanno avuto successo in quello che volevano realizzare non perché non hanno mai fatto errori, ma perché hanno creduto nei loro sogni! E non sono rimasti ad aspettare, hanno fatto sacrifici e rinunce per arrivare dove sono adesso.

Cambiare atteggiamento verso la vita

Questo è un altro aspetto che va considerato secondo me. Conosco gente che vive perennemente arrabbiata col mondo intero già da quando si alza la mattina. Sgarbata, risponde sempre male, vive isolata- per forza, chi vuole avere intorno gente sempre immusonita?- se la prende per tutto, urla per il minimo contrattempo. Queste sono le persone perfette per i rimpianti. Sdrammatizzare, sorridere e cercare il lato comico- lo so che è difficile, ma ci si deve esercitare a questo- delle cose negative ci mette in uno stato d’animo diverso. Essere ottimisti permette di vedere le opportunità che girano intorno, permette di credere nelle proprie idee e di aver voglia di provare a realizzarle. Le persone impulsive, ne so qualcosa, spesso rimpiangono di aver detto o fatto qualcosa. Essere cauti e più concentrati, riflettere prima di parlare, non è facile ma sicuramente vi fa risparmiare il peso di frasi che vorresti “rimangiarti”. Questo genera sensi di colpa e quindi rimorsi.

Imparare a gestire lo stress

Sì, perché quando siamo stanchi e stressati ce la prendiamo con tutti, anche con noi stessi, diciamo e facciamo cose sbagliate. Siamo più esposti agli errori. Cerchiamo di imparare a riconoscere i nostri stati di profonda stanchezza e stacchiamo la spina per tempo. Andiamo a passeggiare, ascoltiamo musica, leggiamo un buon libro, usciamo con gli amici. Ma non prendiamo decisioni importanti quando siamo stanchi. Quasi mai è una buona idea e quasi mai i risultati sono buoni.

Pensare al presente e al domani

Ecco l’altro errore che fanno in molti, guardare al passato. Focalizziamo invece i nostri obiettivi di oggi e domani. Ricordate: essere ottimisti e quindi: il meglio deve ancora venire! Però è importante sapere quello che si vuole fare, anche per sommi capi. Cioè bisogna avere un obiettivo, non andare a zig zag, questo è uno spreco d’energia e non ci fa arrivare a niente. Se avrete una priorità o una serie di priorità davanti a voi saprete in che direzione andare e quindi troverete il modo per arrivarci.

Credere in quello che si fa

Questo è un altro punto importante. Dobbiamo credere che la nostra vita ci appartiene, abbiamo noi il telecomando, nessun altro. Quindi non dobbiamo aspettarci che qualcuno ci venga a proporre una soluzione su un piatto d’argento o che le cose si realizzino da sole. Noi creiamo il nostro destino e quindi se vogliamo una cosa dobbiamo farla accadere!

La felicità esiste?

A sentire le lamentele di alcuni miei amici sembrerebbe di no. A guardare come va il mondo intorno si direbbe di no. Accendiamo la tv e dai tg ci arrivano addosso valanghe di notizie tristi e drammatiche. Poi ho parlato con uno studioso di filosofia e mi ha aperto gli occhi su una verità: la felicità non è una destinazione finale ma un viaggio. Il che significa che non ha senso aspettarsi una vita felice, perché non esiste. Non esiste una felicità assoluta, perché ci sono tanti momenti brutti e tristi, è inevitabile.

Però possiamo pensare ad una felicità relativa, il che significa scomporre la giornata in tanti attimi e in questi tanti istanti quelli felici ci sono eccome. Ad ogni fine giornata possiamo fare un calcolo di tutte le cose belle accadute, quelle che ci hanno fatto sentire bene. Un po’ come il pensiero felice che permetteva a Peter Pan di volare nel film Hook. Ognuno di noi ha i suoi pensieri felici che gli permettono di volare! Una volta ho ascoltato l’intervista di un famoso pianista. Gli hanno chiesto se si sentiva realizzato perché ormai suonava in tutti i teatri più famosi del mondo. Lui ha risposto che questo non gli dava nessuna gioia. La vera gioia per lui, ha detto, era suonare, l’atto in sé. Non la fama e nemmeno la ricchezza o l’ammirazione degli altri. Ecco l’insegnamento: la felicità è il viaggio, non la destinazione! Certo, ci sono anche le giornate negative. Ma accettarle fa parte di questo gioco. Non fissiamo lo sguardo sul negativo, andiamo oltre, alla giornata successiva!

Credere nelle opportunità

Aprire la mente davanti alle nuove idee, esplorarle per stabilire se possono offrire qualcosa di positivo: un nuovo lavoro, per esempio. Bocciarle subito come assurde non ci permette di sperimentare quella che potrebbe anche essere l’occasione della nostra vita. E non facciamolo nemmeno con gli altri. Non storciamo il naso se un nostro amico ci comunica che vuole lasciare tutto per andare ad aprire un ristorante sulla spiaggia nell’isola tal de tali. Magari ha ragione lui, magari diventerà un imprenditore di successo, o magari semplicemente sarà sempre bello, abbronzato e felice, che ne possiamo sapere? Almeno lui non avrà nulla da rimpiangere, sia che gli andrà bene, sia che gli andrà male. Ci avrà provato.

Insomma, avete capito come la penso: per arrivare un giorno a dire che non si hanno rimpianti, bisogna scegliere come si vuole vivere. In armonia con se stessi e con gli altri, cercando di essere positivi e ottimisti, credendo nelle opportunità e in noi stessi. E tollerando i nostri errori e rimediando mentre siamo ancora in tempo. Chiediamo scusa se sbagliamo e diciamo a chi amiamo quello che proviamo per loro. Cogliamo le occasioni e cerchiamo di realizzare i nostri sogni invece di sognarli soltanto. Camminiamo verso una meta e godiamoci ogni momento della nostra vita.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi godo la vita in ogni sua forma.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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