Un ragazzo concentrato pensa a come risolvere un problema di soldi.

Truffe per turisti

Le vacanze dovrebbero rappresentare un momento di relax e divertimento, ma purtroppo non sempre è così: ogni anno migliaia di turisti denunciano casi di truffe a loro danno, spesso basate sulla mancata conoscenza della lingua o delle abitudini locali. Ovunque nel mondo le persone sono alla ricerca di modi senza scrupoli per fare soldi, il tutto a spese di qualcun altro. Molti truffatori sono particolarmente intelligenti e sanno come raggirare il turista senza subirne le conseguenze, talvolta approfittando di leggi deboli o di mancanze in coloro che dovrebbero farle rispettare.

I turisti sono vulnerabili: non hanno familiarità con la zona, con la lingua e con la moneta locali, hanno spesso bisogno di aiuto o di informazioni e spesso tendono a fidarsi dei loro interlocutori, soprattutto se questi sono del posto.
Chi ha viaggiato lo sa. Le truffe sono all’ordine del giorno in molte destinazioni turistiche, e anzi, sono tanto più diffuse quanto più la destinazione è ambita e frequentata.
Nelle truffe più riuscite, il turista non si accorge di nulla, o se ne accorge quando ovviamente è troppo tardi.

In generale le truffe si suddividono in tre categorie:

  • truffe in cui i prezzi vengono ingiustamente lievitati
  • truffe in cui la vittima è costretta a pagare per qualcosa che non vuole
  • furto vero e proprio

Come difendersi

La forma di prevenzione più efficace si basa sulla conoscenza. Prima di partire occorre reperire il maggior numero di informazioni possibili su quel determinato paese: moneta locale, usi e costumi, truffe più comuni ecc. Solo così ci si può difendere efficacemente ed evitare di tornare a casa con il portafoglio alleggerito.
A volte, evitare le truffe è impossibile, in quanto si ha a che fare con criminali professionisti. In questi casi, è bene recarsi immediatamente presso le forze dell’ordine, che di solito hanno tutto l’interesse a contrastare questi fenomeni, al fine di mantenere alta la reputazione del luogo e favorire il turismo.

Le “belle ragazze”

Il turista maschio viene avvicinato da un uomo che propone incontri sessuali con belle ragazze e chiede un pagamento anticipato, ancor prima di mostrare al turista le ragazze. Nella quasi totalità dei casi si tratta di una truffa.

Il falso poliziotto

Si aggira tra i turisti chiedendo loro il passaporto, inizia a spiegare che c’è qualcosa che non va con il visto e propone il pagamento istantaneo di una multa per risolvere la questione.
In casi come questi, la soluzione può essere quella di proporre di andare insieme al più vicino commissariato. Se la persona in questione si rifiuta, è evidente che si tratta di una truffa.

L’affare imperdibile

Il truffatore propone delle merci che spaccia come preziose (monili, gemme, tappeti ecc.) ad un prezzo stracciato, tentando di convincere il malcapitato turista che si tratta di un affare imperdibile. La regola generale è: se è troppo bello per essere vero, probabilmente non è vero.
I commercianti seri non svenderebbero mai la loro merce, soprattutto se si tratta di oggetti di valore.

Il taxi da/per l’aeroporto

Una delle truffe più comuni riguarda i taxisti abusivi che attendono i turisti all’aeroporto o si propongono di accompagnarli. Spesso gonfiano le tariffe in maniera esorbitante, soprattutto se avvertono che le vittime hanno poca dimestichezza con la moneta locale. Purtroppo è una trappola in cui è facile cadere quando ci si reca in paesi stranieri. Le cose da fare sono tre: essere consapevoli del tasso di cambio, informarsi preventivamente sulle tariffe medie dei tassisti, e infine accertarsi di salire sempre a bordo di vetture autorizzate.

Tassametri impazziti

Questa truffa è strettamente imparentata con la precedente. In molti paesi i tassisti sono tenuti ad installare un tassametro. Nonostante ciò possono comunque frodare i turisti in un paio di modi:

  • Il tassista manomette o rompe il tassametro e chiedere quello che gli pare alla fine del viaggio.
  • Il tassametro resta acceso e il tassista gli cambia le impostazioni, aumentando la tariffa (ad esempio inserendo quella notturna).

