Turismo Medico Sanitario in Thailandia

In questo articolo voglio parlarvi di un altro tipo di turismo che spinge sempre più italiani a scegliere una vacanza in Thailandia: quello medico- sanitario. Il paese “dei sorrisi” sta emergendo sempre più come meta dove moltissimi si recano, non solo europei ma anche americani, per effettuare interventi chirurgici di medicina estetica, dimagrante, dentale e anche di cambio sesso, settore nel quale la Thailandia si è molto specializzata negli anni.  Se siete tra quelli che si stanno interrogando se convenga o meno arrivare fin là per sottoporsi a questi trattamenti, che rischi ci sono e quanto si paga, allora ho qualche consiglio per voi.

Gli ospedali sono affidabili?

Inizio con il darvi qualche informazione e qualche numero sulle cliniche e strtture dove vengono effettuati gli interventi. La Thailandia ha 37 ospedali JCI accreditati (La sigla sta per Joint Commission International, una commissione che, in più di 100 paesi, collabora con strutture ospedaliere, cliniche e centri medici universitari, sistemi e agenzie sanitarie, ministeri, istituzioni universitarie e centri di consulenza internazionali per promuovere standard di assistenza ineccepibili e per fornire soluzioni con risultati eccellenti).  Nel 1994 è stato fondato il Consiglio Dental Thai ed è il primo organo di governo delle pratiche dentali in Thailandia, e ora ha stabilito rigorosi requisiti di competenza per tutti i dentisti della nazione, che quindi seguono  lo stesso programma d’insegnamento medico e odontoiatrico.  Inoltre, il ministero della Sanità Pubblica svolge un ruolo importante nello sviluppo di cure sanitarie per promuovere l’educazione scientifica, mentre il governo ha assunto un ruolo sempre più importante nei programmi di salute pubblica per i suoi cittadini. Da questa serie di politiche si comprende quanto la Thailandia stia puntando a garantire a chiunque, thailandesi o stranieri, il massimo della professionalità e delle cure.

By: Christophe

Sempre più in crescita

Fino a qualche anno fa, dicono  i medici italiani, la chirurgia plastica era uno dei pochi  settori a non conoscere crisi. Nonostante le famiglie avessero ridotto al minimo le spese per alimentari e vestiario,  qualche soldo da investire nel “ritocchino” ancora si trovava.  Adesso anche gli italiani (parliamo di un 10-15% in più rispetto a qualche anno fa) hanno iniziato a seguire la scia degli americani e degli inglesi, che da tempo volano verso la Thailandia per effettuare interventi, non solo di medicina estetica in verità, a costi molto molto vantaggiosi. Sto parlando di risparmi molto consistenti rispetto a quelli che si possono ottenere in patria in Europa e America: da un 50% ad un 70% in meno. La Thailandia è decisamente la più economica, anche rispetto a Singapore che fino a qualche tempo fa era la più gettonata per la chirurgia “fuori casa”. Nel Paese dei Sorrisi si può ancora sperare di ottenere un “ritocchino” totale, ossia più operazioni insieme, spendendo intorno ai 5000 dollari.  E il tutto godendosi anche una vacanza, magari con figli e coniuge al seguito, senza nemmeno dover dare spiegazioni in ufficio ai colleghi pettegoli. Il secondo vantaggio, oltre a quello dei costi, è quello di abbattere i tempi di attesa:  nei paesi che operano in sistemi sanitari pubblici- come l’Italia-  bisogna aspettare a lungo per effettuare alcune operazioni, soprattutto se considerate non urgenti. Ecco perché i pazienti dei medici thailandesi sono molto vari: arrivano dall’Europa, Medio Oriente, Giappone, Stati Uniti e Canada. Se dovessimo quindi fare una casistica delle caratteristiche di chi arriva in Thailandia per turismo sanitario, potremmo dire che appartengono a grandi popolazioni, con un medio\elevato grado di ricchezza, devono affrontare grandi spese  per le cure sanitarie, non dispongono di molte opzioni di assistenza sanitaria a casa loro o hanno assicurazioni sanitarie che non coprono tutti gli interventi e tutte le cure.

