Tempio Shoden-ji

Arroccato su una collina nella zona settentrionale di Kyoto, il tempio Shoden-ji è un monumento poco conosciuto dai turisti, ma che conserva intatta la sua bellezza dal lontano 1282. Questo luogo magico, quasi nascosto dalla vegetazione, regala ai visitatori un panorama mozzafiato sul monte Hiei e la possibilità di ammirare un autentico capolavoro dell’arte dei giardini giapponesi, il giardino in classico stile karesansui, caratterizzato da un paesaggio secco. Il silenzio che regna in questo luogo, lo rende il posto ideale per chi desidera meditare o semplicemente contemplare la natura.

Giardino Karesansui

Il giardino è circondato da un piccolo muro bianco oltre il quale spicca il monte Hiei, che entra quasi a far parte del giardino, formando quello che comunemente viene chiamato “scenario in prestito”. Non ci sono le rocce tipiche di questo genere di giardini, bensì cespugli di bellissime azalee che sbocciano in maggio così come i fiori degli alberi di ciliegio che, insieme ad imponenti alberi di pino, circondano il giardino all’esterno del muro. I cespugli di azalee sono raggruppati in gruppi di 3, 5 e 7 in relazione ai numeri sacri dalla religione shintoista. La stagione migliore per visitare il tempio è sicuramente la primavera, in quanto regala a questo luogo dei colori meravigliosi.

Anche se non ci sono testimonianze storiche, si narra che il giardino fu ideato dal grande architetto e maestro del tè Kobori Enshu nel periodo Edo. Nel 1935 uno studioso ed esperto di giardini, Shigemori Mirei, visitò il giardino, trovandovi delle rocce posizionate in modo sparso e senza alcuna logica: spostando le rocce portò alla luce quello che era il progetto originale del giardino, risalente al diciassettesimo secolo, e  decise di rinnovarlo.

Questo giardino zen si trova situato a est della sala principale del tempio, Hojo, che racchiude un grande valore storico e culturale. Nel 1653 fu portata qui dalla reggia Fushimi-jo e narra che i pannelli che rivestono il soffitto della sala in origine ricoprivano il pavimento del castello, sul quale molti samurai si tolsero la vita nel suicidio di harakiri nel 1600. Sotto il soffitto chiamato Chitenjo, ovvero soffitto macchiato di sangue, i fedeli meditano e pregano per i defunti.

All’esplorazione del tempio

Il tempio fu costruito nel 1282 per opera di un monaco shintoista, Mori Tsunehisa, ma fu poi distrutto e ricostruito attorno al 1600 da Shogun Tokugawa, che poi lo ampliò facendolo diventare un complesso costituito da vari edifici religiosi. Purtroppo poi il tempio subì un altro periodo di declino e tutti gli edifici che lo componevano scomparirono uno dopo l’altro. Quando il cancello del tempio si aprirà di fronte a voi vi sembrerà quasi di entrare in un altro mondo e, per raggiungere il tempio, dovrete percorrere un piccolo sentiero immersi nella natura. Giunti al tempio, trascorrete del tempo a visitarlo e godetevi la tranquillità e il silenzio di questo luogo.

Informazioni e mappa

Nome: Tempio Shoden-ji

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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