I gratta e vinci

Il truffatore si avvicina al turista, proponendogli un gratta e vinci, senza alcun vincolo. Il turista accetta il biglietto e dopo averlo grattato si sente dire di aver diritto ad un premio. Dove sta la fregatura? Il truffatore chiede al turista di andare insieme a lui in un albergo, dove potrà ritirare il premio. Il turista è perplesso, il truffatore insiste dicendo che se questi si rifiuta di accompagnarlo, non verrà pagato per il suo lavoro. Si arriva in un albergo e il turista si ritrova insieme ad altri turisti in una stanza, dove è costretto ad assistere ad una presentazione della durata di un’ora circa appartamenti in multiproprietà, tutti ad un prezzo speciale e particolarmente ambiti dagli occidentali.

Spiacenti, ma è chiuso

Il truffatore, spesso tassista o presunto tale, di fronte alla richiesta del turista di portarlo in un albergo/ristorante/negozio, afferma che il luogo in questione è chiuso e si offre di portarlo in un luogo alternativo, a patto di pagare una piccola commissione. Inutile dire che, nel momento in cui ci si trova di fronte ad una simile situazione, la cosa migliore è cambiare taxi.

Una macchia indesiderata

Il truffatore scontra “accidentalmente” il turista, sporcandolo con un liquido o del cibo. A quel punto si offre di pulirlo, tirando fuori un fazzoletto, e con grande maestria ne approfitta per sfilargli gli oggetti di valore.

Il drink al bar

Truffa rivolta principalmente ai turisti di sesso maschile, giovani e belle ragazze si avvicinano ai turisti e con fare sapiente li convincono ad offrire loro da bere in un bar vicino. Entusiasti, i turisti accettano, vanno a pagare da bere, e quando si girano, le ragazze si sono già dileguate. E come se non bastasse, il conto è sempre molto salato.

La truffa dell’hotel

Il turista è appena uscito dalla stazione o dall’aeroporto e chiede ad un tassista di essere portato in un determinato albergo. Il tassista lo porta solo apparentemente nell’albergo desiderato e, una volta giunto qui, viene chiesto lui di pagare anticipatamente per un certo numero di notti e di pagare inoltre un pacchetto di escursioni. Gli alberghi non chiedono quasi mai il pagamento anticipato e pertanto il campanello di allarme dovrebbe scattare immediatamente.

L’anello ritrovato

Il truffatore finge di aver appena trovato un anello per terra e chiede al turista se per caso appartenga a lui.
Il turista ovviamente nega, a quel punto il truffatore esamina l’anello da vicino, affermando che si tratta di oro vero e propone di venderlo al turista ad un buon prezzo. Ovviamente l’anello non ha valore.

Cambio valute

Una delle truffe più comuni riguarda il cambio valuta. Troppo spesso vengono applicati tassi di cambio ai limiti dell’usura e molti turisti non se ne accorgono nemmeno. Il consiglio è quello di informarsi sul tasso corrente, salvo poi controllare che quello applicato non sia troppo difforme. Altro consiglio, cercare di cambiare negli uffici postali e di evitare di cambiare negli aeroporti, dove i tassi sono sempre molto sfavorevoli.

Prelievo al bancomat

Questa truffa non si applica solo ai turisti, ma a chiunque abbia la sfortuna di incorrere in un delinquente specializzato nel rapinare coloro che sono in procinto di prelevare dal bancomat.

A livello turistico, si tratta di una truffa particolarmente diffusa in America Latina.

Il truffatore si avvicina alla persona che sta usando il bancomat, di solito quando non c’è nessuno intorno, e preferibilmente di notte. Successivamente avviene una delle seguenti situazioni:

  • Il delinquente chiede di farsi consegnare il denaro
  • Il delinquente tenta di distrarre la vittima mentre ha la carta in mano, gliela sottrae e intima di farsi dare il PIN.

Oggetti falsi

Un classico della truffa. Prestare molta attenzione quando vengono proposti i seguenti oggetti a prezzi un po’ troppo bassi:

  • pellicce (Africa e Asia)
  • oggetti in avorio (Africa)
  • trilobiti (Marocco)
  • ossa di dinosauro in plastica (Mongolia)
  • CD e DVD pirata (ovunque)
  • Gioielli e orologi (ovunque)
  • sigari falsi (Cuba)
  • rum (Giamaica)

Internet cafè

Una pericolosa truffa corre via web. Molte volte alcuni gestori truffaldini installano nei loro internet point degli spyware, che sono in grado di memorizzare login e password di coloro che si recano nei cafè per accedere al proprio conto corrente on line. Il turista si accorgerà della truffa solo quando sarà troppo tardi e il suo conto sarà già stato razziato.
Se possibile, evitare gli internet cafè e fare in modo di avere sempre un servizio di notifica che avvisa il correntista di ogni movimento operato sul suo conto corrente.