By: Army Medicine

Trattamenti non legali

Come si può bene immaginare, ci sono anche quelli che si recano in un paese straniero perchè a casa loro certi interventi non si possono fare perché le leggi non li consentono. Pensiamo alle  “procedure di fertilità” (gravidanza assistita, fertilizzazione in vitro, maternità surrogata,  congelamento di embrioni, selezione di embrioni per problemi geneticamente trasmissibili).  O pensiamo ai trapianti, non sempre effettuabili nel proprio paese e soprattutto non in tempi rapidi. Ma i più cercano ambulatori medici, dentistici, o altri trattamenti a basto costo e a volte si parte senza prima informarsi bene dei rischi, che sono sempre altissimi. Quando ci si affida a strutture non conosciute o non autorizzate e accreditate presso il sistema sanitario di un paese straniero si può incorrere in conseguenze terribili: trombosi venosa profonda, tubercolosi, dissenteria amebica, paratifo, scarsa assistenza post-operatoria, e  altri. Per cui, il consiglio che mi sento di dare è quello di evitare assolutamente posti che promettono risultati magici a costi minimi e che non danno alcuna garanzia di serietà. Meglio rivolgersi a strutture riconosciute. Ma soprattutto, informarsi se si può essere legalmente perseguiti per quello che si va a fare. Ci sono pratiche non consentite dalle leggi, nazionali e internazionali, ed è sempre bene tenerlo a mente. Altro pericolo cui dovrete fare attenzione: informatevi se le cure e la prassi per quello che andate a fare sono consolidate o meno: potreste ritrovarvi a fare da cavia per un nuovo farmaco o per un nuovo trattamento mai sperimentato prima.

I tour operator… della salute

Ebbene sì. Il fatto che sempre più masse di persone si spostino in altri paesi non solo per ammirare le bellezze dei luoghi, ma anche per operarsi o ricorrere alle cure di un dentista per un impianto costoso, ha fatto nascere questo nuovo tipo di figura: ci sono professionisti- intermediari che organizzano per voi “tour medici“. Ossia il viaggio, la visita in ospedale, l’albergo dove soggiornare dopo e prima l’intervento (alcuni garantiscono anche gli infermieri per l’assistenza) e anche il post, se vorrete anche fare un giro per visitare il paese.

Come fare

Di solito si parte così: la persona in cerca di cure mediche all’estero contatta l’intermediario.  Il provider generalmente richiede al paziente di fornire un rapporto medico, comprese le notizie sulla natura del disturbo, il parere del medico locale, la storia medica, la diagnosi e  poi potrebbe richiedere ulteriori informazioni. Medici o consulenti certificati, letti i documenti inviati, consigliano il trattamento medico e vi informano sulla spesa approssimativa, la scelta degli ospedali e destinazioni turistiche, durata del soggiorno e altro. Ovviamente di tutto ciò il medico o il consulente parla con il paziente, per email o al telefono. Dopo la firma  del consenso e presi gli accordi, al paziente viene spedita una lettera di raccomandazione per ottenere un visto medico, da portare all’ambasciata interessata. Ottenuto il visto, il paziente parte per il paese scelto- nel nostro caso la Thailandia- dove il provider medico gli indicherà l’alloggio, i dettagli del trattamento e tutto quello che riguarda l’assistenza in generale. Quando tutto sarà finito, il paziente può scegliere se rimanere nella destinazione turistica  e godersi anche una vacanza o tornare a casa.

Cure post operatorie

La qualità può variare notevolmente, a seconda dell’ospedale e paese, ma a sentire i commenti di chi sceglie la Thailandia, posso immaginare che nella stragrande maggioranza dei casi viene offerta un’assistenza davvero a 5 stelle, compreso l’albergo di lusso. Un dettaglio non da trascurare perché ci sono interventi che non consentono un lungo viaggio in aereo durante la convalescenza, perché stare seduti in ambiente pressurizzato per ore e ore è assolutamente da evitare. Come pure se si hanno cicatrici non ci si può esporre al sole. Insomma, ci sono accorgimenti da osservare dopo ogni intervento, si sa. Quindi essere ben assistiti è fondamentale. Non sottovalutate questo aspetto.

By: Kyle Taylor

Risarcimenti e azioni legali

Le strutture sanitarie  serie che ospitano i “turisti medici” rispettano anche una politica adeguata per affrontare le denunce in modo appropriato ed equo da parte dei pazienti insoddisfatti (L’ Organizzazione Mondiale della Sanità dal 2004 ha lanciato l’Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti, per  aiutare ospedali e governi di tutto il mondo a definire una politica di sicurezza del paziente).  Ricevere cure mediche all’estero può anche significare trovarsi di fronte problemi legali insoliti. Prima di scegliere la destinazione quindi sarà bene informarsi anche su quale tipo di tutela si può disporre nel caso in cui qualcosa vada storto: se  in caso di problemi si è coperti da un’adeguata assicurazione personale o  se  si può chiedere un risarcimento per negligenza. Alcuni ospedali o medici in alcuni paesi potrebbero non essere in grado di pagare i danni finanziari stabiliti da un giudice di un paziente che ha fatto causa all’ospedale.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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