La frontiera

Nei luoghi di frontiera la truffa è sempre dietro l’angolo: corruzione di funzionari, truffatori che si spacciano per funzionari, tassisti che si propongono di accompagnare il turista alla frontiera quando questa è in realtà dietro l’angolo ecc.

Il braccialetto

Il truffatore si propone di creare sul momento un “braccialetto dell’amicizia” personalizzato per il turista e al termine chiede ovviamente di essere pagato. Il turista si sentirà in dovere di pagarlo, dal momento che l’oggetto è stato creato apposta per lui.

La giacca di pelle

Il truffatore, generalmente ben vestito, approccia il turista chiedendogli un’informazione qualsiasi. Con fare sapiente intavola una piacevole chiaccherata, fingendo di avere molte cose in comune con il turista (magari un parente che viene dalla stessa città). Al termine della chiaccherata il truffatore tira fuori una giacca di pelle dicendo che vale parecchio e che nonostante ciò desidera regalarla al turista in segno di gratitudine per la gentilezza. Il turista ovviamente tende a rifiutare, al che il truffatore chiede un piccolo favore e, fingendo di avere la carta di credito fuori uso, chiede al turista un piccolo contributo per pagargli la benzina.

Attenzione ai resti

Quando ci si reca in un paese con una moneta diversa occorre fare molta attenzione quando ci si reca in un qualsiasi negozio o bar. Troppo spesso i cassieri si approfittano dell’ingenuità del turista per rifilargli un resto sbagliato, il tutto ostentando sicurezza e approfittando magari di momenti di ressa in cui il turista alla cassa sa di dovere fare in fretta in quanto ci sono altre persone in attesa.
Come difendersi da tale truffa? Semplicemente contando il resto che viene dato, anche a costo di rimanere qualche secondo in più alla cassa.

Il cassiere loquace

Il truffatore in questione è un addetto alle casse. Nel momento in cui il turista consegna la propria carta di credito per effettuare il pagamento, il cassiere finge di parlare al telefono e con fare abile scatta una foto alla carta di credito tramite il suo cellulare.
Fare molta attenzione a dove è orientato il cellulare. In linea generale, nessun cassiere dovrebbe mai parlare al telefono mentre esegue una simile operazione.

Troppa gentilezza

Il truffatore si offre di aiutare il turista, magari mostrandogli come si usa il bancomat locale, oppure proponendosi di condurlo verso la destinazione desiderata. L’unico consiglio è quello di diffidare sempre e comunque.

L’apparenza inganna

Alcuni truffatori amano travestirsi per ingannare i turisti. Alcuni optano per le false divise, altri si travestono da turisti, altri ancora da uomini di affari, il tutto allo scopo di essere credibili e guadagnarsi la fiducia del turista, salvo poi raggirarlo nei modi più fantasiosi.
Un classico del travestimento è il falso polizotto: il truffatore si spaccia come “Polizia Turistica” e chiede di controllare il portafoglio del turista, apparentemente per verificare che non abbia soldi falsi. Nessun poliziotto chiederebbe mai il portafoglio, quindi attenzione!
Una variante è quella dell’ispettore. Due uomini si introducono in un hotel, sostenendo di essere ispettori. Uno dei due aspetta fuori, mentre l’altro si fa aprire con qualche scusa e mentre intrattiene il turista spiegandogli le ragioni del suo arrivo, il compare finge di ispezionare la stanza e nel frattempo arraffa quello che può.

La fotocamera del cellulare

Il truffatore sta assistendo ad uno spettacolo cui assistono anche molti turisti. Finge di usare il cellulare per fare qualche foto, si rivolge ad un turista per chiedergli gentilmente di farli una foto. La fotocamera sembra non funzionare. Il truffatore riprende in mano il suo telefono, lo maneggia un po’ e accusa il turista di avergli rotto la fotocamera, chiedendogli un contributo per la riparazione.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).